giorgia meloni masserie puglia valle d'itria ceglie

A CHI LE FERIE? A NOI! DA IERI MELONI È IN VALLE D’ITRIA, A CEGLIE MESSAPICA – COME DAGO-DIXIT, SORA GIORGIA HA SCELTO IL LOW-PROFILE: NIENTE BORGO EGNAZIA, ALLOGGIA NELLA STESSA MASSERIA DELLA SCORSA ESTATE, SOBRIA E SENZA ECCESSI – INSIEME AL COMPAGNO-KEN-GIAMBRUNO E ALLA FIGLIA GINEVRA, CI SONO ANCHE LA SORELLA ARIANNA CON IL MARITO-MINISTRO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – DIFFICILMENTE LA DUCETTA SI CONCEDERÀ BLITZ IMPROVVISATI NEI BORGHI VICINI, PER EVITARE GIORNALISTI E DOMANDE SCOMODE – SEMPRE A CEGLIE SONO ATTESI IL MINISTRO FITTO, IL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO E…

Estratto dell’articolo di Francesco G. Gioffredi per www.quotidianodipuglia.it

 

giorgia meloni in vacanza in una masseria in valle d'itria

[…] La politica stacca la spina - un po’, mai del tutto - e la Puglia rinverdisce la fama di riservato buen retiro, tra masserie schermate da ulivi, campagne e privacy, resort extralusso blindati e paradisi chiusi a doppia mandata. Tanto per cominciare, e potrebbe pure bastare, ci sarà lei: Giorgia Meloni.

 

A dire il vero è già da ieri in Valle d’Itria, arrivata in gran segreto a Ceglie Messapica, e in serata s’è concessa una panzerottata tra amici in una masseria di Polignano a Mare. Ma il legame tra la premier e la Puglia è ormai solido, duraturo. […]

 

giorgia meloni e andrea giambruno alla cantinetta di bolgheri

Meloni è a Ceglie dopo un tour de force (da maratoneta qual è) di incontri, riunioni, dossier e decisioni urgenti. La premier ha scelto la stessa meta di un anno fa: una masseria sobria e senza eccessi, sei suite arredate con gusto in stile rustic-shabby (si chiama così, interpellate Google e capirete) e colori neutri, volte a botte e pareti in pietra, piscina, zona solarium, un mini complesso di trulli, colazione, pranzo e cena rigorosamente con prodotti locali di prima selezione.

 

Insomma: niente sfarzo “neo cafonal”, ma comfort essenziali e ben curati. Anche perché nei pochi giorni di permanenza ci sarà comunque da lavorare, o in ogni caso da monitorare. Oggi, per esempio, Meloni tornerà a Roma per l’atteso confronto con le opposizioni parlamentari sul salario minimo. Poi, via di nuovo a Ceglie dal compagno Andrea Giambruno e dalla piccola Ginevra.

 

le ferie d'agosto dei politici – la repubblica

In masseria villeggeranno anche la sorella Arianna e il marito (e ministro dell’Agricoltura) Francesco Lollobrigida. E, insomma, la politica non resterà certo a distanza di sicurezza, ma s’insinuerà tra le fronde degli ulivi. A Ceglie s’affacceranno gli amici storici, come il sottosegretario barese alla Sanità Marcello Gemmato, e i più fidati compagni di viaggio, tanto per cominciare il ministro degli Affari europei e del Pnrr Raffaele Fitto e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, ma anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che in zona (a Ostuni) è di casa.

 

[…]  la Puglia è stata indicata dal governo Meloni come sede del G7 a guida italiana nel giugno 2024, Borgo Egnazia (il resort extralusso di Fasano) è in pole position, e in ogni caso queste giornate pugliesi potrebbero essere utili anche per qualche ulteriore sopralluogo a fari spenti.

 

francesco lollobrigida arianna meloni

E poi? Il rigido protocollo di sicurezza che cintura un presidente del Consiglio limita i movimenti: insomma, difficilmente Meloni si concederà blitz improvvisati nei borghi, gite e lunghe giornate in spiaggia. Un anno fa, quando infuriava la campagna elettorale, la sortita in Puglia fu a più riprese, tra luglio e settembre, e a più sfumature: la villeggiatura in un resort di Alezio e l’aperitivo al Blanc cafè di Gallipoli, l’intervista alla rassegna “La piazza” a Ceglie e il karaoke in masseria, il palco elettorale a Bari e le prove generali di panzerotti fatti in casa.

 

Due anni prima s’era cimentata pure con le orecchiette, guidata e sorvegliata da una premurosa massaia del posto. Da premier, ora, sarà giocoforza più imbrigliata: questione non solo di sicurezza, ma anche di toni e continenza presidenziali.

 

giorgia meloni

Le ultime incursioni pugliesi risalgono ai mesi scorsi: a inizio giugno, ospite del “Forum in Masseria” a Manduria, da Bruno Vespa, succursale al Primitivo del terzo ramo del Parlamento (“Porta a porta”, e cosa sennò?), ma fu un battito d’ali compresso tra i mille impegni. Poi, un mese dopo, ha voluto sondare con i propri occhi Borgo Egnazia in chiave G7. A settembre, previsto un altro atterraggio in Puglia: il 9 a Bari, per l’inaugurazione della Fiera del Levante e per un discorso di saluto e programmatico che molto dirà. […]

Giorgia e Arianna MeloniAndrea Giambruno Giorgia Melonigiorgia meloni

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO