SOTTO-TSIPRAS - JUNCKER ACCUSA IL PREMIER GRECO DI DISTORCERE LE RICHIESTE DELLA TROIKA A FINI DI PROPAGANDA E STRINGE IL CAPPIO: ATENE HA DUE GIORNI PER FORMULARE UNA PROPOSTA A BCE, UE E FMI

Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”

 

tsipras per mano con junckertsipras per mano con juncker

Tra le montagne dove Kandinsky cominciò a dipingere i suoi primi quadri astratti, i leader del mondo hanno deciso di diventare più concreti. Anzitutto sulla crisi che li sta affliggendo maggiormente da un quinquennio: quella greca. Prima ancora dell’avvio del vertice dei Sette grandi nel magnifico castello di Elmau, Jean-Claude Juncker ha voluto chiarire ieri mattina alcuni punti importanti.

 

renzi tsipras rutte juncker all eurogrupporenzi tsipras rutte juncker all eurogruppo

E nel pomeriggio, mentre il cielo sopra le Alpi si tingeva di nero, sono cominciate a circolare voci su un nuovo vertice ristretto tra i creditori - Merkel, Hollande, Lagarde, Juncker e Draghi - che dovrebbe imprimere un’accelerazione al negoziato, già oggi o domani. E ieri mattina, mentre i leader stavano arrivano in Baviera alla spicciolata, Hollande e Merkel hanno nuovamente avuto un colloquio telefonico con Tsipras.

 

Nel pomeriggio, da Berlino sono anche rimbalzate voci su un incontro tra Yanis Varoufakis e Wolfgang Schaeuble che potrebbe essere fissato per domani. Fonti ministeriali confermano il tête-à-tête, ma fanno anche notare che si tratterebbe di una semplice «chiacchierata»: ormai il dossier ellenico è «Chefsache», roba da capi, non da ministri. Almeno in questa fase, in cui si tenta di tenere tutti al tavolo.

tsipras per mano con juncker 2tsipras per mano con juncker 2

 

Dopo un’impasse lunga tre mesi, è stata Merkel a convocare lunedì scorso il primo vertice ai massimi livelli per uscire dal «cul de sac» negoziale. Le cose non sono andate poi per il verso giusto, ma la cancelliera continua a mostrarsi convinta, finalmente, che soltanto il suo intervento possa scongiurare lo scenario peggiore. Dunque ha accolto l’invito di Tsipras, venerdì, per un nuovo incontro tra Atene e i creditori, fissato a Bruxelles per mercoledì.

 

tsipras merkeltsipras merkel

Nel frattempo un Juncker irritato per le dinamiche degli ultimi giorni ha approfittato della prima conferenza stampa del summit per mettere alcune cose in chiaro. Anzitutto, che quello dai creditori la scorsa settimana ad Atene non era un ultimatum: Tsipras lo aveva trattato come tale, parlando poi nel Parlamento greco di richieste «assurde» e decidendo unilateralmente di rimandare il pagamento di tutte le rate dovute al Fmi a fine mese. Due dettagli che hanno fatto infuriare Juncker, che ieri ha vestito i panni del falco per dire che «ci sarà una deadline», una data oltre la quale la Grecia rischia lo scenario peggiore, senza un accordo.

 

tsipras con un poster della merkeltsipras con un poster della merkel

Poi il presidente della Commissione Ue ha accusato il premier ellenico di distorcere le richieste avanzate dalla triplice Bce, Ue e Fmi e lo ha esortato a formulare una nuova proposta per riavviare le trattative, che dovrà arrivare tassativamente prima del vertice di mercoledì.

 

«Sarei sorpreso - ha precisato - se non ci fossero colloqui ulteriori con Tsipras, ma vorrei vedere una proposta greca. E vorrei avere il tempo di studiarla nei dettagli». Ieri anche il presidente americano, Barack Obama è intervenuto sulla crisi greca, esprimendo l’augurio che le parti «evitino di alimentare la volatilità dei mercati». E dopo un bilaterale con David Cameron, Obama ha detto: «Auspichiamo che la Gran Bretagna resti nell’Ue, perché influenza positivamente sia l’Europa sia il resto del mondo.

 

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Anche Matteo Renzi ha confermato che di Grecia si è discusso. Ma a chi gli chiedeva della perenne assenza dell’Italia - terza economia dell’eurozona e tra i principali creditori di Atene - dai vertici ristretti delle prime due, Germania e Francia, il presidente del Consiglio ha risposto che «l’Italia non partecipa a tavoli che non siano quelli istituzionali o del G7». Renzi ha aggiunto: «Ho detto ad Alexis che facciamo il tifo per la Grecia. La sua uscita dall’euro sarebbe un errore».

 

varoufakis schaeublevaroufakis schaeuble

Ed ha puntualizzato un dettaglio importante, che dà conto dell’esasperazione che circola nel resto dell’eurozona - non solo nei Paesi del Nord - sulle richieste di Atene. «È impensabile che gli italiani che hanno smesso di pagare le baby pensioni agli italiani accettino di pagare le baby pensioni ai greci. Bisogna che la Grecia faccia le riforme che ha fatto l’Italia».

 

 

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