lucia azzolina giuseppe conte alessandra ghisleri

“LA SCUOLA PUÒ INFLUIRE SUL VOTO, NATURALMENTE A DANNO DI CHI L’HA GESTITO” - I PRONOSTICI DI ALESSANDRA GHISLERI: “IL 4 A 2 A FAVORE DEL CENTRODESTRA È IL RISULTATO PIÙ PROBABILE, MA BISOGNA PRESTARE MOLTA ATTENZIONE ALLA TOSCANA. E ALLA PUGLIA, REGIONE LABORATORIO DOVE SI VEDONO GLI EFFETTI DELLE POLITICHE DEL GOVERNO. I 5 STELLE CON IL VOTO DISGIUNTO POTREBBERO ESSERE DETERMINANTI. IL REFERENDUM? IL CITTADINO LO VEDE COME LA POLITICA CHE PARLA DI SE STESSA”

 

 

Stefano Filippi per “la Verità”

alessandra ghisleri foto di bacco (2)

 

Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, oggi è l'ultimo giorno in cui si può parlare di sondaggi prima del voto del 20 e 21 settembre: è attendibile il risultato di 4-2 a favore del centrodestra nelle regioni?

«Direi di sì».

 

Liguria, Veneto, Marche e Puglia.

«E bisogna prestare molta attenzione a ciò che sta accadendo in Toscana, dove i due maggiori candidati, secondo i sondaggi che sono stati pubblicati, sono molto vicini, sia pure con un vantaggio del centrosinistra».

ENRICO ROSSI CON LA MASCHERINA

 

Ma gli equilibri potrebbero essere rovesciati?

«La situazione è molto complicata. Il governatore uscente, Enrico Rossi, è stimatissimo dalla popolazione, ha fatto un lavoro per cui ha un gradimento molto elevato.

 

eugenio giani gel mascherina e pallone

È strano che non sia in campagna elettorale per la sua parte politica, e questo gioca non a vantaggio del candidato Eugenio Giani che è in difficoltà perché poco conosciuto».

 

E la leghista Susanna Ceccardi?

«È corroborata da una campagna elettorale in cui il leader del suo partito si è speso molto. Sulla costa c'è un buon gradimento verso il centrodestra, meno nelle zone interne.

susanna ceccardi matteo salvini 8

 

Che previsioni fa?

«Bisogna vedere come si svolgeranno questi ultimi 15 giorni di campagna elettorale».

 

Quindi il risultato è aperto.

«La politica ci ha abituato a stupire. Certo che se Rossi, il presidente uscente, si facesse sentire un po', potrebbe avere un peso importante».

 

La Liguria?

«Toti è un candidato forte. Ha un rapporto molto stretto con il suo territorio e raccoglie consenso per come ha affrontato emergenze come il ponte Morandi, le alluvioni, il contagio. Va a suo vantaggio anche il favore di cui gode il sindaco di Genova, Marco Bucci, anch' egli di centrodestra, e la città capoluogo ha un peso determinante visto che in Consiglio regionale ha diritto a 13 seggi su 24. Il suo avversario, Ferruccio Sansa, è in forte difficoltà».

giovanni toti con gli occhiali arancioni

 

In Veneto non ci saranno sorprese.

«Luca Zaia piace moltissimo ed è invidiato anche dai cittadini di altre regioni».

 

La Campania?

«Anche Vincenzo De Luca ha un buon consenso, ma il confronto con Zaia è impari».

 

Veniamo alle Marche.

«Francesco Acquaroli, candidato di centrodestra, si sta muovendo molto bene. Dovrebbe avere un buon risultato».

 

Infine, la Puglia.

marco bucci giovanni toti inaugurazione nuovo ponte di genova

«Qui la situazione è molto interessante. Il centrodestra che sostiene Raffaele Fitto è in vantaggio per coesione e accordi territoriali. Dall'altra parte, tutto è in gioco sul voto disgiunto tra 5 stelle e il governatore uscente Michele Emiliano. Per lui la presidenza della Regione si gioca lì».

 

I 5 stelle saranno decisivi?

berlusconi salvini meloni fitto

«Con il voto disgiunto potrebbero essere determinanti. Bisogna vedere quali saranno i giochi a livello nazionale e gli accordi tra Pd e M5s, sempre che venga siglato un patto».

 

La Puglia è il test sulla salute della maggioranza?

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

«Sì. È la regione laboratorio dove si vedono gli effetti delle politiche dell'esecutivo, i movimenti di Di Maio, quali sono i rapporti tra Lega e Fratelli d'Italia, senza dimenticare che è la Regione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte».

 

Quindi per lei oggi il 4-2 per il centrodestra è l'esito più probabile.

«È quello di cui si parla di più. E attenzione: bisogna vedere che cosa accade in Toscana. Ma c'è un altro fattore».

 

Quale?

«Veniamo da un mese dove ci siamo presi una pausa, un respiro dopo i duri mesi di lockdown. La vera battaglia politica inizia adesso. Tra qualche giorno si aprono le scuole. E potrebbe accadere qualcosa di interessante».

 

Un inizio d'anno problematico potrebbe influire sul voto?

matteo salvini senza mascherina a benevento

«Certo, naturalmente a danno di chi l'ha gestito. L'indotto scolastico raggiunge quasi la metà del Paese, tra studenti, famiglie, nonni, insegnanti, tate, ristorazione, pulizie, luoghi di impiego dei genitori, trasporti. Se blocchi la scuola blocchi mezzo mondo del lavoro. Non si risolve tutto con lo smart working».

 

La Lega verrà cannibalizzata dalle liste locali?

ferruccio sansa

«Perderà qualcosa, ma se si dovesse votare per il Parlamento sono quasi tutti voti che torneranno a Salvini».

 

Il Pd resta il secondo partito?

«In teoria sì. È sul terzo che potrebbe esserci la sorpresa perché Fratelli d'Italia è in forte ascesa, e non solo nelle Marche e in Puglia dove ha due candidati ben piazzati».

 

Referendum sul taglio dei parlamentari: conferma il rapporto di due terzi per il Sì e un terzo per il No?

vincenzo de luca stefano caldoro 2

«Le nostre analisi dicono che il Sì è al 42%, il No al 15,8 mentre il restante 42,2% dell'elettorato ci sta ancora pensando. Il dato vero è che ci sarà un'affluenza relativamente bassa nelle zone d'Italia che non devono rinnovare le amministrazioni locali.

 

Un altro dato interessante è che proprio in questa parte d'Italia si nasconde molto No. La partecipazione al voto è ancora tutta da valutare, anche per la paura del contagio».

 

Un aumento dell'affluenza farebbe crescere il No?

luigi di maio strappa le poltrone in piazza montecitorio flash mob m5s per il taglio dei parlamentari

«Nell'arco di un mese il No è cresciuto di 10 punti percentuali perché se n'è cominciato a parlare e la gente comincia a farsi un'idea anche in modo imprevedibile: pensiamo alla dichiarazione di Sansa, candidato alla presidenza della Liguria per l'area di governo, che vota no».

 

Un ex giornalista del Fatto Quotidiano molto sensibile alle istanze dei 5 stelle.

«È una posizione che fa pensare, e lui è in una regione chiamata al voto. Tuttavia il cittadino a oggi vede il referendum come la politica che parla di sé stessa con sé stessa per reiterare sé stessa».

 

alessandra ghisleri (2)

Tuttavia, gli italiani restano favorevoli al taglio dei parlamentari.

«La gente comincia a domandarsi il significato di questo taglio, per che cosa il numero dei parlamentari dev' essere diminuito e quali saranno i passi successivi e i tempi. I cittadini vorrebbero sentire parlare di lavoro, economia che riparte, progetti per spendere i fondi europei...

 

Vorrebbero capire perché non ci sono ancora i vaccini antinfluenzali nelle farmacie e perché, quando arriveranno, non ce ne saranno per tutti. Di tutto questo non si parla. E il referendum sembra un dialogo chiuso tra politici e intellettuali».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”