angela merkel helmut kohl

KOHL CACCHIO CHE VOGLIO LA MERKEL AI MIEI FUNERALI - L’EX CANCELLIERE AVEVA ESPRESSAMENTE VIETATO AI POLITICI TEDESCHI DI PARLARE ALLE ESEQUIE (A STRASBURGO E NON BERLINO), MA ANGELONA SI È INFILATA LO STESSO - IL RANCORE CONTRO IL PRESIDENTE CHE LO FECE INDAGARE, IL FIGLIO CHE PARLA DI TRATTAMENTO ‘INDEGNO’, LA SEPOLTURA CONTRO LA VOLONTA' DEI FAMILIARI

Danilo Taino per il “Corriere della Sera

 

kohl merkelkohl merkel

La demolizione di Helmut Kohl è impossibile, per i suoi meriti storici: la riconciliazione definitiva della Germania con la Francia, lo spirito europeista e soprattutto la Riunificazione. Per il resto, però, è ciò a cui i tedeschi stanno assistendo in questi giorni: la riduzione post mortem dello statista a rancori e ripicche meschine.

 

Da un lato, quello che si può ritenere lo spirito di Kohl negli ultimi anni, non più leader, solo, amareggiato e arrabbiato con il suo Paese: spirito interpretato ora dalla sua vedova, Maike Kohl-Richter, sposata nel 2008. Dall' altro, buona parte del Paese e del mondo politico, stupefatti per quello che sta succedendo.

kohl merkelkohl merkel

 

L' ultima disputa è di domenica scorsa. Il capo degli archivi federali, Michael Hollmann, ha invitato la signora Kohl-Richter a consegnare i documenti del marito riferiti al periodo in cui fu cancelliere (1982-1998): per legge, devono essere analizzati da esperti e quelli che sono d' interesse pubblico andranno all' archivio di Coblenza, gli altri le saranno restituiti.

 

Maike Kohl- RichterMaike Kohl- Richter

Fino al 2010, erano rimasti depositati sotto la tutela di una fondazione della Cdu, il partito di Kohl. Nel 2010, però, egli se li riprese e nel testamento li ha affidati solo alla moglie. L' avvocato della quale ora dice che della vicenda si discuterà dopo il funerale. Funerale che è la più triste delle frizioni aperte.

 

Dopo la morte di Kohl, lo scorso 16 giugno, la vedova Kohl-Richter ha fatto sapere che per volontà del marito non si sarebbe tenuto un funerale di Stato in Germania ma una cerimonia «di Stato» europea, al Parlamento di Strasburgo. E che nell' occasione nessun politico tedesco avrebbe parlato.

 

DE MICHELIS ANDREOTTI KOHLDE MICHELIS ANDREOTTI KOHL

Per quanto ritenuta assurda e in qualche modo offensiva per l' intera nazione, la prima richiesta è stata accettata. La seconda no. Il primo luglio, a Strasburgo, parlerà anche Angela Merkel - da Kohl detestata dopo che era stata decisiva nel chiudere la sua carriera politica nel 2000.

 

La cancelliera è stata aggiunta all' elenco dei leader della Ue che prenderanno la parola - Jean-Claude Juncker, Donald Tusk, Antonio Tajani - insieme al presidente francese Emmanuel Macron e all' ex presidente americano Bill Clinton. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán, uno dei maggiori critici di Merkel sulla politica degli immigrati che secondo la vedova avrebbe dovuto intervenire al posto della cancelliera, non parlerà.

schaeuble kohlschaeuble kohl

 

È la prima volta che si tiene una cerimonia europea per un uomo di Stato: in teoria una cosa rilevante. Gran parte dei parlamentari tedeschi, non solo della Cdu, sono però rimasti esterrefatti per le iniziative comunicate dalla signora Kohl-Richter. Non dare un saluto ufficiale, nazionale, al padre della Riunificazione a molti sembra inconcepibile.

 

figli di kohlfigli di kohl

È che, negli ultimi anni, Kohl detestava quasi tutti i politici tedeschi, a cominciare da Merkel, e contro parecchi di loro covava rancori, compreso l' attuale presidente Frank-Walter Steinmeier che nel 1999 operò affinché l' ormai ex cancelliere venisse indagato in relazione a uno scandalo di finanziamenti. Nella sua carriera, Kohl fu molto spesso sprezzante con chi non condivideva le sue opinioni: sul viale del tramonto questo sdegno si trasformò in livore.

 

L'Ex cancelliere Helmut Kohl sulla sedia a rotelle cui è costretto per motivi di saluteL'Ex cancelliere Helmut Kohl sulla sedia a rotelle cui è costretto per motivi di salute

Lo stesso Walter Kohl, il figlio maggiore dello statista, nato dal primo matrimonio, ha definito «indegno» questo funerale. Lui e il fratello Peter sono rimasti anche senza parole quando hanno saputo che dopo la cerimonia funebre il loro padre sarà sepolto nel cimitero della cattedrale di Speyer, sul Reno, e non al fianco della loro madre Hannelore, che Helmut aveva conosciuto quando lei aveva 15 anni e lui 18, morta sucida nel 2001 dopo essergli stata al fianco tutta la vita.

 

Un finale che poteva essere grandioso è invece triste. Il monumento al grande statista resterà a lungo. Il monumento di questi giorni al suo ego, si spera, meno.

GENTILONI JUNCKER TAJANIGENTILONI JUNCKER TAJANIJUNCKERJUNCKERFrank Walter Steinmeier Frank Walter Steinmeier

Ultimi Dagoreport

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...