israele - ebreo ultra ortodosso arrestato dalla polizia durante le proteste contro la leva obbligatoria ultraortodosso ultraortodossi ortodossi ebrei

IN ISRAELE È FINITO IL TEMPO DEI PARASSITI – ORA CHE LA CORTE SUPREMA HA DECISO CHE GLI EBREI ULTRAORTODOSSI SI DEVONO ARRUOLARE, COME TUTTI, CHE FARÀ NETANYAHU? IL GOVERNO DI “BIBI” SI REGGE SUL SOSTEGNO DI DUE SVALVOLONI SUPER-RELIGIOSI, SMOTRICH E BEN GVIR, MA L’OPINIONE PUBBLICA È FAVOREVOLE. E TE CREDO: PERCHÉ I GIOVANI UOMINI “NORMALI” DEVONO ANDARE A MORIRE A GAZA MENTRE LORO STUDIANO LA TORAH? TRA QUALCHE ANNO, GLI “HAREDIM” SARANNO QUASI IL 20% DELLA POPOLAZIONE

1. «ULTRAORTODOSSI ARRUOLATI» IL VERDETTO CHE DIVIDE ISRAELE

Estratto dell’articolo di F. Bat. per il “Corriere della Sera”

 

proteste degli ebrei ultra ortodossi contro la leva 2

Che vadano in guerra anche loro. Sei ore di consiglio, l’unanimità dei nove giudici, una sentenza a suo modo storica: anche gli ebrei ultraortodossi, d’ora in poi, dovranno indossare la divisa.

 

Tutti a combattere. A Gaza, sul fronte del Libano, in Cisgiordania. Perché vale il principio d’eguaglianza e per la Corte Suprema israeliana, che conferma un’ingiunzione provvisoria emessa tre settimane fa, «non c’è più una base giuridica per concedere l’esenzione totale dal servizio militare agli studenti delle yeshivot», le scuole religiose.

 

ISRAELE - EBREO ULTRA ORTODOSSO ARRESTATO DALLA POLIZIA DURANTE LE PROTESTE CONTRO LA LEVA OBBLIGATORIA

Non c’è soprattutto adesso, «al culmine d’una guerra difficile», in cui «il peso della diseguaglianza è più che mai acuto». L’Alta Corte mette una pezza negli strappi della politica israeliana, ancora una volta, e un bastone nelle ruote di Bibi Netanyahu. Il premier per ora fa parlare il suo partito: «Siamo perplessi — reagiscono al Likud —, proprio in questi giorni stavamo discutendo in Parlamento la legge su questo tema».

 

Benjamin Netanyahu

In realtà, sono anni che mezzo Paese aspetta questa sentenza. E otto mesi che le strade s’affollano di proteste contro il privilegio dei 67 mila giovani haredim, idonei alla leva eppure esentati. «È una vittoria storica», dicono i leader del Mqg, il movimento che più s’opponeva al salva-ortodossi: «Ora il governo applichi senza indugio la decisione della Corte».

 

Yair Lapid, leader dell’opposizione, chiede che i reclutamenti partano subito: «Le esenzioni sono illegali, il ministro della Difesa obbedisca ai giudici». La procuratrice generale Gahaliv Baharav-Miara ha già pronti dei numeri: 3 mila ultraortodossi possono già essere arruolati. Lunedì, fiutando l’aria, il governo aveva approvato un aumento dei giorni di servizio per i riservisti, escludendo come al solito gli haredim. E il rabbino capo Yitzhak Yosef aveva avvertito: se ci fosse imposta la leva, i nostri ragazzi lascerebbero Israele perché «la morte è comunque preferibile alla divisa militare».

 

ebrei ultra ortodossi chassidici 3

Bello schiaffo. I due partiti religiosi […] si dichiarano «delusi» ma al momento escludono d’uscire dal governo. Considerano essenziale l’esenzione delle yeshivot e temono la corruzione dei costumi. Molti ragazzi delle scuole ebraiche, ricordano, non studiano né le scienze, né l’inglese, solo la Torah, e sono perciò impreparati alla naja […].

 

Bibi ha già dato mandato a Yoav Kish, il ministro dell’Istruzione, di studiare un compromesso fra la sentenza e la legge in discussione alla Knesset: «Evitiamo una lotta intestina — dice il ministro — che ci laceri nel mezzo d’ una dura guerra».

 

itamar ben gvir e bezalel smotrich 2

Ma nemmeno i falchi della destra, come Avigdor Lieberman, sono molto disponibili: «Non c’è nulla d’ebraico nell’eludere il servizio militare». […]

 

Domanda: fin dove sarà possibile, per Bibi, ignorare le parole dell’Alta Corte? Alla Knesset, proprio per questa tecnica del rinvio e per non scontentare i micropartiti religiosi, langue da anni una legge formale che distingua fra chi prega e chi combatte, fra gli studiosi della Torah e i cittadini arruolati. Ora basta, dicono i giudici: senza quella legge, Netanyahu non può più dare sostegno finanziario a chi s’evita Gaza per leggere il Libro. E non può più ignorare lo scontro fra laici e religiosi, le due più grandi tribù d’Israele.

 

ebrei ultra ortodossi chassidici 1

2. L’«ECCEZIONE» PER I RELIGIOSI NATA SOTTO BEN GURION E POI DIVENTATA INSOSTENIBILE

Estratto dell’articolo di Francesco Battistini per il “Corriere della Sera”

 

Tutt’al più, arrivano a Reim. Sugli sterrati e fra i kibbutz, nei luoghi del Sette Ottobre. Al tramonto. Per pregare, cantare, danzare. E poi tornarsene a casa. Lasciando Gaza laggiù in fondo, a fumare. «Eccolo, il contributo che gli haredim danno alla guerra!», posta indignata sui social la recluta Zevi K.: «Ma arriverà il momento e toccherà anche a voi!».

 

ebrei ultra ortodossi nell esercito

Il momento è qui: i 24-32 mesi di naja, ha stabilito la Corte Suprema d’Israele, d’ora in avanti toccheranno a tutti. E i soli esentati dalla guerra, ormai, saranno gli arabi israeliani. Qualche giorno fa i ragazzi delle yeshivot […] erano scesi a Tel Aviv e s’erano piazzati […]  a bloccare il traffico al grido «meglio la morte del servizio militare!». Intervistato da una tv, uno aveva detto: le nostre preghiere aiutano quanto i mitra.

 

Un bel po’ d’Israele la pensa diversamente. Quando Ben Gurion s’inventò l’esenzione, non immaginava probabilmente di creare una casta. Nel 1948, gli studenti delle yeshivot erano in tutto 400: che c’era di male, a lasciarli studiare la Torah e a mantenere in vita tradizioni che la Shoah aveva tentato di cancellare?

 

itamar ben gvir e bezalel smotrich 7

Settantacinque anni dopo, gli haredim sono il 13% degli israeliani e fra dieci anni, con una media di sei figli a famiglia, diventeranno il 19%: impossibile mantenerli tutti. La sentenza della Corte, tra l’altro, propone d’eliminare anche i sussidi statali per la pubblica assistenza e per l’istruzione, un certo welfare parassita che molti israeliani — impoveriti da crisi e guerre — non tollerano più.

 

È un altro motivo di tensione: per qualche mese, le comunità ortodosse di Gerusalemme potrebbero campare con le donazioni della ricca diaspora americana ed europea, rinunciando ai 300 euro per figlio garantiti dallo Stato, ma poi?

 

ebrei ultra ortodossi

Va detto che gli haredim non sono tutti imboscati, ci sono piccole unità militari d’ortodossi. Ma in emergenze come queste, il labirinto delle eccezioni li rende spesso inutilizzabili: di sabato, un religioso osservante ha il divieto d’accendere perfino una luce, figurarsi far altro. Per legge, in ogni caso, tutti i religiosi dovrebbero essere già partiti per il fronte, da almeno un anno: la normativa che li esentava è scaduta, dopo decenni, ma Netanyahu l’ha di fatto prorogata per non disturbare i due piccoli e potenti partiti alleati, lo Shas e l’Ebraismo della Torah Unita.

 

proteste degli ebrei ultra ortodossi contro la leva

[…] i sondaggi dicono che l’opinione pubblica è per cancellare tutte le esenzioni e anche nel partito Likud di maggioranza c’è un ministro come l’ex generale Yoav Gallant, alla Difesa, contrario a qualsiasi privilegio. La legge ha già ricevuto un primo ok e sarà sul suk degli emendamenti, in seconda lettura, che si giocherà la sopravvivenza o meno del governo Netanyahu. Il rischio voto non è così improbabile. Perché in Israele, anche nei momenti peggiori, le elezioni sono sempre state un’ottima via di fuga.

ultra ortodosso ebreobenjamin netanyahuRAFAH NADAL - MEME BY EMILIANO CARLI ebrei ultra ortodossi proteste contro il governo di benjamin netanyahu in israele 1proteste degli ebrei ultra ortodossi contro la leva ebrei ultra ortodossi chassidici 2ebrei ultraortodossi all aeroporto di tel avivmatrimonio ebrei ultraortodossi nello stato di new york 10Ebrei ultraortodossi al Purim jpegmatrimonio ebrei ultraortodossi nello stato di new york 4

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO