NAPOLITANO: SITUAZIONE ALLARMANTE. E SPINGE PER UN GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE (POI RICEVE TREMONTI) - GASPARRI E QUAGLIARIELLO DAL PATONZA - LARUSSA: SI VOTA A FEBBRAIO - SCIABOLETTA SCAJOLA SONDA I PIDIELLINI: “PREFERITE IL VOTO O IL NUOVO GOVERNO (O FORSE VOLEVA DIRE IL VITALIZIO?) - CROSETTO: IL PROBLEMA NON È BERLUSCONI MA IL CAOS POLITICO (MA NON È QUELLO CHE GLI DAVA DELLA “TESTA DI CAZZO”?) - CASINI E BERSANI IN LOVE RILASCIANO UN’ACCORATA DICHIARAZIONE: “GRANDE PREOCCUPAZIONE” - RAMPELLO, ADDIO ALLA TRIENNALE…

1. SINISTRA...
Jena per "La Stampa"
- "Oddio, già ritocca a noi? "

2. NAPOLITANO: SITUAZIONE ALLARMANTE, ORA NUOVI COMPORTAMENTI POLITICA...
Radiocor - La fase attuale richiede 'nuovi comportamenti anche nelle istituzioni e da parte delle forze politiche' allo scopo di 'trarci fuori dalla condizione critica e allarmante in cui ci troviamo'. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel discorso che ha tenuto in occasione della celebrazione, al Quirinale, della giornata nazionale dello spettacolo. Napolitano ha aggiunto che 'occorre che cadano troppe chiusure e vecchi tabu', che si crei un clima di confronto piu' aperto e obiettivo, ancorato ai problemi reali della societa' e dello Stato e alle loro possibili soluzioni'.

Napolitano ha anche rilevato la necessita' di 'un impegno immediato e di lunga lena, da parte nostra, nella gestione della finanza pubblica e piu' in generale nella visione e nella guida dello sviluppo economico e sociale del Paese'. Secondo il presidente, gli imperativi del momento sono: 'Scelte severe nell'uso delle risorse, diversi e meditati ordini di priorita', superamento di fatali ritardi e contraddizioni nell'affrontare, con riforme spesso annunciate e sempre mancate, le debolezze di fondo del sistema Paese'.

L'Italia deve 'riguadagnare credib ilita' e fiducia come Paese', ha detto ancora Napolitano, per 'uscire da una stretta molto pericolosa sui titoli del nostro debito pubblico nei mercati finanziari e sulle condizioni dei nostri istituti di credito' e 'abbiamo bisogno di decisioni presto e via via nei prossimi anni che diano il senso di una rinnovata responsabilita' e coesione nazionale'.

3. NAPOLITANO RICEVE GIULIO TREMONTI...
(ANSA)
- Giulio Tremonti è a colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il ministro dell'Economia è stato visto entrare al Quirinale poco dopo mezzogiorno.

4. GASPARRI E QUAGLIARIELLO DA BERLUSCONI A P.GRAZIOLI...
(ANSA) - Il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri e il suo vice Gaetano Quagliariello sono appena giunti a Palazzo Grazioli per un incontro con il premier Silvio Berlusconi. A via del plebiscito è arrivato da qualche minuto anche Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza e portavoce di Berlusconi.

5. SCAJOLA SONDA PARLAMENTARI, VOTO O NUOVO ESECUTIVO?
(ANSA)
- "Preferisci andare al voto o avere un nuovo governo?". Claudio Scajola arriva a Montecitorio e 'sonda' i parlamentari presenti, da sinistra a destra, per capire le loro intenzioni dopo l'annuncio della dimissioni di Silvio Berlusconi. "Qui non è più tempo di giocare", ripete ai deputati che incontra. Ai giornalisti invece dice: "Aspettate, fatemi fare il mio lavoro".

6. LA RUSSA,VOTO ENTRO FEBBRAIO IPOTESI PIU' PROBABILE...
(ANSA)
- Il voto entro febbraio è l'ipotesi più probabile secondo il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. "Conosco bene il presidente Napolitano e il suo rispetto non solo per le forme, ma per la sostanza della Costituzione e - ha spiegato La Russa, a margine di una cerimonia alla sinagoga di Roma - credo che quando dice di voler ascoltare tutti i partiti per trarne alla fine le sue conclusioni, che saranno dare o non dare l'incarico, difficilmente immagini di far nascere un governo che non abbia almeno anche l'appoggio dei partiti che hanno le scorse elezioni".

E questo, ha aggiunto, "mi fa pensare che, stante l'attuale non disponibilità del Pdl e Lega ad unirsi ad una sorta di ammucchiata che qualcuno chiama governo d'emergenza o cose del genere, rimangano come altre soluzioni un allargamento al centro dell'attuale maggioranza al quale non mi sembrano molto interessati né l'Udc né la Lega, oppure una riedizione di questa stessa maggioranza con un altro nome, oppure, e mi sembra l'ipotesi più probabile e convincente, andare al voto entro febbraio".

"Per me - ha proseguito il ministro - valgono due condizioni per formare i governi: che siano suffragati dal voto popolare e che abbiano valori condivisi alla loro base, tipo quelli del Partito popolare europeo. Se mancano l'una o l'altra o entrambe - ha concluso - è più un governo di confusione quello che si immagina che non un governo di emergenza".

7. INCONTRO BERSANI-CASINI, VIVA PREOCCUPAZIONE, ACCELERARE...
(ANSA)
- "Grande preoccupazione" per il picco di spread è stato espresso nell'incontro tra Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini, che hanno concordato la necessità di accelerare i vari provvedimenti economici per far dimettere il premier Silvio Berlusconi. "C'é grande preoccupazione comune a tutte le persone responsabili", dice Casini.

"Non faccio dietrologie - ha spiegato ai giornalisti Casini al termine dell'incontro - sui mercati. C'é grande preoccupazione che credo sia comune a tutte le persone responsabili. Bisogna quindi facilitare il via libera a tutti questi provvedimenti".

8. GIOVANARDI (PDL), IRRESPONSABILI ALIMENTANO INCENDIO...
(ANSA)
- "L'Italia sta pagando duramente le conseguenze dell'azione degli irresponsabili che ieri hanno voluto dimostrare davanti a tutti i mercati del mondo che al Governo Berlusconi è stata sottratta la maggioranza assoluta alla Camera, ma senza che l'opposizione abbia una maggioranza e un programma alternativo". A dichiararlo è il senatore Carlo Giovanardi (Pdl). "I cittadini italiani - osserva Giovanardi - sapranno ben giudicare questi incendiari che gridano al fuoco alimentando di continuo l'incendio".

9. CROSETTO, BERLUSCONI NON E'PROBLEMA, NODO E' AVER CREATO CAOS POLITICO SENZA OFFRIRE SOLUZIONE...
(ANSA)
- " Quello che sta succedendo sui mercati ci mette di fronte ad una realtà negata da mesi. Il problema non è mai stato Berlusconi. Il problema è la credibilità del paese ad attuare le riforme vere".E' quanto dichiara il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto in una nota. "I mercati fotografano un paese nel quale il presidente del Consiglio è stato costretto alle dimissioni da alcuni esponenti della sua maggioranza, il maggior partito dell'opposizione non vuole le misure richieste dall'Europa, quelli che hanno lavorato per l'alternativa non hanno numeri su un programma. In sintesi un caos politico generato senza che ci fossero soluzioni", dice Crosetto.

10. RAMPELLO, ADDIO ALLA TRIENNALE...
Stefano Bucci per il "Corriere della Sera"
- Per ora non c'è stato nessun annuncio ufficiale: «Ho parlato ieri con l'assessore Boeri, mi ha detto che sono soltanto chiacchiere del consiglio». Ma nemmeno promesse e neppure inviti (ufficiali) a restare: «Non ho ricevuto nessuna comunicazione». Dunque fino al 31 dicembre Davide Rampello resta ancora il presidente della Triennale di Milano, ma l'addio appare davvero molto prossimo, a meno di ripensamenti ufficiali da parte del Comune, che dovrebbe scegliere il (nuovo) nome per il Cda della Fondazione di via Alemagna.

Mentre arriva la notizia della nomina di Rampello nel comitato scientifico del Forum delle Culture della Regione Campania e mentre per oggi è fissato un incontro decisivo Boeri-Rampello, sembra arrivata la stagione degli «addii». Con non pochi rimpianti, almeno da parte di Rampello: «Lo scoglio più grande che dovrà superare chi verrà dopo di me saranno quelle 1600 euro al mese del mio stipendio. E l'aumento era proprio una delle condizioni che avevo posto per rimanere. Non ho avuto risposta. E mi dispiace davvero lasciare in eredità al mio successore questa miseria».

Aspettando dunque le comunicazioni ufficiali, Rampello rimprovera alla nuova giunta Pisapia «una difficoltà di dialogo che non avevo con la Moratti». Ricorda l'idea (lanciata appunto in Triennale) di una «cultura a vasto raggio» (gli ultimi esempi riusciti? «La mostra sull'Arte povera in corso e quella sull'eccellenza italiana, che aprirà a Shanghai a marzo»). E si toglie qualche sassolino: «La chiusura della sede di New York è stato un cruccio che mi porterò dentro di me. Anche se all'origine di tutto ci sono state prima di tutto malignità da salotto».

11. CAUSA ROBLEDO-BERLUSCONI; GIUDICE, ATTI ALLA CAMERA...
(ANSA)
- Il giudice del Tribunale di Brescia ha deciso di inviare gli atti alla Camera sulla causa civile per diffamazione intentata dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, che si occupò del caso Mills, contro Silvio Berlusconi che aveva, tra l'altro, definito "indegni" i magistrati milanesi. I legali del premier avevano, infatti, sollevato la questione della tutela costituzionale delle opinioni espresse da un parlamentare (Berlusconi lo è) e ora la Camera dovrà esprimersi.

 

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