
"L'UNICO INTERVENTISMO DI GIORGIA MELONI È SUL RISIKO BANCARIO" – A CERNOBBIO ELLY SCHLEIN ATTACCA l'ARMATA CALTA-MELONI SULLA SCALATA DI MPS A MEDIOBANCA: “UNA PARTITA POLITICA A SOSTEGNO DI CORDATE CONSIDERATE AMICHE. SAREMO NOI A DIFENDERE IL BUON FUNZIONAMENTO DELLE REGOLE DI MERCATO” – MA PER LA COSTRUZIONE DELL’ALTERNATIVA ALLA SORA GIORGIA, ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’ANNUNCIO DELLA DEFEZIONE DICALENDA: “AZIONE NON FARÀ PARTE DELLA COALIZIONE”
F.Bei per “la Repubblica” - Estratti
elly schlein cernobbio forum ambrosetti
Una platea di imprenditori, banchieri e manager, di certo non vicina al centrosinistra, dovrebbe almeno essere sensibile alla mano invisibile del mercato di Adam Smith. Deve aver pensato questo Elly Schlein quando ieri mattina, davanti a circa duecento ospiti del forum Ambrosetti, ha scelto di attaccare il governo su un terreno inconsueto, quello delle banche, sollevando per la prima volta il velo sulla scalata di Mps a Mediobanca.
«L'unico interventismo in economia di questo governo è sul risiko bancario, dove invece il ruolo sarebbe quello di arbitro imparziale. Saremo noi a difendere il buon funzionamento delle regole di mercato», dice la segretaria dem, definendo l'operazione «una partita politica a sostegno di cordate considerate amiche».
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE GIORGIA MELONI
L'altra notizia di giornata è che le opposizioni, o almeno una buona parte di esse visto che Carlo Calenda annuncia ufficialmente che «Azione non farà parte della coalizione», si considerano in partita e pronte alla sfida delle politiche.
Complice l'accordo siglato in tutte le regioni al voto, il clima è positivo e anche la freddezza della platea viene affrontata con spirito sportivo.
L'unico a reagire in maniera poco diplomatica a un sondaggio che dà l'ottanta per cento dei presenti a favore del governo, è Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva li prende letteralmente a sberle. «Do un giudizio estremamente negativo sul governo di Giorgia Meloni» e «trovo devastante la superficialità con cui anche il mondo imprenditoriale non si rende conto di quanto è banale dire "vabbè, ma gli altri stanno peggio"».
L'Italia - spiega - sta meglio della Francia, ma Meloni ha delle condizioni che non ha mai avuto nessun altro presidente del Consiglio, come i 200 miliardi del Next Generation Eu e, a fronte di questo, abbiamo una crescita che definire ridicola è una cortesia. La Spagna ha una crescita che è sette volte la nostra!».
Se i due leader centristi – Renzi e Calenda – in passato sono stati considerati con simpatia a Villa d'Este, il test più difficile stavolta era per Schlein e Bonelli, visto che Giuseppe Conte ha scelto di disertare l'appuntamento e restare in Campania a sostegno di Fico. Il leader dei verdi ammette subito che «non basta stare insieme per creare un'alternativa, è necessario dire al Paese qual è la nostra visione comune». Persino sulla questione più complicata, quella del riarmo, Bonelli fa mostra di pragmatismo: «Siamo d'accordo su una politica comune di difesa europea».
ELLY SCHLEIN - FORUM AMBROSETTI A CERNOBBIO
L'opposizione c'è, è il messaggio che cercano di mandare tutti, e presto vedrete anche l'alternativa. Tocca a Schlein rivendicare l'accordo – chiuso anche in Puglia e Campania – che si proietterà fino alle politiche.
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ELLY SCHLEIN - FORUM AMBROSETTI A CERNOBBIO
francesco gaetano caltagirone giorgia meloni
ELLY SCHLEIN - FORUM AMBROSETTI A CERNOBBIO