raffaele mincione becciu

L'ARTICOLO DEL ''FINANCIAL TIMES'' SBATTE IN PRIMA PAGINA LE OPERAZIONI DI BECCIU, CHE PRESE 200 MILIONI DELL'OBOLO DI SAN PIETRO (LE OFFERTE DEI FEDELI) CON L'IDEA DI COMPRARE UN POZZO PETROLIFERO IN ANGOLA. FINIRONO INVECE NEL FONDO DI MINCIONE. CHE NEL 2018 AVEVA REGISTRATO -9% IN UN ANNO, -20% DAL LANCIO (MENTRE GLI ALTRI BRINDAVANO), E SI STAVA INFILANDO NEL BUCO NERO DI CARIGE. IL SUCCESSORE DI BECCIU, PENA PARRA, HA CHIUSO TUTTO IN FRETTA E FURIA...

 

Fabrizio Massaro e Mario Gerevini per il “Corriere della sera

MONSIGNOR ANGELO BECCIU

 

«Dal Vaticano, 28 novembre 2018. Spettabile Credit Suisse, con riferimento alla relazione bancaria n. S0456-033 intestata a questa Segreteria di Stato - Sezione per gli Affari Generali - presso codesto Credit Suisse (Lugano), mi pregio di disporre la seguente operazione (...): trasferire l' importo di Euro 45.400.000 alla Rubrica Gutt...». La lettera è firmata Edgar Peña Parra, da poco più di un mese Sostituto della Segreteria di Stato.

 

È il bonifico che innesca l' acquisto esclusivo da parte del Vaticano del palazzo di Sloane Avenue 60 in centro a Londra, fin lì posseduto in tandem con il finanziere Raffaele Mincione (al 55%), e oggi al centro di un' inchiesta della magistratura del Papa. È l' uscita, concordata con Mincione, dallo spinoso investimento del 2014 quando l' allora Sostituto, Giovanni Angelo Becciu, prelevò 200 milioni di dollari dalla cassa dell' Obolo di San Pietro - alimentato dalle offerte dei fedeli - per rilevare, con il fondo Athena di Mincione, il 45% dell' immobile londinese.

LA SEGRETERIA DI STATO COMPRA IL PALAZZO DI ATHENA FUND DA MINCIONE

 

Con lo stesso accordo, escono dal portafoglio della Santa Sede partecipazioni speculative in Borsa, lontanissime da ogni logica di investimento «etico» e conservativo: Carige, Retelit, Tas. Il Vaticano chiude con Mincione e Athena. Ma riparte con Gianluigi Torzi, 40enne finanziere e abile trader di valuta a Londra. Torzi è alla guida di Gutt, la società nuova proprietaria del palazzo, su incarico della Segreteria. Ma la ripartenza è tutt' altro che lineare. Trame, sospetti e veleni si diffondono fin da subito nei corridoi della Santa Sede, ben prima che parta l' inchiesta vaticana. Gutt avrà vita breve e Torzi sarà liquidato con 10 milioni di euro.

 

Anche il divorzio da Mincione, del resto, non era stato sereno. Si è consumato negli ultimi mesi del 2018 con l' arrivo di Peña Parra. Il colpo di grazia probabilmente è stato il report di settembre del fondo Athena Capital Global Opportunities Fund, quello tutto investito dalla Segreteria: -9% in un anno, -20% dal lancio, rispetto a +4% e +20% di un fondo comparabile. Il rapporto contiene nel dettaglio tutte le partecipazioni: la banca genovese in crisi; Tas, gruppo di pagamenti digitali; Retelit, società di telecomunicazioni che gestisce 12 mila chilometri di fibra ottica e ha tra i clienti il governo Usa. Tutte scalate da Mincione con soldi del Vaticano, come lui stesso ha rivelato il 13 ottobre al Corriere . Una storia ripresa ieri dal Financial Times.

IL PARERE DI GIUSEPPE CONTE SU FIBER 4.0

 

In particolare è dagli inizi del 2018 che il fondo Athena si muove in tandem su Carige, dove Mincione sfida la famiglia Malacalza per il controllo, e su Retelit. Su quest' ultima, lo scontro per la conquista del consiglio di amministrazione, attraverso la società Fiber 4.0, vede contrapposta Athena a un gruppo di investitori istituzionali con al centro la società statale libica Lptic (Libyan Post Telecommunications). I libici erano arrivati al 24% stringendo un patto con il fondo tedesco Axxion gestito da Shareholder Value Management. All' assemblea del 27 aprile Mincione viene sconfitto.

RAFFAELE MINCIONE

 

Tuttavia, per fermare gli avversari, il 20 aprile il finanziere aveva presentato un esposto al governo Gentiloni: chiedeva che Palazzo Chigi dichiarasse la rilevanza strategica di Retelit usando i poteri speciali («golden power»), nella speranza di far decadere il nuovo cda. La battaglia legale proseguì dopo l' assemblea.

 

giuseppe conte democristiano

Ed è qui che interviene l' avvocato Giuseppe Conte. Il 14 maggio emette un parere per Fiber 4.0 in cui sostiene che il golden power si può applicare a Retelit e che quindi andava comunicato al governo il passaggio del controllo ai libici. La settimana dopo, il 21, Conte è proposto premier da Movimento 5 Stelle e Lega. Per quel parere, a quanto risulta, Conte presentò una fattura da 15 mila euro il 29 maggio. Il 7 giugno, con il premier che si astiene, il neonato esecutivo riconosce Retelit come «strategica». Una coincidenza?

MONSIGNOR EDGAR PENA PARRA

 

«Abbiamo chiesto un parere a uno studio legale, che purtroppo aveva scritto un' opinione che non andava nella nostra direzione», ha spiegato a gennaio Mincione al Corriere . «Quindi ci ha suggerito il nome di un avvocato che aveva la nostra stessa scuola di pensiero. Era quello di Conte, che non era ancora nessuno. Io non l' ho mai incontrato, non lo conosco, non gli ho mai dato un incarico, lo ha fatto uno dei miei collaboratori».

 

angelo becciu papa francesco

Ieri il presidente del Consiglio ha spiegato che anche l' Antitrust ha riconosciuto, il 23 gennaio, di non ravvisare «conflitti di interesse» e ha detto di non conoscere Mincione. Athena in Retelit aveva investito 5 milioni. A settembre il valore era sceso a 2,87 milioni, anche per il vincolo apposto dal governo. Una perdita che ha pesato nella rottura tra Mincione e Vaticano.

angelo becciu papa francesco 1

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…