salvini toti spinelli

“L’IMPORTANTE È SALVINI ALLE INFRASTRUTTURE” – LE INTERCETTAZIONI DELL’IMPRENDITORE ALDO SPINELLI CON PAOLO EMILIO SIGNORINI, ALLORA PRESIDENTE DELL'AUTORITÀ PORTUALE LIGURE, TIRANO IL BALLO "IL CAPITONE" - I SOLDI ALLA LEGA DI SPINELLI (CHE TOTI DEFINISCE UNO STRAORDINARIO “FURFANTE”) E IL RUOLO DEL SINDACO BUCCI LEGATISSIMO AL GOVERNATORE - LE SUE TELEFONATE, ANCHE CON L’ARMATORE MSC APONTE – DOPO IL CROLLO DEL SISTEMA TOTI, SALVINI TREMA: IL “CAPITONE” DA MINISTRO DEI TRASPORTI, GESTISCE LA FETTA PIÙ GOLOSA DEL PNRR (23 MILIARDI) – I TIMORI PER RIXI, FEDELISSIMO DI SALVINI E...

Stefano Vergine per Domani - www.editorialedomani.it

salvini bucci spinelli

 

«L'importante è Salvini alle infrastrutture». È il 14 ottobre /del 2022 quando l'imprenditore Aldo Spinelli pronuncia queste parole parlando con Paolo Emilio Signorini, allora presidente dell'autorità portuale ligure. Le elezioni parlamentari si sono svolte venti giorni prima, in Italia molti in quel momento si stanno dilettando a immaginare la formazione del nuovo governo.

 

A differenza di tanti, però, Spinelli ha un interesse particolare sul tema, economico più che politico. Perché le scelte del ministero delle Infrastrutture possono avere un impatto rilevante sul fatturato della sua azienda principale, la Spinelli Srl, che al porto di Genova ha i suoi interessi maggiori.

 

aldo spinelli

Alla fine l'auspicio di Spinelli si realizzerà: come noto, il 22 ottobre Salvini ha giurato davanti a Sergio Mattarella come ministro delle Infrastrutture del governo guidato da Giorgia Meloni. Ripartiamo allora dalla conversazione tra Spinelli e Signorini, entrambi accusati di corruzione nell'indagine della Procura di Genova che coinvolge anche il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti.

 

È un venerdì mattina, Spinelli e Signorini si ritrovano al solito bar per fare colazione. Le loro parole sono registrate dagli investigatori. I due stanno parlando della possibilità che Signorini vada a Roma a lavorare nel governo. Il presidente dell'autorità portuale lo esclude. Signorini aggiunge: «Semmai vediamo se riesce Giorgetti a...». È a questo punto che Spinelli dice chi preferirebbe al ministero che si occupa dei porti: «Ma l'importante è Salvini alle infrastrutture guarda...pre...preferivo Rixi...perché è genovese...e però quello lì ci vuole andare lui...». Come detto, Salvini alla fine ci è andato davvero a fare il ministro delle Infrastrutture.

salvini spinelli

 

Sarebbe interessante capire quali interessi specifici portavano Spinelli a fare il tifo per lui, anche perché dalle intercettazioni emergono due donazioni da 15 mila euro l’una che la Spinelli Srl ha effettuato tra maggio e agosto del 2022, dunque poco prima delle elezioni, proprio alla sezione ligure di Lega Salvini Premier.

 

Bucci, Spinelli e Aponte Un altro politico molto apprezzato da Spinelli è il sindaco di Genova, Marco Bucci, che sebbene non figuri tra gli indagati si prodiga per non scontentare l’imprenditore genovese. In particolare su due grandi affari che Spinelli ritiene vitali per fare crescere il proprio business. Uno di questo è il rinnovo della concessione trentennale del Terminal Rinfuse.

giovanni toti aldo spinelli

 

Una premessa: una proroga così lunga era considerata inizialmente una follia dagli esperti interni al comitato di gestione dell’autorità portuale. Eppure - emerge dalle intercettazioni - alla fine grazie alle pressioni di Toti e Signorini il comitato concede i trent’anni. Le nuove carte analizzate da Domani mettono in luce anche l’attivismo di Bucci nella partita della concessione.

 

Il primo elemento utile per inquadrare il ruolo del sindaco nella vicenda è una telefonata con l’armatore Gianluigi Aponte, a capo del colosso Msc e socio di Spinelli nel Terminal Rinfuse, dunque anche lui beneficiario della proroga.

gianluigi aponte giovanni toti

 

Nessuno dei due è indagato, è Aponte a riferire l’esito della telefonata a Spinelli, lui sì sotto intercettazione: «Guardi, mi ha detto: stia tranquillo, darò istruzioni per trent'anni...Finito!». In pratica Aponte riferiva di aver parlato con Bucci, il quale aveva rassicurato che avrebbe dato istruzioni al comitato di gestione nel quale sedeva un esperto nominato dal comune. Questo confronto con il sindaco di Genova, stando al racconto dell’armatore, è avvenuta il 23 novembre 2021. La data è importante, perché Bucci in una recente intervista ha detto di aver sentito Aponte sei volte in sette anni per gli auguri di Natale.

 

Tre giorni prima della presunta telefonata con Aponte, Bucci aveva parlato direttamente con Spinelli. I due, intercettati, discutono di un incontro da fare «a Montecarlo...in occasione di una cerimonia ufficiale o da un’altra parte». Il sindaco aveva già capito il motivo dell’incontro: «Penso di conoscere la situazione ed è giusto che ne parliamo», commentava.Lo stesso giorno Bucci chiamava il suo referente all’interno del comitato di gestione, l'organo che doveva valutare la proroga del Terminal Rinfuse.

SALVINI TOTI 3

 

(...)

 

Ma Bucci insisteva, spiegandogli che così avrebbero scontentato Spinelli: «Con dieci anni non è contento». Alla fine Spinelli ha portato a casa la proroga trentennale. E questo, raccontano gli atti depositati, dopo le pressioni fatte da Toti, Signorini e Bucci sui membri del comitato di gestione.

Per dirla con le parole del governatore riferendosi a un altro progetto di Spinelli: «Ora vuole che Bucci gli firmi i tombamenti come commissario...Ma lui rilancia sempre...è uno straordinario furfante».

aldo spinelli

 

Di sicuro dal 2021 al 2023 Spinelli ha finanziato con oltre 74mila euro il comitato elettorale Giovanni Toti. E quest'ultimo ha contribuito a pagare le campagne elettorali di Bucci nel 2017e nel 2022. Secondo la Procura di Genova, quei 74mila euro sono tangenti pagate per ottenere favori.

 

Si vedrà come andrà a finire. Sulla giustizia italiana, però, Spinelli fino a poco tempo fa era ottimista. In intercettazione questo è stato il suo commento: «È un Paese di merda...però la Meloni mi sembra che sulla giustizia stia aggiustando».

spinelli signorini totiGIOVANNI TOTI SULLO YACHT LEILA DI ALDO SPINELLIaldo spinellialdo spinelliALDO SPINELLI

 

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)