SERVIZIETTI E MOLTI SEGRETI - PAOLO OLIVERIO, IL FISCALISTA DELLO SCANDALO DEI CAMILLIANI, AVEVA RAPPORTI SOPRATTUTTO CON I SERVIZI - IL RUOLO DI GIUSEPPE IOPPOLO, VICINO A SERGIO DE GREGORIO E CON LEGAMI ALLA CIA

1 - DAGOREPORT
Eccolo l'uomo del «mistero» spuntato nelle carte dell'inchiesta sul fiscalista-007 Paolo Oliverio, arrestato per gli affari illeciti nella gestione patrimoniale dei padri Camilliani. Si chiama Giuseppe Ioppolo, origini calabresi e un recente passato al fianco di Sergio De Gregorio prima alla commissione Difesa del Senato e poi alla delegazione italiana presso l'assemblea parlamentare della Nato.

Ioppolo non è indagato, né i pm gli contestano alcunché in questa storia, è bene chiarirlo, ma i contatti tra i due sono stati notati e messi in rilievo dai magistrati romani insieme a tanti altri. Tant'è che lo stesso Oliverio ne ha parlato nel corso del suo interrogatorio indicandolo come «ex colonnello della Finanza con legami con la Cia».

Di Ioppolo, aveva riferito, la prima volta, nell'inchiesta sulla maxi-truffa sui fondi per l'editoria, Andrea Vetromile, ex commercialista di De Gregorio. Raccontando che gli faceva da «factotum» e «portaborse». «Curava in particolare i rapporti tra De Gregorio e gli alti vertici delle Forze armate e dell'ordine, nonché appartenenti i servizi segreti».

2 - PRELATI, POLITICI E 007 «COSÌ LAVORAVO PER I SERVIZI SEGRETI»
Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

Faceva affari con alti prelati, con funzionari di Finmeccanica, con politici, con ufficiali della Guardia di Finanza. Ma Paolo Oliverio, 47 anni, il fiscalista finito in carcere per le attività illecite compiute con l'ordine religioso dei Camilliani, faceva affari soprattutto con i servizi segreti. Perché a loro passava informazioni riservate ottenute attraverso la rete dei suoi clienti, comprese quelle su un traffico d'armi che gli fu svelato da una «fonte» interna a Equitalia.

Lo racconta lui stesso al pubblico ministero Giuseppe Cascini in un interrogatorio del 20 novembre scorso. Nel computer del suo studio sono stati rintracciati oltre un milione di file. Molti sono contenuti nell'archivio segreto che adesso fa tremare molti potenti. Perché il sospetto è che in quelle schede ci siano soprattutto notizie personali. Proprio su questo si concentrano le verifiche affidate ai finanzieri guidati dal colonnello Cosimo de Gesù. Controlli che riguardano anche i numerosi conti aperti all'estero.

TRA 007 E FINMECCANICA
Racconta Oliverio: «Nella mia pen-drive ci sono note riservate dirette all'Aisi. Io ho avuto un rapporto dal 2009 al 2011. In un fascicolo verde ci sono documenti relativi a un traffico d'armi di cui avevo avuto notizia da Alliegro di Equitalia. Tutte le note da me redatte sono state inviate all'Aisi. Il mio rapporto con Lorenzo Borgogni (ex responsabile dei rapporti istituzionali di Finmeccanica) nasce nel 2010 per assisterlo in una pratica di scudo fiscale».

«Borgogni mi disse che aveva una società a Firenze che mi voleva affidare per la parte fiscale. Si chiamava "Vulci", la trasformammo in "Reb Venture" e divenni amministratore. Io la utilizzavo per le mie esigenze personali, cioè emettevo assegni della società per i miei pagamenti.

Nel 2012 Borgogni uscì da Finmeccanica e insieme costituimmo la "System Plus", società di consulenza che ha stipulato un contratto con la General Construction riferibile ad Alfonso Gallo (uno degli imprenditori coinvolti nell'inchiesta napoletana sulla P4, ndr ). Borgogni e Gallo nel 2013 hanno costituito la società "Poiel" con sede in Roma che svolge attività in campo cinematografico. Io ero coamministratore di questa società insieme con il fratello di Gallo ma ci furono attriti tra i soci e nell'ottobre scorso la società è stata messa in liquidazione».

Durante il 2012 Borgogni mi presentò Giuseppe Ioppolo, ex colonnello della Finanza con legami con la Cia e capo segreteria del senatore Sergio De Gregorio. Mi era stata data in gestione la vendita di un immobile dei Camilliani in viale Bruno Buozzi a Roma e lui mi presentò Ioppolo. Venne a vedere l'immobile con un calabrese. Ioppolo sapeva che avevo in gestione un bar a piazza San Cosimato a Roma.

Nel 2011 ho conosciuto l'onorevole Vincenzo Maruccio (il capogruppo Idv alla Regione arrestato per i rimborsi gonfiati, ndr ) perché avevo un contratto di consulenza con una società della Regione. Mi doveva aiutare per ottenere il rinnovo del contratto. Poi mi chiese assistenza per un mutuo e io lo portai alla Banca delle Marche. Maruccio mi presentò l'avvocato Sergio Scicchitano (il legale di Antonio Di Pietro e dell'Italia dei Valori, ndr ) il quale mi incaricò di seguire un'indagine fiscale a suo carico».

POLITICI E FACCENDIERI
«Conobbi Flavio Carboni negli anni ‘90 in quanto avevo ceduto alla moglie due società e delle automobili che avevo in leasing. Lo rincontrai nel gennaio 2010 tramite il figlio Marco. Mi disse che voleva attivare una società per l'energia eolica. Mi chiese di costituire una società, la Itr, per la gestione del brevetto e dell'affitto. Mi parlò delle sue iniziative nell'eolico, ma io non ho mai avuto contatti con nessuno per questa società.

Durante le indagini sulla P3 furono intercettati miei contatti con soggetti calabresi che mi avevano detto che in cambio di un milione di euro avrebbero potuto risolvere i problemi giudiziari di Carboni. Dopo l'arresto di Carboni rimasi ancora qualche mese a collaborare per la società, poi la moglie mi consegnò 96 mila euro per pagare un contenzioso tributario che io non pagai e per questo fui denunciato».

I PRELATI E I CONTI ESTERI
Oliverio parla dei rapporti con i Camilliani e con altri prelati, affari, ma anche favori, compreso quello di evitare i controlli negli aeroporti. «Ho conosciuto padre Renato Salvatore (il superiore generale dell'ordine religioso, ndr ) tramite padre Vincenzo Carucci, ex titolare della parrocchia di piazza Capranica a Roma, che frequentavo. Lo conobbi in occasione di una cena organizzata da padre Carucci dai Camilliani.

Nell'agosto fui contattato da padre Renato per una problema relativo a una parrocchiana oggetto di stalking. A padre Carucci avevo detto che ero un ex colonnello della Guardia di Finanza e lavoravo per i servizi segreti. Nell'ottobre 2012 fui nominato procuratore generale della Provincia siculo-napoletana dei Camilliani».

Poi parla di un ufficiale dell'Aise «conosciuto nel 2009 e rincontrato con Ioppolo nel settembre 2012. Nel luglio 2013 ci siamo sentiti in quanto avevo chiesto a Ioppolo di avere assistenza aeroportuale a Roma e a Bari perché dovevo accompagnare il cardinale Amato a una celebrazione a Francavilla. Ci consentì il passaggio al varco di servizio».

Le indagini hanno accertato trasferimenti di denaro dei Camilliani all'estero. Dichiara il fiscalista: «Ho un conto a San Marino presso la Banca Agricola Commerciale intestato a me e uno alla "P.O. srl". Li ho aperti tra il 2006 e il 2007 per poter scontare assegni postdatati. Ho avuto conti in Svizzera fino al 2004 e uno in Liechtenstein nel 1997 oggetto di indagine sulla vicenda Sme». Anche su questo i finanzieri hanno già avviato nuovi controlli.

 

 

SERGIO DE GREGORIO E SIGNORA resize SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI resize flavio carboni VINCENZO MARUCCIO Lorenzo Borgogni Generalato dei Camilliani ORDINE CAMILLIANI GIUSEPPE IOPPOLO.

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…