lorella cuccarini

I SOVRANISTI HANNO UNA REGINA: LA CUCCARINI! ''NON POSSIAMO VIVERE CON L'INCUBO DELLO SPREAD. L'UE È COSTRUITA SULLA SPECULAZIONE DEI MERCATI. VIVA LA SOVRANITÀ!'' - ''SONO UNA FAN DI BAGNAI, IL LIBRO DI MARCELLO FOA MI HA APERTO GLI OCCHI, SAVONA È DI GRANDE SPESSORE. HO VOTATO PER LE FORZE DI GOVERNO, SONO APPASSIONATA DI POLITICA'' - ''MIA MADRE, SARTA, CI HA CRESCIUTO DA SOLA. TRA IL POPOLO E L'ELITE NON HO DUBBIO''

 

 

Luca Telese per la Verità

 

«Quando ero bambina mio padre non c' era.

lorella cuccarini

Eravamo tre fratelli, mia madre ci manteneva da sola, talvolta facendo salti mortali per mettere insieme il pranzo con la cena».

 

Era una sarta.

«Si. Lavorava da casa. Aveva un piccolo telaio e una macchina da cucire in camera, quartiere Prenestino a Roma».

 

Cosa ricordi di quei tempi?

«Per far quadrare i conti mamma prendeva dei lavori in più e per smaltirli si allungava alla notte. Rimaneva lì, con il suo televisorino in bianco e nero acceso. E cuciva».

 

Era una maga del merletto.

«Infatti. Il telaio di notte non lo poteva usare, per via del rumore. Quindi per molti anni, per me il suono della sera era il ritmo rassicurante della macchina: tu-tu-tum, tu-tu-tum. Mi addormentavo cullata da quel suono sapendo che la mia mamma era lì che lavorava e vegliava su di me. Bello».

 

Eri orgogliosa di lei.

«Oh sì. Mi cuciva vestiti belli, fantasiosi, colorati. E poi c' era una cosa che nessun altro poteva avere».

 

Quale?

«Con la stessa stoffa di quegli abiti, confezionava i vestitini delle mie bambole. Questa singolare e scenica parure era un regalo unico e irripetibile, molto invidiato dalle amiche. Ci ho pensato per anni».

lorella cuccarini

 

A cosa?

«A quanto ne ero felice. Questo per dire che non sono mai i soldi o le marche che fanno la differenza, ma l' attenzione che c' è nelle cose fatte per te da chi ti ama. È una bella lezione che oggi provo a trasmettere ai miei figli».

 

Lorella Cuccarini è per tutti «La Cuccarini»: un nome che è diventato un marchio di fabbrica. Un articolo al maiuscolo: come «La Pavone», come «La Carrà». Incontro la Lorella Nazionale in un caffè del quartiere Mazzini. Look acqua e sapone, jeans, occhiali a specchio. Chi passa non la riconosce, vede una bella ragazza discreta e poco appariscente.

lorella cuccarini

 

Ma dietro quelle lenti si nascondono una attrice di cinema (ha un ruolo di primo piano nella nuova fiction di Gianni Morandi su Canale 5, L' isola di Pietro 2) e di teatro (inizia domani il tour di novanta repliche per Non mi hai più detto ti amo!) che arriva alla maturità. E che oggi twittando si toglie qualche sassolino «da cittadina semplice». È una Lorella sorprendente e appassionata che per la prima volta parla (anche) di politica.

 

Stai per partire in tournée. Sei contenta di questa terza vita sul palcoscenico?

«Vuoi la verità? Non mi piaccio mai. Non mi rivedo mai».

 

 

Addirittura?

«Il mio perfezionismo patologico mi rende difficile giudicarmi».

 

Pensavo che con l' età fossi diventata più indulgente con te stessa.

(Sorriso) «Sai, chi si è formato con la danza è come se venisse dall' accademia. Abbiamo il più alto grado di disciplina dopo i corpi speciali e le forze armate».

 

 

lorella cuccarini

Addirittura?

«È un problema di differenza tra percezione e realtà. Ti immagini le cose in un altro modo, se ti riguardi rischi la delusione».

 

Quindi soffri?

«Per fortuna mi fido del pubblico. Quando vedo che chi è in sala è soddisfatto curo la mia ansia perfezionistica».

 

Eppure hai portato in scena una cosetta come Grease, confrontandoti con Olivia Newton-John.

«Sì, con Giampiero Ingrassia, un ricordo bellissimo. Ma ero sul mio campo elettivo, il ballo. Oggi - sempre al fianco di Giampiero, ma sul terreno difficile della commedia, interpreto una madre».

 

Anche nella fiction sei madre.

(Sorriso) «Anche nella vita. Non so quale sia il più difficile dei tre ruoli».

 

Nella fiction sei una madre sentimentale.

«Si, ma visto che è quasi una spy story non posso svelarti nulla della trama».

 

Qualcosa puoi dirmi.

«Sì. Abbiamo girato nella splendida cornice di Carloforte. Sono tornata con la nostalgia del tonno».

 

Chi interpreti?

Cuccarini Columbro

«Isabella: una donna coraggiosa che ne ha viste di tutti di tutti i colori e che deve riprendere in mano la sua vita».

 

E nella realtà che madre sei?

«Sono terrorizzata dal cliché imperante della mamma-amica: un genitore deve essere solido».

 

Sei legatissima ai tuoi figli.

«Non c' è mai stato un momento in cui ci siamo allontanati. La grande già lavora, per una multinazionale, è analista nel real estate. Il secondo e i due gemelli studiano».

 

Quando senti parlare di «La Cuccarini» che pensi?

«Non ho il culto della mia personalità, anzi. Ho iniziato come ballerina a 18 anni. Se mi guardo indietro oggi mi pare una fiaba: avevo talento ma sono stata molto fortunata».

 

Per cosa?

TRAVOLTA CUCCARINI

«Per il fatto che Pippo mi abbia scelto. Per aver lavorato in quella Rai, in quegli anni, nella stagione in cui forse la tv italiana era la più bella del mondo».

 

Lo pensi davvero?

«Livello eccelso, ma passione artigianale: tv fatta da gente che sapeva farla. Oggi è difficile vedere prodotti di quei livelli. Si fa sempre meno tv di intrattenimento».

 

 

Perché?

(Sospiro) «Forse perché i reality costano meno...».

 

Quale è stata la tua migliore dote, all' inizio della carriera?

«Esserci! Mancava un personaggio: e sono stata la persona giusta nel momento giusto. C' erano molte tecnicamente più brave di me».

 

Dici che il tuo rapporto con il pubblico è la tua medicina.

lorella cuccarini con le drag queen

«Vero. Oggi vengono a vedermi persone che sono cresciute con me: c' è un patto silenzioso con il pubblico».

 

Quale?

«Faccio sempre e solo le cose che amo, al meglio possibile. Non mi interessa arricchirmi, scelgo la qualità della vita».

 

Sei molto presente sui social.

(Sorriso) «Lo sono più di quel che si vede. Uso i social come agenzia di informazione».

 

lorella cuccarini hot

Spiegami.

«In questa fase ho grande curiosità per la vita pubblica, molta voglia di farmi le mie idee».

 

Fammi un esempio.

«Ho letto un paio di libri che mi hanno letteralmente cambiato la testa sul concetto di manipolazione».

 

Quali?

«Ho trovato illuminante il libro di Marcello Foa Gli stregoni della notizia. È uno spaccato molto preoccupante sull' informazione».

 

E poi, come continua il tuo percorso?

lorella cuccarini

«Sono diventata una frequentatrice del sito di Alberto Bagnai».

 

L' economista no euro, oggi deputato?

«Proprio lui. Hai il dono della chiarezza. Persino io, che non ho mai capito nulla di economia, riesco a capire tutto quel che dice, o quasi».

 

Sono «voci eretiche».

«Le voci contro sono stimolanti. E il pensiero del vecchio mondo è in crisi. Considero un mio dovere capire come cambia la società in cui vivo».

 

Hai degli ideali?

«Ho 53 anni. La vita che dovevo fare l' ho fatta. Ma mi sta a cuore l' idea di consegnare ai miei figli un mondo migliore».

 

Ma come sei arrivata ai siti degli economisti sovranisti?

«Il libro di Foa mi è stato consigliato da mia sorella, e mi ha molto colpito. Due anni fa ho letto Il mondo nuovo di Aldous Huxley, e mi si è aperta la finestra del ragionamento sulle utopie negative».

 

Huxley più Foa, cortocircuito tra autoritarismo e manipolazione.

alberto bagnai

«È un po' come la pillola rossa e la pillola blu di Neo in Matrix: dopo non torni più indietro. Con la pillola rossa ti devi svegliare dal sonno».

 

Ad esempio su quale tema?

«La favola dell' Europa non è quella che ci raccontano».

 

In cosa è differente?

«Viviamo una Unione divisa dagli egoismi, costruita sulla speculazione dei grandi mercati. Non c' è etica, c' è troppa finanza».

 

 

E poi?

«Sovranità sembra diventata una brutta parola. Eppure il concetto è iscritto nel primo articolo della nostra Costituzione!».

 

È un principio a cui tieni?

«Ha un valore immenso, ed è il nodo della partita con Bruxelles: se a un governo si impongono dei vincoli per condizionarlo, la nostra sovranità è a rischio».

 

Come ti collochi nel cosiddetto conflitto tra popolo ed élite?

«Con il primo, tutta la vita! Io vengo dal popolo, e non mi sento rappresentata da quelle élite».

 

Fammi un altro esempio.

GIUSEPPE CONTE PAOLO SAVONA

«Pochi giorni fa ho letto un sondaggio: una delle paure più grandi degli italiani è lo spread».

 

È il tema di queste ore.

«Non possiamo vivere con l' incubo dello spread. L' ho capito persino io!».

 

Come sei arrivata a Bagnai?

«Smanettando su Twitter. È uno che traduce dall' economese e che prova a farsi capire. Come Paolo Savona, che ammiro molto».

 

Pure Savona? Se ti sente Pierre Moscovici ti fa arrestare.

«Savona è una persona di grande spessore. Uno dei pochi che può essere ascoltato a livello internazionale».

 

Sono temi di cui discuti in famiglia?

«Sì, siamo tutti molto spasimanti. Uno dei miei figli fa un master in public policy all' Aia. Ci trasmette la sua passione civile».

 

 

Cosa hai votato?

«Diciamo per le forze di governo».

 

Tua madre è morta nel 2002, a 65 anni.

MARCELLO FOA

«Io me la sono goduta, ma i nipoti meno, e questo mi dispiace. Era una donna leale. Dignitosa. Parlava poco».

 

Timida?

«Era una generazione che aveva pudore dei sentimenti. Forse per questo i miei ragazzi me li sbaciucchio tutti. A volte - disperati - si scansano».

 

Cosa ti diceva lei?

«Guardati nello specchio a testa alta. Era il mio faro».

 

Orgogliosa di te, immagino.

(Risata) «Disperata solo perché riuscivo a fare a malapena un' asola. Io sono elettrica, lei era metodica».

 

MARCELLO FOA GLI STREGONI DELLA NOTIZIA

Ti ha regalato anche il vestito da sposa.

«Un abito rosa. Multistrato, gonna color champagne con pizzo Macramé, ripreso con perle dello stesso colore. Che bello il ricordo delle prove, io e lei, sole».

 

 

E poi?

«Mi ha cucito un completo post gravidanza. Dovevo prendere o dare un Telegatto. E lei mi ha preparato un pantalone morbido con questa casacca ricamata che mascherava i postumi del parto».

 

Non mi hai detto dei gemelli.

lorella cuccarini heather parisi

«Il maschio è appassionato di musica, è dj. Mi fa ascoltare quel che compone, anche se io rispetto a lui sono... arcaica. È bravo: si è preso un anno sabbatico per coltivare la passione».

 

E la femmina?

«Scienze politiche e calcio: è un difensore centrale pazzesco».

 

Scherzi?

«Affatto. Roma calcio femminile. Ha iniziato a casa con Giovanni e Giorgio, ma è l' unica che ha continuato. Le donne sono sempre serie».

 

Nel futuro dove ti vedi?

(Sospiro) «Guardami. Esattamente dove sono ora».

 

 

Perché?

(Risata solare) «Sono in una condizione di grande serenità. Sono molto realizzata. Tutto quello che arriva in più, è un regalo».

 

 

LORELLA CUCCARINI 8BAUDO PARISI CUCCARINI

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)