renzi berlusconi boschi phillips obama

SERVA ITALIA - A CHE SERVE PARLARE CON L'AMBASCIATORE PHILLIPS? GLI USA SENZA VERGOGNA: ''INTERCETTIAMO LEADER STRANIERI SOLO PER VALIDI MOTIVI DI SICUREZZA NAZIONALE''. OVVERO FANNO COME GLI PARE, E MANCO LO NASCONDONO PIÙ - CHI MANDA RENZI A RISPONDERE SUL CASO WIKILEAKS-BERLUSCONI? MARIA 'ETRURIA' BOSCHI, NOTA ESPERTA DI SPIONAGGIO INTERNAZIONALE

1. BERLUSCONI INTERCETTATO DAGLI USA IL GOVERNO CONVOCA L' AMBASCIATORE

Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera

 

Diventa un caso diplomatico lo spionaggio di Silvio Berlusconi: intercettato dalla National Security Agency, nei giorni cruciali in cui, nel 2011 con lo spread alle stelle, fu costretto a dimettersi.

renzi     obamarenzi obama

 

La Farnesina ha convocato l' ambasciatore degli Stati Uniti, John Phillips, per chiedere chiarimenti su quei file pubblicati ieri da Repubblica ed Espresso in collaborazione con Wikileaks. Intercettazioni che spiavano l' ex premier mentre parlava con i suoi collaboratori e addirittura con capi di Stato come Angela Merkel, Nicolas Sarkozy e Benjamin Netanyahu.

 

«Lo dico da anni che c' è stato un complotto internazionale», avrebbe commentato l' ex premier in privato. Mentre la Farnesina trasmetteva all' ambasciatore «la viva aspettativa di poter disporre di chiarimenti specifici».

 

E lui, ricordando «le nuove procedure adottate da Obama nel 2014 in materia di riservatezza delle comunicazioni», assicurava di portare «immediatamente» la richiesta a Washington. In serata, infatti, arrivava la presa di posizione del Dipartimento di Stato attraverso il portavoce, Mark Toner: «Non sorvegliamo senza valido motivo».

SARKOZY E MERKEL RIDONO DI BERLUSCONI SARKOZY E MERKEL RIDONO DI BERLUSCONI

 

È stata una giornata di freddezza tra Italia e Stati Uniti. C' è chi legge in questo senso anche l' esclusione dell' Italia dalla conference call con la Siria.

 

SARKOZY BERLUSCONI E MERKEL AL G VENTI SARKOZY BERLUSCONI E MERKEL AL G VENTI

Unanime la protesta delle forze politiche per quello che la presidente della Camera, Laura Boldrini, definiva «l' inaccettabile azione di spionaggio»: «È molto grave quello che emerge dai file di Wikileaks - censurava la presidente - Il legittimo capo del governo italiano dell' epoca, Silvio Berlusconi, intercettato dai servizi statunitensi.

 

È essenziale a questo punto che l' amministrazione Usa fornisca alle autorità italiane chiarimenti convincenti sull' intera vicenda». Un giudizio che univa tutto il Parlamento. Alessandro Di Battista (M5S) concordava nel definire «inaccettabile» la vicenda, anche se definiva quella di Renzi «soltanto una sceneggiata».

 

Forza Italia tornava a chiedere l' istituzione di una commissione d' inchiesta.

berlusconi netanyhau berlusconi netanyhau

Tra i colloqui spiati quello del 22 ottobre con Merkel e Sarkozy, nel quale il premier francese, paventa che «le istituzioni finanziarie italiane potrebbero presto "saltare in aria" come il tappo di una bottiglia di champagne, e che "le parole non bastano più" e che Berlusconi "ora deve prendere delle decisioni"». E quello in cui Berlusconi, su richiesta di Netanyahu «mette l' Italia a disposizione per ricucire i contrasti con Washington», dopo la decisione di Israele di costruire 1.600 case a Gerusalemme Est.

 

SNOWDENSNOWDEN

Già nel 2010 erano usciti cablo del Dipartimento Usa su Berlusconi, definito leader «inefficace» e «portavoce di Putin in Europa». Il punto è capire se quello «smascherato» da Edward Snowden è un «grande orecchio» o la «manina» evocata dal leghista Roberto Calderoli? Forza Italia non ha dubbi. E Renato Brunetta chiede: «Come mai non ci sono i colloqui del presidente Napolitano?». Poi chiosa: «Ma Renzi è sicuro di non essere spiato?». Il Dipartimento assicura: «Il presidente è stato chiaro: a meno che non vi sia uno stringente motivo di sicurezza nazionale, non monitoreremo le comunicazioni di capi di Stato e di governo di amici e alleati».

 

 

2. LA GIUSTIFICAZIONE DI WASHINGTON

Da “Libero Quotidiano

 

«Ci accingiamo a chiedere informazioni in tutte le sedi, anche con passi formali, sulla vicenda Berlusconi». Ai senatori del Pd riuniti in assemblea per decidere il da farsi sulle unioni civili, Matteo Renzi anticipa quello che di lì a poco accadrà alla Farnesina.

SARKOZY BERLUSCONI E MERKEL AL G VENTI SARKOZY BERLUSCONI E MERKEL AL G VENTI

 

Ovvero la convocazione dell' ambasciatore americano a Roma, John Phillips, «per chiedere chiarimenti» sulle «intercettazioni telefoniche» che sarebbero state effettuate ai danni dell' allora premier Berlusconi e di componenti dello staff di Palazzo Chigi dal 2008 al 2011. All' ambasciatore Usa, il segretario generale della Farnesina, Michele Valensise, «ha ribadito la viva aspettativa italiana di poter disporre quanto prima di chiarimenti specifici su quanto emerso in relazione ai fatti del 2011».

john r phillips ambasciatore usajohn r phillips ambasciatore usa

 

Dal canto suo, il rappresentante di Barack Obama in Italia, nominato il 14 giugno 2013, «ha assicurato che porterà immediatamente la questione all' attenzione delle sue autorità». In tempo per sminare il terreno in vista della visita di Renzi negli Stati Uniti. In serata arriva una prima risposta dal dipartimento di Stato: «Non conduciamo alcuna attività di sorveglianza di intelligence a meno che non vi sia una specifica e valida ragione di sicurezza nazionale. Ciò si applica a cittadini ordinari come a leader mondiali».

 

Troppo poco, per Forza Italia. Renato Brunetta, capogruppo a Montecitorio, accusa Renzi di una «reazione debole e insufficiente». Berlusconi, per adesso, preferisce non commentare. «È parte in causa», fanno sapere da Palazzo Grazioli. Il suo legale, Niccolò Ghedini, sta studiando il caso.

 

«Potremmo arrivare anche a presentare una denuncia», dice il deputato di FI. In quel caso entrerebbe in scena la procura di Roma. Fatto sta che Berlusconi non è sorpreso da quanto emerso da WikiLeaks: «Nel 2011 ci fu una precisa volontà di togliere di mezzo un presidente del consiglio democraticamente eletto dai cittadini che contrastava gli interessi sbagliati di altri Paesi. Sono cose ampiamente risapute». Ciò non toglie che «c' è ancora tanta luce da fare».

putin berlusconi bushputin berlusconi bush

 

Forza Italia è all' offensiva. I capigruppo di Camera e Senato, Brunetta e Paolo Romani, chiedono «un incontro urgente al sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega ai servizi segreti, Marco Minniti». Brunetta incalza ancora Renzi: «Venga in Parlamento a riferire». Il primo passo, però, avverrà al Copasir, dove il presidente, il leghista Giacomo Stucchi, anticipa che nella seduta di domani, dove è in programma proprio l' audizione di Minniti, del caso WikiLeaks se ne parlerà con il sottosegretario.

berlusconi putin valentino valentiniberlusconi putin valentino valentini

Forza Italia rilancia anche la richiesta di istituire una commissione parlamentare d' inchiesta «sui fatti del 2011 e sulla fine del governo Berlusconi».

 

«La chiediamo da tempo e sarebbe l' ora di farla», incalza Giovanni Toti, presidente della Liguria. Per Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, lo spionaggio Usa è la conferma che nel 2011 «ci fu un complotto. Che Obama sia il peggior presidente Usa si sa. Speriamo non sia anche a capo di un' associazione criminale». Se Laura Boldrini, presidente della Camera, definisce «inaccettabile» l' azione di spionaggio ai danni di Berlusconi, in serata ancora non era arrivata la reazione di Pietro Grasso, presidente del Senato.

 

 

3. WIKILEAKS: BOSCHI INTERVIENE OGGI IN AULA ALLA CAMERA

berlusconi obamaberlusconi obama

 (ANSA) - Maria Elena Boschi risponderà oggi alla Camera ad una interrogazione sulla vicenda Wikileaks e in particolare sull'attività di spionaggio nei confronti del governo Berlusconi. E' il primo punto all'ordine del giorno del question time che si terrà, dalle 15 alla Camera, in diretta tv.

 maria elena boschi 55fa164.0 maria elena boschi 55fa164.0

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...