1. I PIÙ ACCESI SOSTENITORI DI MARINA B. SONO DA RICERCARSI NEL TRIO VERDINI-SANTANCHÈ-SALLUSTI, PUR SAPENDO BENE CHE, SALVO ACCADIMENTI DEL TUTTO IMPREVEDIBILI, MARINA NON SI CANDIDERÀ PER DUE MOTIVI MOLTO SEMPLICI: A) NON CI SONO ELEZIONI IN VISTA; B) IL PADRE CONSERVEREBBE COMUNQUE IL MODO DI COMUNICARE CON IL SUO ELETTORATO E OSCUREREBBE COMUNQUE QUELLO DELLA RAMPOLLA SUCCESSORA 2. IN REALTÀ, IL TRIO SPINGE MARINA PER CANDIDARE LA PITONESSA, LA QUALE CANDIDATA PREMIER LO ERA GIÀ STATA CON LA DESTRA DI STORACE PROPRIO CONTRO BERLUSCONI AI TEMPI IN CUI DANIELA ACCUSAVA IL CAV DI VEDERE LE DONNE SOLTANTO IN ORIZZONTALE 3. NEI MANIFESTI 6 PER 3 CHE DOVREBBERO RILANCIARE FORZA ITALIA LO SLOGAN E': "ANCORA IN CAMPO PER L'ITALIA". QUELL'ANCORA E' CHIARAMENTE DI TROPPO, RIVELA UNA INCONFESSATA PAURA DI NON ESSERCI PIÙ O LA SORPRESA ANCHE PER SE STESSI DI ESSERCI

DAGOREPORT

Mentre il generale agosto in Italia esige il tributo di vacanze anche da chi non se le può permettere e mentre Berlusconi Silvio, che come capacita' di spesa si potrebbe permettere ancora qualsiasi cosa, vaga cupamente pensieroso assaporando le residue possibilita' di scegliere senza doversi far autorizzare dai giudici dimore sul lago, al mare, in campagna o in città, alcune cose diventano chiare nonostante le cortine fumogene o la tensione creata ad arte. Eccole:

1. Non ci sarà nessun incontro tra Letta Gianni e Napolitano Giorgio mercoledì 14 febbraio, vigilia di Ferragosto, a Castelporziano, residenza estiva del Capo dello Stato. Ma vi pare che se ci fosse qualche via di uscita giuridicamente e politicamente percorribile alla condanna definitiva del Cav non Cav essa verrebbe pubblicamente discussa in un incontro del genere, in una data che farebbe concentrare tutte le attenzioni dei media sul litorale romano, tra Re Giorgio II e il capo delle colombe di tutti i partiti che però non ha alcuna carica parlamentare o istituzionale? E vi pare che i due non si siano gia' sentiti (visto che lo fanno regolarmente) o non possano sentirsi o vedersi anche a Ferragosto, ma fuori da incontri ufficiali troppo strombazzati per essere veri? E vi pare che se, come più' probabile, non vi siano soluzioni praticabili, i due si vedano per dichiararlo ai quattro venti?

2. Marina B. Non si candiderà per due motivi molto semplici: a) non ci sono elezioni in vista; b) il padre, sia pure con tutte le restrizioni peggiori alla libertà personale in cui potrebbe incorrere con l'esecuzione della sentenza, conserverebbe comunque il modo di comunicare con il suo elettorato e il suo verbo, proveniente dalla sua pur dorata prigione, oscurerebbe comunque quello della successora.

Di fatto, ogni ipotesi vera di successione non è legata agli impedimenti politici e personali del Fondatore ma soltanto alla sua uscita definitiva da questa vita, secondo i disegni della Provvidenza o del destino e non secondo i piani degli uomini e, meno che mai, della politica. Solo allora, il piu' tardi possibile come e' auspicabile per ogni essere umano, si potrà parlare di successione, familiare o no che essa sia.

3. I più accesi sostenitori di Berlusconi Marina sono da ricercarsi nel trio Verdini Denis, Santanche' Daniela e Sallusti Alessandro, quest'ultimo non soltanto come direttore del giornale di famiglia ma soprattutto come compagno di vita della "Pitonessa". Il fatto e' che il trio spinge Marina sapendo che, salvo accadimenti del tutto imprevedibili, Marina non si candiderà a causa delle ragioni descritte al punto 2. Dunque, il trio spinge Marina per candidare la Pitonessa, la quale candidata premier lo era già stata con la Destra di Storace Francesco proprio contro Berlusconi ai tempi in cui ella accusava il Cav non Cav di vedere le donne soltanto in orizzontale. Prese qualche centinaia di migliaia di voti e si affeziono' all'idea, pensando ovviamente che avrebbe funzionato di più in un partito più grande. Ferrara Giuliano, grande difensore della linea dinastica in Italia e nel mondo, sa bene le ragioni di cui al punto 2 ma non se ne cura sia per fare ammuina, sia perché non è esattamente un fan della Pitonessa candidata premier.

4. Ma il destino di Berlusconi Silvio decaduto dal Senato e ai domiciliari e' davvero segnato? Per molti la decadenza e' automatica, senza nemmeno un voto della Giunta per le elezioni del Senato cui basta prendere atto della sentenza e inviare comunicazione all'Aula. Per altri, in punta di diritto la decadenza non è automatica in base a talune ambiguità della legge Severino/Monti. Se dovesse prevalere la seconda ipotesi (che passerebbe comunque attraverso un duro scontro giuridico e politico, salvo venisse indirettamente favorita dalla moral suasion del Colle, la quale prevederebbe anche le dimissioni del capo del Pdl), per il condannato Berlusconi Silvio si aprirebbe davanti l'autostrada del precedente di Frigerio Gianstefano, democristiano condannato da Mani Pulite ma rimasto in carica come deputato e assegnato ai servizi sociali. Frigerio ai servizi sociali ci andava soltanto qualche ora a settimana, essendo esonerato dal farlo ogni volta che c'era l'Aula o i lavori della Commissione di cui faceva parte a pieno titolo o di quella cui era supplente.

5. La sospensione ferragostana, fenomeno pressoché tutto italiano, non deve far dimenticare la situazione drammatica dell'economia del nostro Paese, situazione che sconsiglia (oltre al votare con il Porcellum) ogni possibilità elettorale a breve. Nonostante si parli di ripresa, il che e' purtroppo esagerato, e dando invece per certo che si stia fermando la caduta, lo scenario elettorale auspicato dai falchi dei due schieramenti significherebbe l'addio a qualsiasi intervento su Imu ed IVA, quindi 7 miliardi di tasse da pagare subito, oltre a tutti i contraccolpi su spread, debito e quant'altro.

6. Basti pensare che soltanto per rendere operativo il debole decreto del Fare, unica misura economica sinora partorita dal governino di Letta nipote Enrico, servono ben 87 (ottantasette) provvedimenti attuativi da parte di tutti i ministeri interessati. È per questo che esponenti di diverse aree politiche, da Violante Luciano al cossighiano Naccarato Paolo, si trovano d'accordo nel darsi una road map minima per andare avanti e portare il Paese fuori dalle secche sulle quali è tuttora incagliato, sapendo che gli scenari ipotizzabili fuori dalle larghe intese sono peggiori della situazione attuale. Cioè: i difensori della attuale precaria stabilità sono molto più' numerosi di quanto si creda, anche se i più intransigenti ed irriducibili cercheranno di prevalere e di prevaricare.

Ps1. L'altro Fondatore, quello di Repubblica e non di Forza Italia, Scalfari Eugenio, invoca il 25 luglio dei seguaci di Berlusconi Silvio. Come questo umile sito ha fatto alcune settimane fa. Piccole soddisfazioni locali, copyright a parte. Ma si è dimenticato di indicare chi e' oggi Grandi Dino e che è' oggi Ciano Galeazzo.

Ps2. Nei manifesti 6 per 3 che dovrebbero rilanciare Forza Italia lo slogan e': "Ancora in campo per l'Italia". Quell'ancora e' chiaramente di troppo, rivela una inconfessata paura di non esserci più o la sorpresa anche per se stessi di esserci.

 

 

MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO DENIS VERDINI DANIELA SANTANCHE MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO DANIELA SANTANCHE DENIS VERDINI berlusconi alfano santanche verdini lupi SILVIO BERLUSCONI CON LA FIGLIA MARINA Daniela Santanche e Alessandro Sallusti francesca pascale e marina berlusconiSILVIO E MARINA BERLUSCONIMARINA E SILVIO BERLUSCONI VISTI DA BENNY PER LIBEROsantanche e sallusti jpegMARINA BERLUSCONI NEL TRICOLORE marina_berlusconi_EVOLUTIONSALLUSTI-SANTANCHEmarina berlusconi berlusconi silvio marina piersilvio

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