IL DOCUMENTO CHE APRE LA CRISI IN CAMPANIA! IL PATONZA E ALFANO DANNO L’ULTIMATUM A CALDORO: “VIA L’UDC DALLE GIUNTE!” - SCIOLTO PER MAFIA IL COMUNE DI CASAL DI PRINCIPE, RINVIATE LE ELEZIONI E SALTA L’INCIUCIONE PD-PDL SULLA LISTA UNITARIA - GIOVANNI COSENTINO, FRATELLO DI NICK, QUERELA GLI AUTORI DEL LIBRO “IL CASALESE”…

Carlo Tarallo per Dagospia

1- Doveva essere una colomba della pace, e invece al Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ieri è arrivata la sorpresa dell'uovo di Pasqua: un bel cetriolo berlusconian-alfaniano recapitato dal commissario regionale del Pdl Nitto Palma.

Come dagoanticipato, infatti, alle otto di sera sulla scrivania del Governatore è piovuto il documento dell'ufficio politico regionale dei Banana boys che all'unanimità chiede lo sfanculamento dell'Udc dalla giunta regionale entro otto giorni, altrimenti gli assessori pidiellini si dimetteranno e sarà crisi al buio. Identica richiesta ai presidenti di Provincia di centrodestra: fuori i terzopollisti dalle amministrazioni.

Motivo? "L'Udc - recita il documento che riportiamo integralmente in esclusiva - praticando la politica della mera convenienza elettorale, ha deciso di sostenere in maniera chiara e sempre più evidente coalizione e candidati sindaci alternativi a quelli proposti dal Pdl".

Nittonapalm ha sganciato la bomba dopo il via libera ricevuto personalmente, martedì scorso, dal Patonza e da Angelino Jolie Alfano, in occasione di un colloquio riservato. Sull'ultimatum a Caldoragistris si è ricompattato tutto il partito, a partire dai cosiddetti (ex?) "caldoriani", che ieri non hanno avuto nulla da eccepire sulla scelta di mettere nero su bianco lo strappo .

"Stavolta si fa sul serio - spiega una ex colomba pidiellina diventata falco proprio a Pasqua - perché la linea è stata decisa a livello nazionale. L'Udc sfrutta i posti di potere per accrescere i consensi sui territori, e poi li usa contro di noi alleandosi nei comuni con il Partito Democratico. Un gioco che ci ha fatto perdere l'anno scorso le elezioni a Napoli. Che ne pensa Alfano? La linea è stata stabilita da lui e da Berlusconi, nessuna divergenza di vedute tra i due".

E adesso? I vertici dell'Udc sono certi che "stavolta i pidiellini fanno sul serio", ma contestano il ragionamento di Nittonapalm: "Siamo andati insieme in coalizione - spiffera un terzopollista di primissimo piano - sia alla Regione che nelle Province dove governiamo e per quanto ci riguarda il patto con gli elettori è sacro. Se poi qualcuno cambia idea, ne prenderemo atto. Il problema è interno al Pdl, dovranno risolverlo loro".

Alla finestra il Partito Democratico: "Stefano Caldoro, a questo punto - spiegano il segretario regionale Enzo Amendola e il capogruppo Peppe Russo - non può più far finta che niente stia accadendo. Venga in consiglio regionale e dica pubblicamente se c'è ancora una maggioranza sostenerlo...".

E Caldoro? Tace (parlerà dopo Pasqua), ma nel suo entourage non ci stanno: "Per quale motivo - spiffera un garofano arancione - Palma chiede a Caldoro di rompere con l'Udc e nello stesso tempo non ha nessun problema ad andare al voto amministrativo con i centristi in tantissimi comuni campani? A chi sta facendo un favore Nittonapalm, che a Roma al Senato è in maggioranza con Casini votando gli stessi provvedimenti del governo Monti? Vuoi vedere che sta dando una mano proprio a Casini e Bersani? Vuole lasciarsi uno spiraglio aperto?". Ah saperlo...

2- Tre amministrazioni comunali sciolte stamattina per infiltrazioni mafiose dal Consiglio dei Ministri in Campania: si tratta di Castelvolturno, Casapesenna e Casal di Principe (già governati da un commissario) in provincia di Caserta. A Casale era pronta una lista sostenuta sia dal Pd che dal Pdl. Lo scioglimento, però, fa saltare le elezioni: commissario straordinario in arrivo, se ne riparla il prossimo anno.

3- A proposito di Casal di Principe: sotto ‘o Vesuvio impazza la polemica relativa alla querela presentata da Giovanni Cosentino, il fratello di Nick ‘o Mericano, nei confronti dei nove giornalisti autori del libro "Il Casalese", biografia non autorizzata dell'ex sottosegretario all'Economia. I familiari di Nicola Cosentino chiedono il sequestro e la distruzione del libro e un milione e 200mila euro di risarcimento: la discussione della causa si terrà il prossimo 24 aprile.

Proteste e manifestazioni quotidiane da parte degli autori del libro, che denunciano "l'attacco alla libertà d'informazione". E spunta un dagopissi curiosissimo: mentre in pubblico impazza la tarantella, uno degli autori ha inviato a Palmiro Cosentino, fratello di Nick, una lettera di scuse per un errore di persona contenuto nel libro. Di che si tratta? Semplice: il buon Palmiro è stato scambiato per un suo omonimo, congiunto di un boss dei casalesi, e si è incazzato non poco per l' "equivoco". L'errore è stato corretto nella edizione del libro attualmente in vendita.

IL DOCUMENTO DELLA CRISI TRA PDL E CALDORO

Il Popolo della Libertà della Campania,

Premesso che in occasione del recente Congresso Provinciale Pdl di Napoli è stato unanimemente condiviso e votato un o.d.g. che chiamava l'intera classe dirigente del Partito, in primis il Presidente della Regione On. Stefano Caldoro, ad avviare una nuova fase di verifica politica tesa, al contempo, a fare anche definitiva chiarezza sul rapporto di alleanza con l'Udc ad ogni livello amministrativo locale;
Rilevato che in occasione delle scorse elezioni comunali di Napoli, l'Udc ha,
di fatto, consapevolmente sostenuto la vittoria di Luigi De Magistris, rendendo vano ogni tentativo di intesa con il Pdl volto a riproporre lo schema delle alleanze delle elezioni regionali e provinciali degli anni precedenti;
Atteso che nella fase di composizione ed, infine, presentazione delle liste
per la corposa tornata amministrativa per il rinnovo di molteplici Consigli
Comunali prevista per il 6 e 7 maggio p.v. l'Udc, praticando la politica della
mera convenienza elettorale, ha deciso di sostenere in maniera chiara e sempre più evidente coalizione e candidati sindaci alternativi a quelli proposti dal Pdl; considerato che tali scelte sono state operate proprio nei Comuni più popolosi e strategici, palesando, ancora una volta, una pianificata strategia di discontinuità politica con il quadro di alleanze che aveva negli anni garantito le molteplici vittorie elettorali negli enti maggiormente rappresentativi della Regione; Ritenuto, pertanto, che è venuto meno il rapporto fiduciario che ha consentito
le pregresse alleanze con l'Udc e che è presupposto necessario per la comune presenza nella stessa maggioranza

IMPEGNA

il Presidente della Regione Campania e, a seguire, i Presidenti delle
Amministrazioni Provinciali, a fare immediata chiarezza sui rapporti politici
in atto con l'Udc in Regione e nelle Province.
Analogamente e negli stessi termini impegna il Commissario Regionale Sen.
Nitto Francesco Palma.

Napoli, 5 aprile 2012

 

 

CALDORO STEFANONITTO PALMASILVIO BERLUSCONI NICOLA COSENTINO ANGELINO ALFANO

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...