1. L’ULTIMA GABBANATA DI DOLCE & GABBANA, CHE NON HA TROVATO CURIOSAMENTE UDIENZA NELLE CRONACHE MENEGHINE, E’ UN ENORME DEHOR IN ACCIAIO E VETRO REALIZZATO (ABUSIVAMENTE?) SUL TERRAZZO DELLA LORO MAISON IN VIA SENATO 19 2. I VIGILI URBANI, INTERPELLATI SUI LAVORI (ABUSIVI?), FACEVANO PRESENTE CHE SI TRATTAVA DI UNA “STRUTTURA PROVVISORIA”. DOPO CINQUE MESI, PERÒ, LA GALLERIA STA ANCORA LÌ 3. LA CANDIDATURA-BEFFA DEL MI.TO FRANCESCO MICHELI A SOVRINTENDENTE DEL TEATRO “LA SCALA” SCELTO DAL SINDACO PIPPA-PIA CON UN FINTO BANDO PUBBLICO 4. SARO’ FRANCA! “FUORI MODA LA POLITICA ITALIANA”. PAROLA DELLA ZARINA SOZZANI 5. CHI ERA L’AFFASCINANTE SIGNORA BIONDA NASCOSTA DA UN PAIO OCCHIALONI DA SOLE ARRIVATA DA ROMA PER FARE COLAZIONE AL “BAR BRERA” CON FELTRI? AH SAPERLO…

di GLUCK per Dagospia

Da un fedele (e fidato) visitor di Dagospia riceviamo la segnalazione di un presunto abuso edilizio, che non ha trovato udienza nelle cronache milanesi.
Una circostanza, quest'ultima, che non sorprende visto che i protagonisti del piccolo ecomostro realizzato al piano alto della loro maison di via Senato 19 sono le archistar della moda, Dolce&Gabbana.

Il vasto dehor in acciaio e vetro che offre una vista spettacolare sul Duomo, ha fatto la sua comparsa nel gennaio di quest'anno, in occasione della "passerella segreta" organizzata dalla coppia di stilisti per un centinaio di clienti vip.

"Intanto salgono gli ascensori, quinto piano: un salone via l'altro, marmi e stucchi, stucchi e marmi e una grande galleria a vetrate...", annotava sul "Corriere della Sera", la brava Paolo Pollo.
Eccola, dunque, fare la sua comparsa ufficiale la "vetrata" incriminata segnalata dal nostro lettore e innalzata in fretta e furia, senza uno straccio di cartello (obbligatorio) con l'autorizzazione dell'amministrazione comunale.

I vigili urbani, interpellati sui lavori (abusivi?) in via Senato 19, facevano presente che si trattava di una "struttura provvisoria".
Dopo cinque mesi, però, la galleria a vetrate di Dolce&Altana sta ancora lì a coprire le alucce in oro della Madonnina che il nostro affezionato lettore una volta poteva ammirare dalle sue finestre. E di quella scomparsa Dagospia chiede ragione al sindaco Giuliano Pisapia.

2. IL MI.TO MICHELI SCIVOLA SU LA "SCALA"
"A criticà, in bun tucc", dicevano i vecchi milanesi. Spesso, tuttavia, le opinioni controcorrente (e giuste) andrebbero almeno rispettate. E quelle del finanziere-musicologo parmigian-verdiano, Francesco Micheli, sulla gestione pessima del teatro a "la Scala" di Stèphane Lissner andrebbero quantomeno soppesate senza rancori.

Al suo posto, nel ruolo di sovrintendente arriverà un altro forastiero, Alexander Pererira.
Ma prima di mettere piede nel tempio del Piermarini, il direttore uscente del Festival di Salisburgo un record l'ha già battuto: sarà il primo burocrate dell'opera scelto dal Comune milanese attraverso un bando pubblico. Alla pari dei ghisa.

Una "farce" grottesca, insomma, messa in scena dal sindaco Pisapia alla quale il finanziere Francesco Micheli ha voluto replicare con una intervista-buffa in cui, proprio alla vigilia della nomina di Pereira, si dichiarava disponibile a salire sul podio appena occupato della "Scala".

3. SARO' FRANCA (SOZZANI): POLITICA SENZA CREATIVITA'
Per il "Finalcial Times" che l'ha intervistata nel paginone "Lunch with..." provocando qualche versamento di bile tra le giovani colleghe meneghine e le invidiosette della moda, l'editore di Vogue Italia rimane "the most influential woman in Italian fashion". E da navigata e accorta cronista, nel lungo incontro al "Cipriani Downtown" di New York con la giornalista Vanessa Friedman, Franca Sozzani si è lasciata sfuggire solo un giudizio critico, ma non riguardante il Made in Italy Ago&Filo bensì la nostra politica: "Le ultime elezioni mi hanno lasciato senza parole...una politica senza creatività...". Fuori moda, insomma.

4. BREVI INCONTRI TRA VIA BAGUTTA E ZONA BRERA
Tête-a-tête romantico alla pizzeria "Papermoon" di via Bagutta (quadrilatero della moda) tra Marco Tronchetti Provera, alle prese con l'indigesta ristrutturazione di Pirelli-Camfin, e la sua bellissima Afef, che alla lettura del menu ha inforcato dei deliziosi occhialini.
Molti sguardi d'intesa tra i due che continuano a snobbare la Milano happy hours&bikeshare by Pippa-pia.

Cosa si saranno raccontati il direttore del Correrone, Flebuccio de Bortoli, e il presidente della Fieg, Giulio Anselmi, qualche tempo fa attovagliati alla "Loncanda Solferino"?
Ah, saperlo...

Chi era l'affascinante signora bionda nascosta da un paio occhialoni da sole arrivata da Roma per fare colazione al "Bar Brera" con Vittorio Feltri?
Ah saperlo...

Il finanziere Guido Roberto Vitali, invece, i suoi ospiti al vicino "El Beverin". E tra all'ora del breakfast tra i suoi "clienti" c'è un capace e giovane boiardo di stato in attesa di riconferma. Chi?
Ah saperlo...

 

 

 

 

 

 

 

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