matteo salvini fabrizia ieluzzi matrimonio nozze

CI VUOLE LA BBC PER RIPESCARE UN GRANDE ANEDDOTO SU SALVINI - LA EX MOGLIE, LA PUGLIESE FABRIZIA: ''AL MATRIMONIO SI È SPOGLIATO, HA INDOSSATO LA CAMICIA VERDE LEGHISTA MENTRE I SUOI AMICI INTONAVANO CORI ANTIMERIDIONALI, CON I MIEI 200 PARENTI CHE HANNO INIZIATO A FISCHIARE''. LEI ERA INCINTA, SI SEPARARONO DUE ANNI DOPO. TRE ANNI FA DISSE: 'CON QUESTA TIZIA (LA ISOARDI) NON E' UNA STORIA VERA'

 

matteo salvini si spoglia durante il suo matrimonio

Da www.repubblica.it

 

Un lungo ritratto di Matteo Salvini, tra pubblico e privato, sotto il titolo: "Può l'Italia fidarsi di quest'uomo?". La Bbc riserva al ministro dell'Interno un articolo del corrispondente James Reynolds che ha un attacco un po' di maniera sull'immagine del leader leghista che a differenza degli altri politici italiani in completo e camicia solo raramente indossa la cravatta ma quasi sempre slacciata.

 

Un Salvini che - mentre parla con i giornalisti durante la campagna elettorale del 4 marzo - fuma e controlla il telefono (ndr, in realtà negli ultimi mesi Salvini ha provato più volte a smettere di fumare"). Si racconta il suo exploit elettorale imprevisto, la coalizione con i 5Stelle, la scelta da parte della coalizione di uno "sconosciuto professore di diritto" come premier sostanzialmente "privo di potere", insomma un percorso che ha portato il leader leghista a diventare l'uomo forte dell'esecutivo italiano.

matteo salvini fabrizia ieluzzi le nozze

 

 

La ricostruzione del passato di Salvini sconfina un po' nel folclore: gli esordi come "secessionista di estrema sinistra", con la "spilletta di Che Guevara" nei comunisti Padani. La mancata stretta di mano al presidente Ciampi, quando era in Consiglio comunale a Milano ("Lei non mi rappresenta"), i cori contro i napoletani e al tempo stesso il matrimonio con una pugliese, Fabrizia Ieluzzi (la coppia ha divorziato nel 2010), che racconta: "Al taglio della torta, ha indossato la maglietta verde e insieme ai suoi amici ha cominciato a cantare cori antimeridionali, con tutti i miei parenti che hanno cominciato a fischiare".

 

Ma l'articolo della Bbc individua alcune chiavi del successo di Salvini: l'aver deciso, a un certo punto, la trasformazione del partito da secessionista a nazionalista e l'aver individuato due nemici: l'Europa e i migranti. L'avversario principale non era più dunque lo Stato italiano: nel mirino entravano Unione europea e immigrazione.

 

matteo salvini fabrizia ieluzzi

In pratica, la chiave del successo per la Bbc è nel suo profilo da camaleonte in grado di adattare il messaggio politico al mutare delle situazioni. Ma anche le sue caratteristiche umane, la capacità di presentarsi come il "ragazzo della porta accanto" - con la passione per calcio e donne - rispetto ai politici italiani per motivi diversi percepiti come distanti, irraggiungibili. E di alternare attacchi feroci ai migranti - dipinti in campagna elettorale come "ladri e criminali" - a selfie e battute.

 

Un ritratto forse più concentrato sulle origini di Salvini che sull'attuale svolta a destra del ministro dell'Interno. Che comunque non tralascia l'evocazione di Mussolini. "Il linguaggio diretto di Salvini ricorda ad alcuni italiani quello di Mussolini negli anni Venti e Trenta, quando gli insulti furono seguiti dalla persecuzione delle minoranze" e dalle leggi razziali, scrive James Reynolds. L'articolo si conclude con una riflessione sull'internazionale sovranista - i legami con Marine Le Pen, ma anche con Trump e Putin - e con una previsione a tinte forti: che il futuro dell'Unione europea possa giocarsi proprio nella competizione tra Matteo Salvini e il presidente francese Emmannuel Macron.

 

 

2. L'ANEDDOTO DEI ''BUUU'' AL MATRIMONIO RACCONTATO DA FABRIZIA IELUZZI A SARA FAILLACI SU ''VANITY FAIR'' NEL 2015

 

 

«Quando arrivi in alto, devi tenere gli occhi aperti perché c’è sempre qualcuno che ti liscia il pelo, o che sta con te perché vuole ottenere qualcosa. Teo è un po' ingenuo da questo punto di vista, ci sta che qualcosa ci sia stato con questa tizia (Elisa Isoardi, ndr), non ne ho idea, ma di certo non è una storia».

fabrizia ieluzzi

 

Di Matteo «Teo» Salvini, Fabrizia Ieluzzi è stata l'unica moglie. Si sono sposati trentenni nel 2003, quando lei – già incinta di Federico, primogenito del leader leghista – era una giornalista radiofonica in carriera con la passione per la politica, simpatizzante per Forza Italia, e lui un semplice consigliere comunale milanese.

 

Il matrimonio è durato a malapena due anni, seguito subito dopo dalla lunga relazione tra Salvini e la sua compagna storica Giulia Martinelli, madre della secondogenita Mirta. Rapporto, quest’ultimo, che sarebbe stato messo in crisi proprio dal flirt con la conduttrice Rai. Ma Fabrizia Ieluzzi, che in tutti questi anni non ha mai rilasciato interviste, spiega a Vanity Fair che secondo lei quella con la Isoardi è una storia senza futuro.

 

fabrizia ieluzzi

 

«Da ex moglie, quindi vale doppio, posso testimoniare che Matteo e Giulia sono due anime gemelle, le metà della stessa mela», dice l'ex Signora Salvini. «Lei è una militante della Lega, sono cresciuti insieme; anzi, posso dire che lui l'amava da quando erano pistolini, c'era anche prima di me. Lei è nel suo cuore, non la levi nemmeno con lo scalpello. Ti pare che bastano due tette che camminano per riuscirci? Io sono pronta a scommettere che torneranno insieme. Una cosa del genere, nell'economia di una vita insieme, si supera».

 

Nell'intervista che Vanity Fair pubblica nel prossimo numero, Fabrizia Ieluzzi racconta tutto della loro storia. L'improbabile colpo di fulmine – lui nordista, lei pugliese –, i romanticissimi sms del corteggiamento di Salvini, la cerimonia di nozze dove lo sposo improvvisa uno striptease (testimoniato dalle foto che Vanity Fair ha ottenuto in esclusiva) per indossare una camicia verde mentre i giovani padani intonano il coro «Secessione» e i parenti meridionali della sposa rispondono a suon di «Buuu!», l'affetto della nonna di lei che lo rimpinza e gli parla in un dialetto per lui incomprensibile.

 

SALVINI E LA EX COMPAGNA

E poi le inevitabili incomprensioni, la separazione, la nuova vita professionale di lei, la serena famiglia allargata costruita con Giulia Martinelli e i due figli, i difetti di Salvini come compagno e i suoi pregi come padre, il suo carisma politico e la sua incapacità di farsi consigliare. E la volta che il piccolo Federico è andato a un concerto di Fedez, «nemico» di papà.

 

 

giulia martinelli matteo salvinigiulia martinelli matteo salvini

salvini isoardi diva e donna

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…