xi jinping e joe biden giocano a scacchi - immagine creata con midjourney

“LA CINA SOTTO XI JINPING HA PROBLEMI REALI” – JOE BIDEN PRIMA DELL’INCONTRO CON XI JINPING PROVA A METTERE UN PO' DI PEPE: “LUI È UN ALTRO ESEMPIO DI COME IL RIPRISTINO DELLA LEADERSHIP AMERICANA NEL MONDO STIA PRENDENDO PIEDE” – IL CREMLINO OSSERVA CON ATTENZIONE: “È UN INCONTRO IMPORTANTE PER TUTTI” – UFFICIALMENTE, I DUE LEADER PARLERANNO DI CLIMA, MA I VERI TEMI SUL TAVOLO SONO TAIWAN, GAZA E L’UCRAINA…

BIDEN, 'LA CINA SOTTO XI HA PROBLEMI REALI'

XI JINPING E JOE BIDEN GIOCANO A SCACCHI - IMMAGINE CREATA CON MIDJOURNEY

(ANSA-AFP) - La Cina ha "problemi reali" sotto la guida del presidente Xi Jinping: lo ha detto il presidente americano Joe Biden nel corso di un a evento per la raccolta di fondi alla vigilia del suo incontro con il leader cinese a San Francisco. "Il Presidente Xi è un altro esempio di come il ripristino della leadership americana nel mondo stia prendendo piede. Hanno problemi reali", ha affermato Biden.

 

USA-CINA: CREMLINO, 'INCONTRO BIDEN-XI IMPORTANTE PER TUTTI'

(Adnkronos) - Il Cremlino considera "importante per tutti" l'atteso incontro negli Stati Uniti tra Joe Biden e Xi Jinping, a margine del summit Apec di San Francisco, il primo faccia a faccia tra il presidente americano e il leader cinese da un anno. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha parlato di relazioni bilaterali, che sono "un loro diritto".

 

xi jinping joe biden al g20 di bali 3

"Non è una questione che domina la nostra agenda, ma ovviamente qualsiasi incontro di questo genere tra le due maggiori economie del mondo è importante per tutti - ha aggiunto nelle dichiarazioni riportate dall'agenzia russa Tass - Seguiremo le notizie che arriveranno da questo incontro".

 

USA-CINA: SUL CLIMA IMPEGNO A COLLABORARE, ACCORDO PER GRUPPO DI LAVORO

(Adnkronos) - Stati Uniti e Cina promettono azioni sui cambiamenti climatici, mentre si attende l'incontro tra Joe Biden e Xi Jinping, a margine del summit Apec di San Francisco, il primo da un anno tra il presidente americano e il leader cinese. La crisi climatica "è una delle sfide più grandi dei nostri tempi", si legge in una dichiarazione congiunta diffusa dal Dipartimento di Stato e dall'agenzia ufficiale cinese Xinhua con la cooperazione sul clima considerata un barlume di speranza nelle difficili relazioni tra i due Paesi. Washington e Pechino riaffermano gli obiettivi dell'Accordo di Parigi del 2015, con l'obiettivo di contenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 gradi in più rispetto ai livelli preindustriali, e se possibile per limitarlo a 1,5.

 

xi jinping joe biden nel 2012

Arriva tutto alla vigilia della Cop28 (la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) che si terrà a fine mese a Dubai. La Cina è il primo Paese per emissioni di gas serra, seguita dagli Usa, ma se si fotografano le emissioni pro capite gli Stati Uniti sono davanti alla Repubblica Popolare. Il gigante asiatico prevede una riduzione graduale delle emissioni a partire dal 2030, strategia considerata incompatibile con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. La Cina afferma di puntare alla neutralità carbonica entro il 2060.

 

xi jinping joe biden

Stati Uniti e Cina hanno concordato il riavvio dei colloqui formali sui cambiamenti climatici, fermi da oltre un anno, e promettono di intensificare il coordinamento anche sulla riduzione del metano, potente gas serra, e di lavorare insieme per accelerare la transizione dalle fonti fossili alle rinnovabili. Annunci arrivati con la dichiarazione congiunta diffusa nelle ultime ore dopo i colloqui della scorsa settimana a Sunnylands tra l'inviato per il clima John Kerry (che a luglio era stato a Pechino parlando di un lavoro "incredibile" sulle rinnovabili) e la controparte cinese Xie Zhenhua.

 

Il nuovo gruppo di lavoro annunciato si concentrerà su "transizione energetica, metano, economia circolare ed efficienza energetica, province/stati e città sostenibili, deforestazione" e lavorerà per "dialogo e cooperazione al fine di accelerare le azioni concrete sul clima negli anni 2020".

 

XI JINPING VS JOE BIDEN - IMMAGINE CREATA CON MIDJOURNEY

Il Washington Post evidenzia come gran parte della dichiarazione rielabori semplicemente un accordo Usa-Cina del 2021 e come non ci siano segnali di svolta su questioni controverse come la costruzione da parte della Cina di centrali a carbone, ma - scrive ancora il giornale - anche semplicemente un accordo rinnovato vale come un progresso nell'attuale contesto.

 

Kerry, ricorda il Post, aveva fatto nell'ultimo anno vari tentativi per rilanciare il gruppo di lavoro bilaterale, dopo lo stop arrivato da Pechino infuriata nell'agosto 2022 dalla visita a Taiwan di Nancy Pelosi, allora speaker della Camera.

 

BIDEN-XI CASA BIANCA: “PER NOI LA CINA È UNA. AIUTATECI A GAZA”

joe biden xi jinping g20 bali

Dal “Fatto quotidiano”

 

Biden e Xi vedono a San Francisco. Le distanze tra le due superpotenze rimangono tutte sul tappeto, ma è la Casa Bianca a creare le condizioni per una distensione […].

 

È il portavoce John Kirby a parlare alla stampa: “Non c'è nessun cambiamento nella politica Usa di un'unica Cina. Non vogliamo vedere la tensione nello Stretto di Taiwan risolte unilateralmente e vogliamo vedere la democrazia di Taiwan continuare a fiorire”. Con Taiwan, quindi, ma “un'unica Cina”.

xi jinping joe biden

 

Un ritornello che a Pechino ripetono da sempre. […] Nell'incontro tra i presidenti è sfiorato il tema Ucraina, mentre è affrontato in modo netto il capitolo Medio Oriente: gli Usa accoglierebbero con favore l'opportunità che la Cina fosse d'aiuto nel garantire che Israele possa ottenere sostegno, e che gli aiuti umanitari che arrivano a chi ne ha bisogno a Gaza. Sempre gli Stati Uniti, pochi giorni fa, avevano fatto appello proprio alla Cina perché utilizzasse la sua influenza sull'Iran per tenere a bada gli ayatollah e non allargare il conflitto.

XI JINPING JOE BIDEN videoconferenza joe biden

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...