vladimir putin alexey navalny

LA VERITÀ SULLE PROTESTE CONTRO PUTIN – IGOR PELLICCIARI (PROFESSORE UNIVERSITÀ DI URBINO E MOSCA) CI SPIEGA COSA STA SUCCEDENDO DAVVERO A MOSCA: “TORNANO LE MANIFESTAZIONI E IN OCCIDENTE PARTONO LE DANZE DELLA PIOGGIA CHE PREVEDONO IMMINENTI CRISI E CAMBI DI REGIME. HANNO ESAGERATO FINORA E ANCHE QUESTA VOLTA. LA NOSTRA INFORMAZIONE CI DICE MOLTO SUL COME SI PROTESTA, POCO O NULLA SUL PERCHÉ, NAVALNY, AD ESEMPIO, PER I MEDIA OCCIDENTALI È IL LEADER DELL’OPPOSIZIONE, MA…”

 

Lettera di Igor Pellicciari (Università degli Studi di Urbino, Università MGIMO per le Relazioni Internazionali, Mosca)  a Dagospia

mosca arresti durante le proteste anti putin 9

 

Maestro Dagonov, tornano manifestazioni in strada a Mosca e puntuali partono in Occidente le danze della pioggia che prevedono (o forse soltanto sperano) imminenti crisi politiche prima, e cambi di regime poi, in Russia.

Igor Pellicciari

 

Hanno esagerato finora - è probabile che accada anche questa volta.

 

Le cronache Occidentali si soffermano in genere sui dati quantitativi delle proteste, tipo il numero degli arresti (che in realtà sono fermi di polizia come avviene anche in altri paesi) e terminano con immancabile foto di uno dei leader delle proteste in custodia cautelare.  

 

La nostra informazione ci dice molto sul come si protesta – poco o nulla sul perché.

 

mosca l'arresto di lyubov sobol 2

Ne è riprova il trattamento dato finora alla figura di Alexei Navalny, accreditato mediaticamente come il principale leader dell’opposizione extra parlamentare in Russia.

 

Va detto che questa fama il blogger la deve soprattutto alla forte e costante visibilità chi gli hanno dato i nostri media in Occidente negli ultimi anni.

 

Le sue gesta vengono sistematicamente riportate e seguono una tempistica che tradisce una attenta programmazione per ottimizzarne la ricaduta sui media e sulle piattaforme social. Come quando fece il giro del mondo il suo selfie (che incredibilmente gli permisero di fare) dietro le sbarre di un commissariato.

navalny

 

Quello dell’arresto di Navalny o di qualcuno dei suoi (l’ultima volta è toccato a Lyubov Sobol), è insomma oramai un rituale ed un epilogo rassicurante ad uso principale dei media Occidentali.

 

La vera domanda per capire cosa sta accadendo nell’Opposizione in Russia è chiedersi quanto seguito reale abbia il Blogger nelle proteste di strada di questi giorni.

 

Ovvero, se sia veramente lui a guidarle o piuttosto, come sembra sempre più evidente, se sia abile a cavalcarle.

Aleksey Navalny

 

L´ultimo vero banco di prova politica per Navalny si è tenuto di recente, alle elezioni presidenziali del marzo 2018.  E non andò benissimo per il Nostro.

 

Con una mossa brillante ma azzardata, il Blogger mise una OPA sulla astensione facendo intendere che chi non si fosse recato a votare avrebbe espresso un dissenso contro l’establishment del Cremlino.

 

Aleksej Navalny

Il risultato fu che, anche grazie a un compattamento last minute dell’opinione pubblica Russa dopo le ritorsioni Occidentali per il caso Skripal, Putin vinse con percentuali bulgare  (fatto scontato) in presenza di un’alta affluenza alle urne (fatto tutt’altro che scontato).

mosca l'arresto di lyubov sobol 3

 

Se Navalny sembra dunque in fase calante, oramai incalzato seriamente dal carisma di altri leader della protesta come Ilya Yashin o Dmitry Gudkov, bisogna chiedersi – di conseguenza – chi sia a protestare in questi giorni a Mosca e perché.

 

Numeri a parte (parliamo di alcune migliaia di persone in una città che da sola fa più di 18 milioni di abitanti, con trend ancora in crescita) quelli scesi in strada lo avrebbero fatto anche senza Navalny e sono riconducibili a due principali filoni di protesta.

mosca arresti durante le proteste anti putin 8

 

Da un lato vi è un malcontento di matrice regionalista. La Russia ha un territorio vastissimo e  - nonostante sia una Federazione - viene gestita con un centralismo politico-amministrativo che ha pochi eguali. Di conseguenza, il gap tra Mosca ed alcune zone del paese (tra cui quelle non sfiorate dal toccasana che sono stati i recenti giochi olimpici invernali ed i mondiali di calcio) è percepito agli occhi di alcuni nelle periferia come incolmabile.

 

mosca l'arresto di lyubov sobol

Questo ha fatto crescere per adesso sacche di frustrazione anche in regioni storicamente vicine alla leadership come Tver e Arcangelo, che male hanno vissuto la decisione del Centro di smistare qui montagne di rifiuti moscoviti verso vecchie e nuove discariche della zona.

Per non dire delle richieste, – in molti casi per il vero ascoltate – che provengono dalle Periferie di defenestrare Governatori (che sono di nomina del Centro) visti come troppo corrotti, anche per gli standard russi.

mosca arresti durante le proteste anti putin 10 6

 

Dall’ altro c’è il filone più numeroso dei cosiddetti Millenials – simili a quelli comparsi un po’ dappertutto nel mondo sviluppato dell’ultimo lustro; una generazione di giovanissimi che in Russia sono per lo più figli di quella classe medio bassa creata dallo stesso Putin e che finora lo ha sostenuta convinta.

 

mosca arresti durante le proteste anti putin 1

Sono spesso teenagers non intercettati dai radar politici tradizionali ma socialmente non apatici, anzi. Attivissimi a sviluppare reti di comunicazione ed informazione digitale alternativa.  Sono insofferenti per alcuni recenti decreti sulla restrizione di social-network e canali digitali, di cruciale importanza per chi come loro vive con la testa nell’i-Cloud.

mosca arresti durante le proteste anti putin 3Aleksej Navalny1

 

L´argomento che oggi in Russia si vive da favola rispetto a venti anni fa non attecchisce su questi giovanissimi, semplicemente perché sono cresciuti dopo il periodo buio degli anni 90.

 

Portano con se rivendicazioni e aspettative di partecipazione reale a volte anche eccessive per un establishment tecnocratico abituato a fare poca politica e a farsi volere bene dalla gente per avere riportato la vita in Russia alla normalità, dopo il caos post sovietico.

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Il Sindaco di Mosca, Sobianin, artefice della trasformazione urbana che ha sorpreso il Mondo durante i mondiali di calcio è in fondo un bravo city manager.

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Non potrebbe mai essere il Sindaco di Milano semplicemente perché non riuscirebbe a farsi eleggere nel contesto iper-tattico italiano, dove lo scontro per la selezione politica inizia ben prima della politica stessa.

 

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Se i Millenials sono una sorta di un nuovo 68 che non riguarda solo la Russia – ciò che rischia di rendere la situazione difficile a Mosca è l’incapacità di gestire la piazza da parte di questo establishment tecnocratico, diviso tra un orientamento permissivista e l’uso del pugno di ferro.

mosca arresti durante le proteste anti putin 6

 

vladimir putin

Al primo approccio si imputa una dimostrazione di debolezza davanti ad atti di teppismo urbano, impensabile per la tradizione Russa; al secondo il rischio di dare argomenti a quanti accusano il Cremlino di non essere ancora uno Stato di Diritto (Rule of Law) compiuto.

navalny

 

Intendiamoci, Maestro Dagonov, il Rule of Law in Russia è indubbiamente più “Rule” che “Law”.

Ma fa parte di una antropologia politica Russa per cui gli ordini vanno dati chiari e rispettati, senza interpretazioni.

 

E’ un approccio “zero sconti” che tradizionalmente non va per il sottile e che in questa fase, Maestro Dagonov, raccoglie molti proseliti anche nelle nostre Democrazie Occidentali, forse perché diventate iper-garantiste più col carnefice che con la vittima .

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proteste contro putin a mosca

 

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