joe biden zelensky missili atacms

PER KIEV SUONA LA CAMPANA – L’UCRAINA HA FINITO I SISTEMI DI DIFESA PATRIOT, E I SOLDATI LANCIANO L’ALLARME: “A EST LE FORZE RUSSE SONO PIÙ NUMEROSE DA SETTE A DIECI VOLTE. CI MANCA IL PERSONALE MILITARE” – IL PARLAMENTO APPROVA LA NUOVA MOBILITAZIONE DI 500MILA SOLDATI. MA BASTERANNO? – L’INTELLIGENCE DEGLI ALLEATI: “PUTIN PUNTA A UNA GUERRA DI LOGORAMENTO PER FIACCARE IL MORALE, E VUOLE INSTALLARE UN REGIME FANTOCCIO”

KIEV, 'A EST LE TRUPPE RUSSE SONO 7-10 VOLTE PIÙ DI NOI'

missili patriots

(ANSA) - Le forze russe sono più numerose delle truppe ucraine da sette a dieci volte nelle regioni orientali, ha dichiarato davanti al Parlamento il generale ucraino Yury Sodol, come riporta il Guardian. "Il nemico ci supera di sette-dieci volte, ci manca il personale militare", ha detto Sodol, comandante delle truppe ucraine nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Lugansk. Proprio oggi il Parlamento ucraino ha approvato in seconda lettura il disegno di legge sulla mobilitazione che dovrebbe reclutare 500mila soldati nel corso del 2024.

volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 1

 

BILD, L'UCRAINA HA FINITO I SISTEMI DI DIFESA PATRIOT

(ANSA) - Il giornalista della Bild Julian Röpke, che segue gli scontri in Ucraina, ha affermato su X che l'Ucraina ha finito i missili per i sistemi di difesa aerea Patriot e Iris-T. Lo riporta Ukrainska Pravda. "L'Ucraina ha esaurito i missili Patriot e Iris-T. Anche la maggior parte delle altre scorte di difesa aerea sono state esaurite o distrutte", afferma il giornalista. 

 

007 ALLEATI,PUTIN VUOLE CROLLO DI KIEV E GOVERNO FANTOCCIO

missili patriots

(ANSA) - "Mosca punta ad una guerra di logoramento per fiaccare il morale degli ucraini, ridurre la disponibilità di mezzi fino al collasso interno. E' uno scenario simile a quello della Prima Guerra mondiale: i piccoli cambiamenti nelle posizioni al fronte non sono importanti". E' l'analisi di un alto funzionario di un servizio d'intelligence alleato. "L'obiettivo - dice la fonte all'ANSA - è il 'reset' del Paese, provocare 10 milioni di rifugiati verso l'Ue e installare un regime fantoccio al governo a Kiev".

 

Uno dei grandi nodi, per non dire dubbi, è spiegare come il Cremlino intenda poi controllare l'Ucraina, una volta presone il controllo. "Il dopoguerra - spiega il funzionario - potrebbe essere assimilato a uno scenario simile al Patto di Varsavia: poche truppe russe sul terreno, pezzi di società ucraina che si prestano a gestire il Paese". Il risultato, per Mosca, sarebbe quello di avere "una seconda Bielorussia" e chiudere l'anello difensivo fino al Mar Nero. 

 

volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 3

Ecco perché diventa fondamentale fare in fretta e aiutare l'Ucraina da qui all'estate con nuove forniture di armi e munizioni, "dando priorità a iniziative concrete come quella lanciata da Praga". In caso contrario, le ripercussioni per l'Occidente potrebbero essere gravi. "Se il fronte in Ucraina crolla, interno o esterno, non sarà possibile al vertice di Washington della Nato emettere comunicati positivi e farla franca: l'Alleanza in quel caso mostrerà debolezza, non forza". L'esito della guerra in Ucraina determinerà poi i passi successivi di Mosca. Le indicazioni, conclude la fonte, è che il Cremlino si stia già preparando a un possibile conflitto con la Nato "nell'arco dei prossimi dieci anni".

 

guerra in ucraina la distruzione di bakhmut 5

007 ALLEATI, 'MOSCA VUOLE NEGOZIARE CON GLI USA, CINA D'ACCORDO'

(ANSA) - Il Cremlino "non ha alcun interesse" alla conferenza di pace in Svizzera poiché, al di là della fase attuale della guerra, in cui la Russia è in vantaggio, "vuole negoziare direttamente con gli Stati Uniti", tagliando fuori sia l'Ucraina sia l'Europa, includendo nella partita "una nuova architettura di sicurezza" per il continente europeo. E' l'analisi di un alto funzionario di un servizio d'intelligence alleato. "La Cina - dice all'ANSA - sostiene questa impostazione". Se questo accadrà, "avrà un forte impatto sulla Nato". Al momento però "non ci sono indicazioni" che questo tipo di negoziati riservati tra il Cremlino e la Casa Bianca siano in corso.

guerra in ucraina la distruzione di bakhmut 6

 

MOSCA, NON ANDIAMO A CONFERENZA PACE 'SECONDO FORMULA ZELENSKY'

(ANSA) - "Vorrei fermare un'altra ondata di speculazioni sulla presunta variabilità della partecipazione russa al prossimo incontro secondo la formula di Zelensky: la Russia non parteciperà e non intendeva farlo". Lo ha detto la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ripresa dalla Tass, all'indomani dell'annuncio di una conferenza di pace sull'Ucraina in Svizzera il 15 e il 16 giugno.

 

SMOBILITAZIONE SCOMPARE DA LEGGE UCRAINA. I SOLDATI, 'SCIOCCATI'

(ANSA-AFP) - "Siamo scioccati". Così i soldati ucraini al fronte hanno accolto la cancellazione della clausola che prevedeva la smobilitazione dei soldati che hanno prestato servizio per 36 mesi dalla nuova legge di mobilitazione approvata dal Parlamento di Kiev.

 

guerra in ucraina la distruzione di bakhmut

La decisione rappresenta infatti un duro colpo per i soldati presenti al fronte da più di di due anni e ha immediatamente suscitato polemiche, soprattutto perché l'attuale sistema di arruolamento è giudicato da molti ucraini ingiusto, inefficiente e spesso corrotto: "Il 99% degli uomini vuole riposarsi", ha detto all'Afp Yevgheni, paracadutista di 39 anni basato nella regione orientale di Donetsk.

 

"Ci sono soldati che non tornano a casa da un anno. È molto ingiusto." La scelta di cancellare la clausola sulla smobilitazione è stata presa su suggerimento del comandante delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky, spiega Ukrainska Pravda. In una lettera al ministro della Difesa Rustem Umerov datata 9 aprile, il generale ha infatti suggerito che le disposizioni sulla rotazione dei militari siano incluse in un disegno di legge separato, che il governo dovrà presto redigere. 

 

guerra in ucraina la distruzione di bakhmut 3

MEDIA, 'ANKARA SOSTIENE UN NUOVO PIANO DI PACE PER L'UCRAINA'

(ANSA) - Novaya Gazeta Europe afferma di essere venuta a conoscenza di una presunta proposta per un piano di pace per l'Ucraina sostenuta dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il piano prevederebbe il congelamento del conflitto lungo l'attuale linea del fronte, l'impegno di Usa e Russia a non ricorrere ad armi nucleari in nessuna circostanza, la garanzia che l'Ucraina rimanga non allineata fino al 2040, anno in cui secondo il piano si svolgerebbero dei referendum sul futuro del Paese, uno scambio di tutti i prigionieri di guerra, e l'impegno della Russia a non opporsi alla possibile adesione dell'Ucraina all'Unione europea. 

guerra in ucraina la distruzione di bakhmut 2

 

Novaya Gazeta Europe sostiene che, secondo una fonte ben informata, sia Mosca sia Kiev starebbero vagliando una bozza del documento, che si baserebbe sui negoziati svolti poco dopo l'inizio del conflitto, nel 2022. Secondo la fonte, "il piano di pace otterrebbe probabilmente il sostegno di un certo numero di politici europei e sarà anche proposto ai Paesi del sud del mondo". Tuttavia Novaya Gazeta Europe scrive che "questa è almeno la nona bozza di questo tipo ed è improbabile che quest'ultima proposta venga adottata".

guerra in ucraina la distruzione di bakhmut 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…