INDAGATI VERDINI E DELL’UTRI PER L’INCHIESTA DEI GRANDI APPALTI AL G8 - GLI ISPETTORI A NAPOLI SOLO LA PROSSIMA SETTIMANA (DOPO L’ESPOSTO DI MARINA B., ARCIBALDO MILLER CHIEDE COPIA DELLA SENTENZA SUL LODO MONDADORI) - CARDINAL BERTONE SMENTISCE LA TELEFONATA A LAVITOLA (IL PD: BERLUSCONI EVERSIVO) - DI PIETRO “INDIGNADO” COI BLACK BLOCK: “SI TORNI ALLA LEGGE REALE” - MANTOVANO: “SPERIAMO CHE LA RISPOSTA GIUDIZIARIA NON SIA RISIBILE” (TIRARE UN SAMPIETRINO È TENTATO OMICIDIO) - DALEMIX SCARICA LUCHINO: NON ABBIAMO BISOGNO DI DEMIURGHI …


1. INCHIESTA G8: 55 INDAGATI, ANCHE VERDINI E DELL'UTRI...
(ANSA)
- Cinquantacinque persone stanno ricevendo l'avviso di chiusura indagine relativa al filone dell'inchiesta sui Grandi Appalti, che ha analizzato la gestione della Banca Credito Cooperativo Fiorentino, di cui è stato presidente il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Fra gli indagati, oltre a Verdini, anche Marcello Dell'Utri.

Verdini è indagato da tempo, ma l'ipotesi di reato è passata dal mendacio bancario all'associazione per delinquere finalizzata, tra l'altro, all'appropriazione indebita. Dell'Utri è invece accusato di appropriazione indebita. L'accusa nei suoi confronti farebbe riferimento ad un affidamento con scoperto di conto che si aggirerebbe intorno ai 3 milioni di euro. Fra gli indagati gran parte dei vertici del Credito Cooperativo Fiorentino e della Btp, all'epoca presieduta da Riccardo Fusi.

2. SLITTA ARRIVO ISPETTORI MINISTERO A NAPOLI...
(ANSA)
- Slitta alla prossima settimana la visita alla procura di Napoli degli ispettori del ministero della Giustizia. Lo si è appreso in ambienti giudiziari. Gli ispettori, inviati dopo numerose interrogazioni parlamentari del centrodestra, dovranno approfondire alcuni aspetti dell'inchiesta sul denaro elargito dal premier Berlusconi all'imprenditore Tarantini tramite Valter Lavitola.

3. LODO MONDADORI: MINISTERO CHIEDE A GIUDICI COPIA SENTENZA...
(ANSA)
- Il responsabile degli ispettori del Ministero della Giustizia, Arcibaldo Miller, ha chiesto, per conto dello stesso Ministero, ai giudici milanesi copia della sentenza d'appello che ha condannato Fininvest a pagare 564 milioni alla Cir per la vicenda del Lodo Mondadori. La richiesta di copia della sentenza fa seguito all'esposto presentato alcuni giorni fa da Marina Berlusconi al Ministero e al Pg della Cassazione per valutazioni riguardo un eventuale procedimento disciplinare a carico dei magistrati.

La richiesta del capo degli ispettori Miller, da quanto si è saputo, è una sorta di 'atto dovuto' in seguito all'esposto presentato dal presidente di Fininvest. Lo scorso 4 ottobre, infatti, Marina Berlusconi aveva presentato un esposto, parlando tra l'altro di "sconcertanti omissioni" nella sentenza d'appello dello scorso luglio e del 'taglio' di un "passaggio decisivo" di una sentenza penale di Cassazione del 2007. L'esposto era stato inviato sia al Ministero della Giustizia che al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione.

Il pg della Cassazione ha già cominciato ad esaminare nei giorni scorsi l'esposto: la procura generale deve stabilire se sia il caso di avviare un'istruttoria formale e dunque di aprire un procedimento pre-disciplinare a carico dei magistrati (Luigi de Ruggiero, Walter Saresella e Giovan Battista Rollero) che hanno emesso quella sentenza. Gli ispettori hanno, dunque, chiesto copia delle motivazioni della sentenza e anche dei motivi del ricorso in appello che venne presentato dalla Fininvest, proprio per poter cominciare a valutare l'esposto e decidere quali decisioni prendere: se avviare o meno eventuali procedimenti disciplinari o ispezioni.

4. CARD. BERTONE SMENTISCE TELEFONATA A LAVITOLA...
(ANSA)
- "Smentisco nettamente le notizie di stampa secondo cui il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone avrebbe telefonato al signor Lavitola. La notizia è assolutamente priva di fondamento". Lo ha detto il direttore della sala stampa vaticana,padre Federico Lombardi. Il riferimento è alla telefonata pubblicata oggi da Repubblica tra Lavitola e il questore della Camera Francesco Colucci, in cui lo stesso Lavitola, che voleva diventare sottosegretario, riferiva di aver ricevuto una telefonata di Bertone.

5. DONADI, BERLUSCONI PARLA COME BLACK BLOC, SI DIMETTA...
(ANSA)
- "Berlusconi parla come un black bloc. Il contenuto delle intercettazioni pubblicate da Repubblica è agghiacciante. E' assolutamente sconcertante scoprire che un capo di governo parli al telefono di rivoluzione, di assalti al palazzo di Giustizia e alla sede di un quotidiano. Ci chiediamo cos'altro ancora debba succedere prima che quest'uomo irresponsabile si decida a lasciare il governo per consentire all'Italia di avere un esecutivo in grado di affrontare i problemi e di recuperare la credibilità internazionale perduta". Lo afferma in una nota il presidente del gruppo Idv alla Camera dei deputati, Massimo Donadi

6. FIANO (PD), BERLUSCONI EVERSIVO...
(ANSA)
- "I contenuti delle conversazioni tra il presidente del Consiglio e Walter Lavitola sono gravissime". Lo afferma Emanuele Fiano del Pd. "Le tesi sostenute da Silvio Berlusconi, pur se in una conversazione privata, sono eversive: si tratta - rileva - di parole in assoluto inaccettabili e che assumono risvolti inquietanti visto che sono pronunciate proprio dal capo dell'esecutivo. Il presidente del Consiglio deve rispondere immediatamente nelle sedi competenti di affermazioni che lo rendono incompatibile non solo con il ruolo di presidente del Consiglio ma con qualsiasi incarico parlamentare".

7. PAPA; VISITA IN CARCERE DELEGAZIONE PDL...
(ANSA) -
Una delegazione del Pdl si è recata stamane nel carcere di Poggioreale per incontrare il parlamentare Alfonso Papa, detenuto da fine luglio per l'inchiesta sulla cosiddetta P4. LA visita si è conclusa da pochi minuti. Della delegazione facevano parte il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto, il vicecapogruppo al Senato Gaetano Quagliariello e il deputato Amedeo Laboccetta, che tra poco terranno una conferenza stampa.

8. DI PIETRO, SI TORNI ALLA LEGGE REALE, ARRESTI,FERMI OBBLIGATORI E RITI DIRETTISSIMI CON PENE ESEMPLARI...
(ANSA)
- "Si deve tornare alla Legge Reale. Anzi bisogna fare la 'legge Reale 2', alias Di Pietro, contro atti criminali come quelli di Roma. Si devono prevedere arresti e fermi obbligatori e riti direttissimi con pene esemplari". E' quanto propone il leader Idv Antonio Di Pietro per fronteggiare una "situazione d'emergenza come l'attuale".

9. MANTOVANO, NO A RISPOSTA GIUDIZIARIA RISIBILE...
(ANSA)
- "Auspico che non accada il bis del 14 dicembre con una risposta giudiziaria risibile, in alcuni casi irridente per ciò che è accaduto e per chi ha subito i danni più gravi, le forze di polizia". Lo ha dichiarato il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano, a Radio 24 dopo gli scontri di sabato a Roma. Pensando ai reati contestabili, Mantovano ha aggiunto: "Non mi sostituisco ai magistrati ma è difficile andare lontano dal tentato omicidio, incendio doloso, devastazioni, reati puniti in modo assai pesante dal codice penale".

Per Mantovano "troppo spesso l'uso legittimo degli strumenti di dissuasione da parte delle forze di polizia viene sanzionato penalmente mentre chi lancia i sampietrini, e sfido chiunque a trovarsi sulla loro traiettoria, invece di essere considerato una persona che attenta alla vita è descritto come un bravo giovane che ha avuto un momento di stizza e va compreso".

10. D'ALEMA SU MONTEZEMOLO: NON ABBIAMO BISOGNO DI DEMIURGHI...
Dal "Corriere della Sera"
- Cosa si aspetta che faccia Montezemolo. Sarà parte dell'incontro tra moderati e progressisti?
«La politica non è un club esclusivo e oggi più che mai le istituzioni hanno bisogno di personalità che vogliano servire il Paese con la forza della loro esperienza professionale e di lavoro. Ma non abbiamo bisogno di demiurghi che si illudano di potersi sostituire ai partiti e alle forze organizzate. Il Paese ha già dato. Chiunque pensasse di copiare Berlusconi si sbaglierebbe di grosso, non avrebbe la sua potenza di fuoco. Sono stato positivamente colpito da Alessandro Profumo. Alla domanda se volesse scendere in politica ha risposto "alla politica si sale". È così. Servire le istituzioni è una scelta a cui avvicinarsi con rispetto».

 

 

VERDINI gmt verdini dellutriArcibaldo MillerBerlusconi e Bertone BERLUSCONI COL PRESIDENTE DI PANANA. NEL CERCHIO LAVITOLAlapresse massimo donadiANTONIO DI PIETROalfredo mantovano - Valerio Lo Mauroluca cordero montezemolo NTV

Ultimi Dagoreport

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...