
IN EUROPA, COME CON LA RUSSIA, RICICCIA L’ALLEANZA GIALLOVERDE – LEGA E MOVIMENTO 5 STELLE VOTERANNO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA VON DER LEYEN: I TRUMPUTINIANI SALVINI E CONTE, IN POLITICA ESTERA, SONO SOVRAPPONIBILI – IL PD DI ELLY SCHLEIN IN IMBARAZZO PER IL POSIZIONAMENTO DI “GIUSEPPI”, LA CAMALEONTE MELONI MENO: SCHIERANDOSI CONVINTAMENTE CON URSULA, CERTIFICA LA SUA DIVERSITÀ RISPETTO ALL’ESTREMA DESTRA E, GRAZIE AI KAMIKAZE SOCIALISTI SANCHEZ-SCHLEIN (CHE APRONO ALL’ASTENSIONE), IL SUO RUOLO DI PUNTELLO DELLA MAGGIORANZA A BRUXELLES…
Estratto dell’articolo di Massimo Franco per il “Corriere della Sera”
GIORGIA MELONI - URSULA VON DER LEYEN
È vero che in Italia la maggioranza di governo continua a non dividersi in Parlamento sui rapporti con l’Europa e sul sostegno all’Ucraina.
Ma se la politica interna è un prolungamento di quella estera, e viceversa, la distonia sta diventando così continua e vistosa, da sollevare qualche interrogativo.
Il voto di domani a Bruxelles contro la Commissione guidata da Ursula von der Leyen rischia di diventare il manifesto contraddittorio della coalizione di Giorgia Meloni. E, per inciso, anche delle ambiguità irrisolte dello schieramento delle opposizioni.
La premier ha scelto una linea coerente, rifiutandosi di appoggiare la sfiducia chiesta da una parte dei Conservatori europei (Ecr) di cui pure FdI fa parte.
Non è solo per solidarietà a Raffaele Fitto, uno dei vicepresidenti, espresso dal suo partito. Si tratta anche della conferma di una tortuosa e tormentata convergenza tra Meloni e il Ppe; e di un rapporto anche personale con von der Leyen.
[…] L’operazione, probabilmente destinata all’insuccesso, riallontana un’alleanza tra destre e estreme destre. E puntella di fatto la traballante «maggioranza Ursula» tra Popolari, Socialisti, Liberali e Verdi; ma spacca i Conservatori e mostra le crepe di una famiglia socialista che vorrebbe bocciare la Commissione ma non può farlo.
ANTONIO TAJANI - URSULA VON DER LEYEN - MANFRED WEBER - DONALD TUSK
Il riflesso italiano è macroscopico. Il vicepremier di FI, Antonio Tajani, del Ppe, ritiene «da irresponsabili» il «no» alla Commissione.
«Senza l’Europa non andiamo da nessuna parte. La Lega? In Europa siamo sempre stati divisi», osserva Tajani.
E loda invece il sostegno all’Ue di Meloni, proprio mentre la Lega ripete che voterà per sfiduciare la Commissione.
Col vicesegretario Roberto Vannacci, l’ex generale, che scarica contro istituzioni europee e Germania tutti i luoghi comuni più triti, in linea con la propaganda russa.
Rispunta anche l’eterno asse anti-Ue tra Lega e M5S. Gli europarlamentari di Giuseppe Conte voteranno contro von der Leyen , come la Lega: un problema per il Pd di Elly Schlein, strattonato a sinistra.
Salvini non sarà presente alla Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina a Roma perché è all’estero.
Ci saranno i vertici di FdI e FI, von der Leyen e il cancelliere tedesco Friedrich Merz, oltre all’inviato di Donald Trump per l’Ucraina.
E il presidente Volodymyr Zelensky sarà ricevuto anche dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. È una scelta di chiarezza del Quirinale e di Palazzo Chigi, nel giorno in cui la delegazione Ue respinta ieri a Bengasi […] segnala quanto la presenza russa nell’est della Libia ci riguardi da vicino.
CONTE E SALVINI FILO PUTIN - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
salvini conte
matteo salvini giuseppe conte