1. MA IN CHE DIREZIONE STA ANDANDO IL GOVERNO PIÙ INELUTTABILE DELLA STORIA DEL PAESE, QUELLO CHE HA DIETRO DI SE' LA LARGA VITTORIA DELLE EUROPEE E CHE OGNI GIORNO VEDE ALLARGARSI LA SUA MAGGIORANZA MA CHE RICORRE AL VOTO DI FIDUCIA SU TUTTO? 2. TRE SCHEMI DI GIOCO POSSIBILI: 1. ANDARE AVANTI CON I VOTI DI FIDUCIA 2. RILANCIARE UN PROGRAMMA AMBIZIOSO PER I PROSSIMI DUE O TRE ANNI. 3. UNA VIA DI MEZZO TRA LE DUE POSSIBILITÀ: ACQUISIRE UN PEZZO DI SEL ANCHE AL SENATO (COME SUCCEDE ALLA CAMERA) 3. QUESTA SETTIMANA E' IN PROGRAMMA LO SCONTRO FINALE TRA PIERFURBY CASINI E MARIO MAURO. UNO DEI DUE VERRÀ BUTTATO FUORI DA QUEL CHE RESTA DELLA PATTUGLIA DEI SEDICI SENATORI CHE SI ERANO GIÀ DIVISI IN DUE GRUPPI (SCELTA CIVICA E PER L'ITALIA) 4. TUTTI STANNO PRENDENDO COSCIENZA DEL FATTO CHE NELLE MANI DI RENZI LA RIFORMA ELETTORALE APPROVATA EQUIVALE AD UNA BOMBA INNESCATA CHE FA SALTARE LA LEGISLATURA E PORTA IL PAESE A VOTARE NELL'ULTIMA DOMENICA DI FEBBRAIO/MARZO 2015

DAGOREPORT

 

renzi abiti pittibimbo 6renzi abiti pittibimbo 6

Ma in che direzione sta andando il governo più ineluttabile della storia recente del Paese, quello che ha dietro di se' la larga vittoria delle europee e che ogni giorno vede allargarsi la sua maggioranza ma che, contemporaneamente, ricorre al voto di fiducia praticamente su tutto? Qual è la strategia di Renzi Matteo, oltre a quello di passare velocemente da un argomento all'altro, cogliendo l'attimo nella pur opportuna dimostrazione di giovanile vitalismo?

 

Al premier, in queste ore in cui alla Nazionale di calcio si chiede solo di vincere o di pareggiare la partita con l'Uruguay con qualunque modulo, vengono attribuiti tre schemi di gioco possibili:

 

1. Andare avanti con questi numeri, con questi compagni di strada, con i voti di fiducia. Una sbandatina ogni tanto non è un problema, e' quasi utile mostrare qualche debolezza mentre tutti vogliono salire sul carro del vincitore, se non altro per avere il tempo di avvistare gli sbarchi e di selezionare un po' meglio le truppe che vogliono arruolarsi.

matteo renzi e agnese landini all'inaugurazione di pittimatteo renzi e agnese landini all'inaugurazione di pitti

 

2. Rilanciare un programma ambizioso per i prossimi due o tre anni, allargare stabilmente la maggioranza e facendo diventare la legislatura costituente e riformatrice in tutti i campi. Cosa che avrebbe il favore certo dell'uomo di Cesano Maderno, il Cav. ancora Cav. Berlusconi Silvio, al quale hanno spiegato che si tratta dell'unico modo per non morire politicamente e per tenere in corsa le sue aziende.

 

3. Una via di mezzo tra le due possibilità di cui sopra: acquisire un pezzo di Sel anche al Senato (come sta succedendo alla Camera), dove i senatori già' o ancora vendoliani sono sette, ma almeno tre del premier non vogliono sentir parlare. Sarebbero dunque quattro i nuovi acquisti, ma e' da mettere in conto alla maggioranza anche l'apporto, spontaneo o obbligato, di sette/otto ex grillini che ormai da mesi vagano senza meta per le aule del Senato, alla ricerca di un approdo purchessia.

 

Si congettura di questi schemi di gioco mentre la situazione interna degli alleati del Pd al governo e' inutilmente inquieta, ma più di qualche settimana fa: Scelta Civica ha deciso di sciogliere il partitino già fantasma e De Zulueta e' già passato al Pd, mentre questa settimana e' in programma lo scontro finale tra Casini Pierfurby e Mauro Mario, ormai nemici per la pelle.

VESPA BERLUSCONI SELFIE CON DEXTER VESPA BERLUSCONI SELFIE CON DEXTER

 

Uno dei due verrà buttato fuori da quel che resta della pattuglia dei sedici senatori che si erano già divisi in due gruppi (Scelta Civica e Per l'Italia). Lanzillotta, Iachino, Susta, Marino, di Casini non vogliono sentir parlare, e diventa sempre più difficile tenere il conto dei voti della maggioranza al Senato.

 

C'è poi, ed è la questione più importante, l'accelerazione che il governo sta imprimendo alla riforma elettorale (quella costituzionale, immunità o non immunità, sarà approvata entro luglio). Tutti stanno prendendo coscienza del fatto che nelle mani di Renzi Matteo la riforma elettorale approvata equivale ad una bomba innescata che fa saltare la legislatura e porta il Paese a votare nell'ultima domenica di febbraio e nella prima domenica del marzo 2015.

 

Tanto che, non a caso, Lotti Luca (nel tempo libero dai tweet banalotti sulla Nazionale di calcio) sta lavorando in gran segreto con un gruppo di consulenti esterni a tirar giù una quindicina di temi ad effetto da sparare fuori ogni quindici giorni dopo la ripresa estiva in modo da mantenere e far crescere intorno a Renzi attesa e consenso da trasformare il prima possibile in voti sonanti alle urne. E nessuno e' in grado di prevedere se, a riforma elettorale approvata, nel febbraio dell'anno prossimo Re Giorgio (come Juan Carlos di Spagna) abbia già provveduto ad abdicare.

BERLUSCONI INTERVISTATO DA JEREMY PAXMAN DI BBC SULLA CULONA INCHIAVABILE-1BERLUSCONI INTERVISTATO DA JEREMY PAXMAN DI BBC SULLA CULONA INCHIAVABILE-1

 

E' in questa logica che si gioca anche la questione del rimpasto di governo. Appena si definisce lo schema di gioco (sostanzialmente, elezioni a fine inverno oppure no), la questione verrà affrontata: di fronte all'allargamento della maggioranza e alla possibile stabilità per due/tre anni sarebbe necessario ed opportuno un profondo restyling del governo.

 

L'occasione potrebbe essere la decisione di Lupi Maurizio di optare per il Parlamento europeo lasciando il ministero. In tal caso, Renzi potrebbe affrontare anche la questione Alfano, chiedendogli di lasciare il Viminale per darlo a Zanda o Speranza e insediare capigruppo parlamentari di pura fede fiorentina ante marcia. In tal caso, anche Quagliariello Gaetano potrebbe coronare il suo nuovo obiettivo: vice ministro alla Ricerca Scientifica.

Tana de Zulueta - copyright pizziTana de Zulueta - copyright pizziinc26 tana dezuluetainc26 tana dezuluetaRomano Prodi e Pierferdinando Casini Romano Prodi e Pierferdinando Casini Linda Lanzillotta Linda Lanzillotta MARIO MAURO MARIO MAURO Ministro Mario Mauro Ministro Mario Mauro LUCA LOTTILUCA LOTTILUCA LOTTILUCA LOTTIpresidente napolitano di tommaso malago foto mezzelani gmtpresidente napolitano di tommaso malago foto mezzelani gmtboschi a casini hai una pistola in tasca o sei felice di vedermiboschi a casini hai una pistola in tasca o sei felice di vedermiMAURIZIO LUPI MAURIZIO LUPI Gaetano Quagliariello Gaetano Quagliariello MINZOLINI QUAGLIARIELLOMINZOLINI QUAGLIARIELLOLuigi Zanda Luigi Zanda Luigi Zanda Luigi Zanda MAURIZIO LUPI MAURIZIO LUPI

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO