flavia franzoni romano prodi

“LA FLAVIA ERA IL MIO UNICO CONSIGLIERE POLITICO” – ROMANO PRODI RICORDA LA MOGLIE FLAVIA FRANZONI, SCOMPARSA IERI ALL'ETÀ DI 76 ANNI, A CAUSA DI UN MALORE MENTRE CAMMINAVA IN UN BOSCO DELL'UMBRIA ASSIEME AL MARITO E A ARTURO PARISI - È STATA UN'ANTI-FIRST LADY. LA SUA CONTRARIETA' E' STATA DECISIVA PER IL NO DI PRODI A MARTINAZZOLI E KOHL PER LA COMMISSIONE EUROPEA, I CONSIGLI AL MARITO PER IL CONFRONTO TELEVISIVO CON BERLUSCONI, L’IDIOSINCRASIA PER I FORMALISMI: UNA VOLTA FU VISTA RIENTRARE A PALAZZO CHIGI CON LE BUSTE DELLA SPESA IN MANO...

Estratto dell’articolo di Fabio Martini per la Stampa

 

flavia franzoni romano prodi 17

Un giorno, celiando ma non troppo, Flavia Franzoni disse di sé: «Io? Non esisto…». Ma il marito Romano Prodi, che le voleva un gran bene, nel corso di una notte speciale (L'Ulivo aveva appena vinto le elezioni del 1996) spiegò come stavano le cose: «La Flavia è il mio unico consigliere politico!».

 

Flavia Franzoni, scomparsa ieri all'età di 76 anni, a causa di un malore mentre camminava in un bosco dell'Umbria assieme al marito Romano Prodi e al comune amico Arturo Parisi, è stata una donna che ha vissuto le luci della ribalta con uno stile tutto suo: sempre un passo indietro nelle occasioni pubbliche, vicinissima dietro le quinte. Poco appariscente e molto influente. Uno stile diverso da tante consorti di uomini importanti. Una anti-first lady.

 

Albertina Solliani, amica di una vita di entrambi: «Un rapporto a due paritario e di stima reciproca. Colpiva la spontaneità di Flavia, la capacità di dire liberamente, pur selezionando, tutto ciò che la passava per la testa. Con un filo conduttore: la coerenza con i valori di tutta una vita vissuta assieme».

 

flavia franzoni romano prodi 16

Un rapporto a due senza interruzioni e paritario: anche in questo stava – e resterà per sempre – la differenza antropologica tra i Prodi e un certo mondo del centro-destra. Dunque, due metà che si completavano: stava esattamente in questo l'originalità e il miracolo che teneva assieme – sempre assieme da 54 anni – Flavia Franzoni e Romano Prodi.

 

Si erano sposati nel 1969.

Lei aveva 22 anni, lui 30, lei era stata attiva nell'Azione cattolica, lui insegnava già all'Università di Bologna. Si erano conosciuti quattro anni prima. Ha raccontato una volta Prodi: «Eravamo vicini di casa, ci siamo conosciuti a Reggio Emilia. Io facevo la corte a Flavia. Lei era bella, io brutto, però dopo tre anni ce l'ho fatta e ora siamo qui!».

 

(...)

 

flavia franzoni romano prodi 28

Nelle biografie di entrambi non compare un episodio significativo. È il 1992: Pierluigi Castagnetti, braccio destro del segretario della Dc Mino Martinazzoli, a Prodi (che era tornato all'insegnamento) fa una proposta molto significativa: «Helmut Kohl ti stima molto e vuole che entri nella prossima Commissione e fra due anni vuole che ne diventi Presidente», Castagnetti torna da Martinazzoli: «Credo che la contrarietà di Flavia sia stata determinante». Certo, i ragazzi, Giorgio e Antonio, erano ancora piccoli, sta di fatto che Flavia (e Romano) Prodi lasciano passare quel primo treno per Bruxelles. Passeranno sette anni e quella seconda volta andò diversamente: Prodi diventò presidente della Commissione europea.

 

Flavia Franzoni c'era sempre. C'era nella prima campagna vincente dell'Ulivo, quella del 1996 e, dietro le quinte, c'era anche in quella complicatissima del 2006. A un certo punto si deve decidere se affrontare o meno Berlusconi in due faccia a faccia televisivi, terreno ostico per il Professore.

 

flavia franzoni romano prodi 14

Qualcuno sconsiglia Prodi, ma Flavia va controcorrente: «Accetta, andrai bene» e accompagna la speranza con un consiglio: «Per un professore sempre un po' preoccupato per quel che gli altri pensano di lui, è giusto restare sé stessi mentre la cosa da temere di più è la forzatura; può trasformarsi in ridicolo».

 

Schiva, Franzoni aveva una idiosincrasia per gli appuntamenti mondani, ma anche per i formalismi: una volta fu vista rientrare a palazzo Chigi con le buste della spesa in mano. Senza parere, era protettiva col marito e si coglieva uno sguardo spesso ironico verso gli assembramenti dei giornalisti in attesa per rubare una battuta.

 

flavia franzoni romano prodi 15

Flavia Franzoni aveva problemi cardiaci e 13 anni fa, quando fu costretta a operarsi, il marito trascorse un periodo di grande ansia. Raccontò lei stessa: «Romano si disperò». Un rapporto di simbiosi che l'amico Andrea Papini una volta ha sintetizzato così: «Flavia non è decisionista ma la sua opinione entra regolarmente nel circuito di pensiero di Romano». Ecco perché, nel breve comunicato che annunciava la scomparsa della moglie, il Professore ha voluto usare due parole, due parole che, chi conosce i coniugi Prodi, sa quanto siano vere e quanta pena si porteranno dietro: «Un immenso dolore».

flavia franzoni romano prodi 1flavia franzoni romano prodi 2flavia franzoni romano prodi 9flavia franzoni romano prodi 7flavia franzoni romano prodi 8flavia franzoni romano prodi 4flavia franzoni romano prodi 3flavia franzoni romano prodi 22flavia franzoni romano prodi 11

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."