I PONTI NON TORNANO - DOPO IL “NO” DEL 29 OTTOBRE, LA CORTE DEI CONTI BOCCIA LA CONVENZIONE TRA IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E LA CONCESSIONARIA "SOCIETÀ STRETTO DI MESSINA" - LE MOTIVAZIONI SONO ATTESE NEI PROSSIMI 30 GIORNI: IL NIET BLOCCA IL PIANO DELL’OPERA - SI ESCLUDE CHE IL GOVERNO VOGLIA PORTARE AVANTI IL PROGETTO CON RISERVA. SULLA CARTA L’ESECUTIVO POTREBBE FORZARE LA MANO PREDISPONENDO UNA DELIBERA DEL CDM MOTIVATA DA “INTERESSI PUBBLICI SUPERIORI”, MA...
1 - PONTE, CONVENZIONE BOCCIATA ALTRO STOP DALLA CORTE DEI CONTI SALVINI: RESTO DETERMINATO
Estratto dell'articolo di Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”
Coerentemente con il primo «no» espresso il 29 ottobre scorso, i magistrati della sezione di controllo della Corte dei Conti bocciano anche l’ultimo capitolo del progetto relativo al Ponte sullo Stretto di Messina, la convenzione fra l’appaltante ministero delle Infrastrutture e la concessionaria società Stretto di Messina.
[...] il vicepremier Matteo Salvini che si dice «determinato» e «fiducioso» e spiega: «Nessuna sorpresa, è l’inevitabile conseguenza del primo stop della Corte dei Conti. I nostri esperti sono già al lavoro per chiarire tutti i punti». Dall’opposizione, invece, la segretaria del Pd Elly Schlein definisce il progetto «dannoso, sbagliato e vecchio».
ponte sullo stretto meloni salvini
Stavolta la bocciatura preclude la possibilità di sottoscrivere l’accordo di programma tra ministeri (Mit e Mef) e la società Stretto di Messina, insomma di declinare in concreto il piano dell’opera. I magistrati contabili, in coda allo stop dell’altra volta, si aspettavano forse che la maggioranza ritirasse la convenzione in questione, ma così non è stato e dunque, in linea con quanto già stabilito (ma non ancora motivato), ecco il secondo «no».
BISCOTTI I SALVINY – MEME SUL PONTE SULLO STRETTO
Le perplessità contabili sarebbero le stesse di qualche settimana fa verso un piano che più che altro «ripropone» un’opera controversa con caratteristiche irrispettose delle prescrizioni europee. Sul punto interviene anche l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci: «Il mancato visto era prevedibile perché la convenzione è funzionalmente collegata alla delibera di approvazione del progetto definitivo già bocciato».
A breve si conoscerà il ragionamento seguito dalla magistratura e, anzi, le motivazioni ai due stop potrebbero essere pubblicate in simultanea.
[...] Le reazioni appuntite della volta scorsa sono sostituite da commenti più cauti o addirittura da un basso profilo del centrodestra. Più duri i toni dell’opposizione, e in particolare del Movimento Cinque Stelle. «Usiamo quei soldi per infrastrutture che servono», dice Giuseppe Conte.
I PONTI NON TORNANO - MEME BY EMILIANO CARLI
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2 - COSA AVEVANO STABILITO I GIUDICI NEL PRECEDENTE NO AL PROGETTO E PERCHÉ È CRUCIALE IL LORO «VISTO»
Estratto dell'articolo di Andrea Ducci per il “Corriere della Sera”
Cosa ha stabilito la Corte dei conti?
La sezione centrale di controllo di legittimità della Corte ha tenuto una camera di consiglio e ha stabilito di «non ammettere al visto», in pratica di non registrare, il decreto con la convenzione tra il ministero dei Trasporti e la società Stretto di Messina. I magistrati contabili non hanno cioè legittimato il contratto che disciplina i rapporti tra la stessa società Stretto di Messina, in quanto concessionaria delle opere per il Ponte, e il Mit in veste di amministrazione concedente e vigilante.
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Si tratta del secondo no al Ponte in poche settimane. Cosa aveva deciso la Corte alla fine di ottobre?
In quell’occasione i magistrati contabili hanno negato il visto di legittimità e la registrazione della delibera Cipess di agosto, ossia l’atto attraverso il quale il governo ha approvato il progetto definitivo dell’opera.
Cosa era finito nel mirino dei magistrati contabili?
Gli aspetti finiti sotto la lente riguarderebbero le coperture economiche, l’affidabilità delle stime di traffico, la conformità del progetto alle normative ambientali, le regole Ue sul superamento del 50% del costo iniziale. Anche in questo caso la Corte dei conti si è riservata trenta giorni per rendere note le motivazioni.
rendering del Ponte sullo Stretto di Messina
Perché è cruciale il visto della Corte dei conti?
La magistratura contabile ha il compito di «certificare» il progetto definitivo. Ai giudici spetta accertare la legittimità degli atti, verificandone la conformità alle leggi e ai regolamenti, nonché la regolarità delle procedure amministrative e contabili.
Il governo può comunque andare avanti e realizzare il Ponte senza la validazione della Corte dei Conti?
MATTEO SALVINI E IL PONTE SULLO STRETTO - MEME
In teoria il governo potrebbe decidere di forzare la mano e procedere. All’atto pratico potrebbe predisporre un’apposita delibera del Consiglio dei ministri, motivata da interessi pubblici superiori, alla quale dare corso. Uno scenario che porterebbe così a un’approvazione con riserva dell’intera operazione Ponte sullo Stretto, comportando elevati rischi di responsabilità, a cominciare dai danni erariali e patrimoniali. Per questa ragione il governo esclude un «via libera» con riserva.
Come si sta muovendo il governo?
Il ministero delle Infrastrutture e la società Stretto di Messina stanno predisponendo tutti i dati e gli elementi in vista delle motivazioni della Corte dei Conti, con l’obiettivo di superare le riserve dei magistrati contabili. [...]
IL PONTE SULLO STRETTO NECESSARIO - VIGNETTA BY GIANNELLI
matteo salvini con il plastico del ponte sullo stretto di messina
APPALTARE DELLA PATRIA - MEME BY EMILIANO CARLI

