spese mediche sanita cure

LA SALUTE È UN LUSSO - IN ITALIA SONO OLTRE UN MILIONE LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE PER LE SPESE SANITARIE - L'ASPETTATIVA DI VITA AL SUD E TRA I REDDITI BASSI È SEMPRE PIÙ DISTANTE DA QUELLA DI CHI VIVE AL NORD E HA PIU’ SOLDI - E’ L’EFFETTO DI UNA POLITICA DI DEFINANZIAMENTO DELLA SANITÀ PUBBLICA CHE HA SPINTO ALLE STELLE (40 MILIARDI) LE SPESE DELLE FAMIGLIE VERSO LA SANITA’ PRIVATA…

Paolo Russo per “la Stampa”

assistenza sanitaria insufficiente

 

Di fronte alla salute gli italiani sono sempre più poveri e diseguali. Sono oltre un milione le famiglie in difficoltà economiche per le spese sanitarie. Mentre l'aspettativa di vita in salute al Sud e tra i redditi bassi è sempre più distante da quella di chi vive al Nord o che se la passa meglio. Effetto di una politica di definanziamento della sanità pubblica che ci accomuna più ai Paesi dell'Est Europa che al blocco di quelli occidentali. Anche se per qualità delle cure restiamo ai vertici europei. A tastare il posto del sistema sanitario italiano è il 13° Rapporto del Crea sanità, l'istituto di ricerca dell' Università Tor Vergata di Roma.

 

Dal 2009 a oggi la spesa pubblica per la sanità è scivolata progressivamente verso Est.

reggio calabria fratture immobilizzate con il cartone 2

Spendiamo il 31,3% in meno di quanto non facciano i Paesi del blocco occidentale. Una forbice che è raddoppiata dal 2000, perché se da noi il finanziamento pubblico ha marciato a un passo di lumaca inferiore all' 1% di incremento annuo, tra le nazioni fondatrici dell' Ue il passo è stato del 3,6% l' anno.

 

E così è continuata a lievitare la spesa privata, arrivata a lambire oramai i 40 miliardi di euro. Tutto questo con conseguenze spesso drammatiche per i bilanci familiari e sul piano delle diseguaglianze, sociali e territoriali. In tutto, tra chi ha avuto difficoltà economiche e chi è addirittura scivolato al di sotto della soglia di povertà per aggirare liste di attesa e superticket, il problema dei costi sanitari è stato accusato da quasi un milione e centomila famiglie.

 

La quota di queste che ha avuto problemi economici, senza però dover dichiarare bancarotta, è circa il 6%. Ma se in Piemonte sono meno del 3% e in Trentino Alto Adige appena sopra al 2%, in Calabria ad aver avuto problemi sono oltre il 12% delle famiglie, in Sicilia il 10% e in Sardegna il 9%. Il Sud è più in difficoltà, ma problemi ne hanno avuti anche in Umbria, con poco meno del 10% e in Liguria con oltre il 7% di famiglie costrette a subire disagi economici.

ticket sanitario

 

Stesso discorso vale per chi è addirittura scivolato al di sotto della soglia di povertà per curarsi attingendo alle proprie tasche, fenomeno che riguarda oltre 350 mila nuclei familiari. Un dramma che impatta solo sullo 0,5% delle famiglie piemontesi e nell' ancor più insignificante quota di nuclei lombardi. Mentre basta scendere lungo lo stivale per trovare il 4% e più della Basilicata o il 3,6% della Calabria.

 

Ci si impoverisce o, in alternativa, si rinuncia alle cure. Circa il 17% delle famiglie, poco meno di 4 milioni e mezzo, ha cercato di risparmiare rinviando a tempi migliori una visita o un accertamento. Ma in questi numeri ci sono anche oltre un milione e centomila nuclei che hanno annullato qualsiasi appuntamento sanitario.

 

Gli effetti di questo disagio economico e delle diseguaglianze si riflettono poi sullo stato di salute degli italiani, cha varia in rapporto a dove si risiede. Così, svela il rapporto, nel Sud a 65 anni di età si hanno davanti a sè tre anni di vita in meno che nel resto d' Italia. E se al Nord in media si può sperare di vivere in buona salute fino a 60 anni, nel meridione l'aspettativa scende a 55 anni, toccando il minimo di 52 in Calabria.

sistema sanitario nazionale

 

Altri dati dell' Osservatorio italiano della salute rilevano del resto che al Sud l' aspettativa di vita è tornata ai livelli del dopoguerra, con Campania e Sicilia su valori uguali a Bulgaria e Romania, mentre nelle Marche e a Trento si hanno davanti gli stessi anni di vita degli svedesi. Aver stretto sempre più i cordoni della borsa quando si è trattato di investire sul nostro servizio sanitario nazionale ha generato però diseguaglianze anche sociali, perché se la coperta del pubblico si ritira non tutti possono rivolgersi al privato.

 

Uno studio condotto un anno fa da Istituto superiore di sanità, Aifa, Agenas e Istituto per il contrasto delle malattie nella povertà, ha evidenziato che con un reddito superiore alla media si cominciano ad accusare i primi acciacchi a 70 anni. Mentre chi ha bassi redditi inizia a stare meno bene tra i 60 e i 64 anni. Colpa anche dei super-ticket, gli italiani meno istruiti ricorrono meno spesso a visite specialistiche ed esami diagnostici.

 

asl azienda sanitaria locale

Insomma di fronte alla malattia non siamo affatto tutti uguali. Eppure la nostra sanità pubblica con quelle poche risorse che ha riesce a fare bene. Anzi, a dirla tutta il servizio sanitario nazionale è ancora un' eccellenza europea. Pur con le marcate differenze territoriali e sociali, in fatto di aspettativa di vita siamo secondi solo alla Spagna. Per quella senza disabilità ci sopravanza solo la Svezia. Da noi a 65 anni si può sperare di vivere quasi altri 10 anni senza avere limitazioni nelle attività quotidiane.

 

Un dato che è tra i migliori in Europa. Per i tumori l' Italia ha una mortalità inferiore alla media europea e andiamo meglio anche in fatto di mortalità evitabile, mentre in caso di infarto i nostri tassi di sopravvivenza sono i migliori del mondo occidentale. Forse con queste performance varrebbe la pena tornare a investire nella nostra sanità pubblica, mettendo gli italiani sullo stesso piano quando si tratta di salute.

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...