PARLAMENTO, E’ FINITO IL CARNEVALE –SPIGOLE, FORCONI, FISCHIETTI E T-SHIRT SITUAZIONISTE: I QUESTORI DELLA CAMERA DICONO BASTA AL BORDELLO - MA IL FANTASISTA BUONANNO HA GIA’ TRASLOCATO A BRUXELLES

Mattia Feltri per “La Stampa

 

BUONANNO CON LA SPIGOLABUONANNO CON LA SPIGOLA

L’ultima guasconata è del gruppo della Lega, un paio di mesi fa: venti deputati soffiarono contemporaneamente in altrettanti fischietti per zittire il sottosegretario Graziano Delrio. Del resto la Lega è la cantera politica da cui è uscito il più funambolico parlamentare dell’intera storia repubblicana, Gianluca Buonanno, ora trasferito a Bruxelles per il dolore di qualche collega e di quasi tutti i giornalisti.

 

In un anno e mezzo scarso di legislatura, Buonanno ha esibito un finocchio (si discuteva degli spot Barilla senza omosessuali), un forcone (decreto salva-Roma), una molletta applicata al naso (di nuovo il salva-Roma), del cerone nero che si è spalmato sulla faccia mentre comunicava la sua dottrina dell’immigrazione (question time sui rifugiati), un paio di manette (decreto sulle carceri), un cartello per dare dei mafiosi ai dirimpettai del Pd (altro question time), una palla da carcerato con catena (per esprimere opposizione ai vincoli comunitari), e delle bolle sapone, una specie di show d’addio a Montecitorio contro le balle di Matteo Renzi.

BUONANNO BUONANNO

 

Ognuna di queste esibizioni è stata seguita da quello che ormai è un cerimoniale: il fulmineo assalto dei commessi a strappare l’attrezzatura di mano a Buonanno, e le reazioni furibonde della presidente Laura Boldrini: «Basta... la smetta (una giorno replicato tre volte, come il “campioni del mondo” di Nando Martellini, ndr)... ma si vergogni... non disonori quest’aula... la sua è una manifestazione indegna...».

 

La Boldrini mancò soltanto durante la performance più celebre dell’estroso leghista: si discuteva di immigrazione clandestina e, siccome era il primo aprile, e per testimoniare il sospetto che il dibattito seguisse l’andamento della burla, Buonanno estrasse una spigola. Naturalmente il pesce fu sequestrato e l’indomani Buonanno - stavolta a Boldrini presente - chiese dove fosse finito e se qualcuno se lo fosse mangiato.

 

L’inatteso passaggio al parlamento europeo dell’animatore leghista non ha però annacquato le preoccupazioni dei questori della Camera, Stefano Dambruoso (Sc), Paolo Fontanelli (Pd) e Gregorio Fontana (FI), i quali si sono rivolti all’ufficio di presidenza perché faccia qualcosa contro il proliferare di manifestazioni carnevalesche. Una lettera sarà spedita al capogruppo leghista, Massimiliano Fedriga, e con tutti gli altri si deciderà se inasprire le sanzioni per chi insistesse con gli allestimenti.

GIANLUCA BUONANNO IN BURQAGIANLUCA BUONANNO IN BURQA

 

A questo giro, infatti, riesce faticoso compilare un catalogo della gazzarra, la cui periodicità quasi quotidiana ha portato a un’inflazione di curiosità. I parlamentari a cinque stelle, per esempio, hanno preso l’abitudine (poiché è proibito esibire cartelli) di scrivere slogan di protesta attraverso fogli A4 contenenti una sola lettera e distribuiti sui banchi; il problema è che ora non ci si fa più neanche caso. Lo stesso vale per i manifesti elevati a ogni dibattimento e in disprezzo delle regole per esprimere la mafiosaggine, l’omofobia, la sodomia, la corruzione, la doppiezza e la criminalità varia dell’avversario.

 

I cinque stelle, però, sono stati protagonisti di alcune fra le coreografie più riuscite della legislatura: durante la disputa sui rapporti fra il titolare della Giustizia, Annamaria Cancellieri, e la famiglia Ligresti con cui il ministro conversava telefonicamente, i grillini trovarono il modo di far squillare tutti insieme i loro cellulari.

 

Laura Boldrini ai funerali di MandelaLaura Boldrini ai funerali di Mandela

E per sostenere la legge sull’odio omofobo, si baciarono in aula, maschi coi maschi, femmine con le femmine, secondo il caso della disposizione in emiciclo. Si ricordano poi gli adesivi col codice a barre che i cittadini del Movimento si applicarono sulla fronte e sulle labbra contro la mercificazione dei lavoratori, e alcune t-shirt per ristabilire che la Costituzione è di tutti.

 

Il passaggio naturale è stato dalla manifestazione all’occupazione - una volta del tetto di Montecitorio, una volta di un’aula di commissione, una volta dei banchi della presidenza, e finì a botte con Dambruoso che schiaffeggiò la deputata Loredana Lupo. I cinque stelle, infatti, a differenza dei leghisti, non considerano le loro recite un’espressione anche goliardica di opposizione, bensì una specie di apostolato eroico e solitario in nome del Bene.

Stefano Dambruoso Stefano Dambruoso

 

E così un giorno, immaginando chissà quali tresche dentro la commissione da cui credeva di essere stato chiuso fuori, Alessandro Di Battista minacciò di buttare giù la porta con il busto marmoreo di Giovanni Giolitti: nessun genio in nessun copione avrebbe toccato un simile vertice.

Ultimi Dagoreport

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…