CAOS CARIOCA – INGORGHI, METRÒ BLOCCATO, FURTI E RAPINE: RIO IN GINOCCHIO PER IL “CARNAVAL DO PAPA” (E IL PROSSIMO ANNO CI SONO I MONDIALI)

Giuseppe Bizzarri per "Il Fatto Quotidiano"

È finito il CarnaPapa, come studenti e lavoratori carioca hanno chiamato la settimana di ferie ricevuta dal municipio di Rio de Janeiro, che la settimana scorsa ha chiuso con un'ordinanza pubblica scuole e ministeri a causa di Francesco, il Papa, il quale ha fatto gioire milioni di pellegrini, ma impazzire gli addetti al traffico e ai trasporti pubblici della capitale fluminense. A Rio de Janeiro è successo di tutto durante la Giornata Mondiale della Gioventù, in cui il primo Papa sudamericano ha realizzato il suo viaggio in America Latina.

I pellegrini hanno pregato, ma anche maledetto il comune carioca e il suo sindaco, Eduardo Paes, che non hanno certo brillato nell'organizzazione. Un fatto che preoccupa non solo i carioca, ma anche molti stranieri, i quali già pensano a come sarà la città quando accoglierà non più pellegrini, ma turisti che giungeranno per assistere ai Mondiali di Calcio nel 2014 e ai Giochi Olimpici nel 2016.

Domenica al termine della messa del Papa, nonostante il comune di Rio avesse ordinato alla direzione della metropolitana di liberare l'accesso ai passeggeri che accedevano dalle fermate di Siqueira Campos e Cardeal Arcoverde, si sono formate file da esodo biblico nelle strade del quartiere. Il problema con la metropolitana non si è limitato solo a domenica, ma anche quando è avvenuta la messa di apertura dell'evento cattolico.

Quel giorno se lo ricordano tutti a Rio de Janeiro, perché la metropolitana ha subito un calo di tensione elettrica creando il caos in tutta la città. I black out non sono certo una novità per i carioca non solo delle favelas, ma anche per quelli che vivono nei ricchi bairros della città, come Leblon e Ipanema, dove la Light, azienda privatizzata, non investe per potenziare la rete di una città che va in tilt quando la sua popolazione aumenta vertiginosamente a causa dei mega-eventi.

I pellegrini stranieri si sono lamentati della qualità e del prezzo del trasporto pubblico carioca, fattori che sono stati lo stoppino per l'esplosione delle dimostrazioni iniziate a giugno in tutto il Brasile. "Non c'è conforto nemmeno in piedi. Gli autobus impiegano poi molto tempo a passare, senza contare che gli autisti non si fermano alle fermate", si lamenta Tom Fork, un volontario americano.

I fedeli cattolici hanno perso la pazienza anche con i tassisti che fissavano prezzi abusivi per uscire appena dal quartiere e dal caos di Copacabana. I pazienti pellegrini stranieri, ma anche quelli brasiliani, sono rimasti indignati per gli alti prezzi a loro "inferti" per mangiare e bere nei bar e ristoranti straboccanti di fedeli. Le lamentele vanno dall'acquisto di un'acqua minerale fino all'accesso al Cristo Redentor sul monte Corcovado.

Il prezzo per l'affitto di un monolocale di appena trenta metri quadri ha raggiunto come minimo i 180 reais (60 euro) al giorno a Copacabana. La mancanza di bagni chimici pubblici ha costretto i pellegrini a pagare alte gabelle ai gestori dei bar e ristoranti. La maggioranza dei Wc chimici è giunta solo domenica mattina a Copacabana. Nonostante l'impressionate mobilitazione delle forze armate e delle forze dell'ordine si sono verificati un numero record di furti e rapine, persino davanti all'esclusivo Copacabana Palace, dove dieci pellegrini sono stati assaltati alle 16,30 da un gruppo di banditi armati.

Si sono lamentati anche i giornalisti che, seppure con accredito, non hanno avuto accesso alla maggioranza degli eventi. La mancanza di comunicazione tra la prefettura e gli organizzatori dell'evento ha impedito a 69 giornalisti che accompagnavano il papa sin da Roma di vederlo mentre celebrava la messa di apertura della settimana cattolica. Sono rimasti imprigionati nel pullman a zonzo per Copacabana perché l'autista non aveva ricevuto istruzioni su come raggiungere il palco del Papa. Il Papa è tornato a Roma, mentre a Copacabana i residenti hanno tirato un sospiro di sollievo e finalmente sono usciti di casa per passeggiare in pace sulla praia.

 

UNO DEI MAXISCHERMI SULLA SPIAGGIA DI COPACABANA UNA BANDIERA DI UN GRUPPO DI PELLEGRINI POLACCHI DI CRACOVIA A COPACABANA IL PAPA BENEDICE LA FOLLA ALLA FINE DELLA GIORNATA MODIALE DELLA GIOVENT IN BRASILE IL PAPA NELLA FAVELA DI VARGINHA papa bergoglio in brasile papa bergoglio in brasile papa bergoglio in brasile papa bergoglio in brasile

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