LA LEGA NEL ‘92 STAVA PER COMPRARE TELEMONTECARLO CON LA MANINA DI ENRICO CUCCIA! MA BOSSI EBBE PAURA - GABRIELLI DAL GIGLIO A CAPO DELLA POLIZIA? - PIERFURBY SI FA IL SUO REALITY - ABETE FULMINA IL BOIARDO CARDIA - IL POKER ONLINE ROVINA GLI ITALIANI MA INGRASSA L’ERARIO - IL “SOLE” RISORGE MA TAGLIA LE EDIZIONI REGIONALI - MAZZETTE SUGLI ALLUVIONI - TREMONTI HA MOLLATO MONDADORI - LA FUGA DI PATRONI GRIFFI - BIANCOFIORE PORTA GUAI…

A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1 - POLTRONE ROVENTI - DAL GIGLIO GABRIELLI SOGNA...
Franco Gabrielli, numero uno della Protezione civile, ha un grande desiderio: lasciare al più presto la poltrona ereditata da Guido Bertolaso per occupare quella, a lui ben più gradita, di capo della Polizia. La gestione del dipartimento ereditato da Guido Bertolaso gli sta procurando molte critiche. Le ultime, quelle piovutegli addosso per la scarsa capacità di reazione mostrata in occasione della tragedia del Giglio.

Per Gabrielli, si tratterebbe di un ritorno a casa, visto che, prima di essere nominato direttore del Sisde (l'ex servizio segreto civile), proprio nella polizia aveva fatto una carriera lampo. E forse anche il momento politico giusto: prima di indossare la divisa era dirigente dei giovani Dc con Enrico Letta, Renzo Lusetti e Dario Franceschini. P. D. N.

2 - CASINI REALITY...
Pier Ferdinando Casini mette la sua vita sul Web. Il progetto è ancora in fase sperimentale, ma già da diversi giorni i componenti dell'ufficio stampa Udc sono tenuti a girare con una telecamera digitale e con la consegna di riprendere ogni dichiarazione e mossa del leader. Poi, alle sette di sera, i filmati finiscono sulla Web tv del partito. Nelle intenzioni di Casini la Web tv dovrà coprire un arco temporale ben più lungo e diventare punto di riferimento degli elettori e militanti centristi. S. An.

3 - CARDIA SI CONVERTE...
Mercoledì 18 gennaio, Roma, riunione del direttivo di Assonime, i trenta massimi rappresentanti dell'economia e della finanza italiana, da Benetton a Bernabè, da De Benedetti a Romiti, da Colaninno a John Elkann: il "salotto buono" degli anni Duemila. Si parla molto e a lungo di crisi e di crescita, di rischi di recessione e di liberalizzazioni. All'ultimo prende la parola anche Lamberto Cardia, 77 anni, già magistrato della Corte dei Conti, per decenni capo di gabinetto di ministri e presidenti del Consiglio, a lungo presidente della Consob e oggi delle Ferrovie dello Stato: "Il maggior ostacolo alle riforme e alla crescita", scolpisce, "viene dalla resistenza dell'alta burocrazia".

E Luigi Abete, presidente di Assonime, di rimando e con un pizzico di malizia: "Caro Lamberto, mi compiaccio che dopo essere stato un campione di quell'alta burocrazia, ti sia finalmente convertito...". Un sorriso dei presenti, Cardia compreso, chiude elegantemente lo scambio di battute.

4 - IL BOOM DEL POKER ON LINE - L'ERARIO CALA L'ASSO...
Sei miliardi e mezzo di euro: è quanto gli italiani hanno scommesso dal 18 luglio 2011, giorno della liberalizzazione del poker on line in modalità cash e dei casinò su Internet. E questo soltanto per carte, roulette, blackjack, dadi, baccarat e così via. Un buon affare per l'Erario, che da questi giochi ha ricavato 38 milioni di euro in sei mesi, con un potenziale di crescita ulteriore. Nel 2011, infatti, lo Stato ha incassato dall'intero settore delle giocate on line 178 milioni: skill games e tornei di poker hanno prodotto un flusso di 67 milioni e altri 28 sono derivati dal poker cash e dai casinò mentre le scommesse sportive su Internet hanno prodotto entrate fiscali per 46 milioni di euro.

Il resto viene dal gettito di altre lotterie e giochi telematici, come le scommesse ippiche, i Gratta e Vinci digitali e anche il vecchio Totocalcio. Quello dei casinò Web è un business anche per i gestori che in un semestre hanno incassato 162 milioni di euro. A prima vista, tutto bene: qualcuno perde, qualcun altro si arricchisce e anche lo Stato incassa denari che servono pure per la ricostruzione dell'Abruzzo terremotato e i restauri d'opere d'arte. In realtà, la cura potrebbe essere più dannosa del male, visto che chi perde, nei giochi da banco, è soltanto lo scommettitore.

Decisa a fermare questa escalation sembra la deputata leghista Manuela Dal Lago, con un progetto di legge che dovrebbe limitare la promozione e l'accesso ai casinò. Peccato che anche il Carroccio, durante l'ultimo governo Berlusconi, abbia votato a ranghi compatti la legge di liberalizzazione del gioco on line. G. C.

5 - GENOVA - MAZZETTE FUORISERIE...
Arricchirsi sulle sciagure: tratto distintivo delle cricche degli appalti all'italiana. A Genova, la sciagura per eccellenza è la periodica alluvione del Bisagno, il torrente che scorre nel centro cittadino sotto una copertura realizzata in epoca fascista che fa da tappo alle piene, come quella del 1970 che fece 25 morti annegati. Per lo Stato, si tratta di "emergenza nazionale", per cui l'appalto da 160 milioni di euro per rifare la copertura è in capo direttamente al Provveditorato alle opere pubbliche della Liguria.

Ma la succursale locale del ministero delle Infrastrutture, secondo un'inchiesta della procura di Genova, sarebbe ostaggio di un gruppo di funzionari, capitanato dal geometra De Vivo e dotato di inesauribile fantasia per ottenere dalle imprese amiche, secondo i magistrati, mazzette e favori in cambio di appalti. Singolare ad esempio la clausola nel capitolato con Edilpamoter: la ditta dovrà mettere a disposizione tre auto di almeno 2 mila cc di cilindrata, cinque porte, bolli, assicurazione e benzina pagati, per "esigenze di cantiere", ovvero, si suppone, per sopralluoghi dei solerti funzionari statali. Per la cronaca: il cantiere si trova sotto le finestre del Provveditorato. V. C.

6 - IL SOLE SPEGNE I DORSI...
Dopo pochi mesi di direzione Napoletano, il "Sole 24 Ore" è già risuscitato, tornando sopra le 300 mila copie diffuse (dato di dicembre, +11% sul 2010), ma dopo oltre un decennio di onorata carriera (il pioniere Nord-est esordì in edicola nei '90) manda in pensione i gloriosi dorsi regionali. Le testate, distribuite localmente ogni mercoledì hanno raccontato l'economia locale, il boom dei distretti, le specificità del territorio. Altri tempi: ora la pubblicità stenta e Donatella Treu, ad del gruppo editoriale di Confindustria, ha decretato il taglio. Al posto dei sei dorsi, un nuovo inserto unico, "Impresa&Territorio", con distribuzione nazionale. V. C

7 - PARLAMENTO IN CIFRE - 42.307...
sono i provvedimenti di clemenza individuale (grazia o commutazione di pena) adottati dai capi dello Stato dal 1948 ad oggi. Einaudi è il presidente della Repubblica (1948-1955) che ne ha concessi di più: 15.578. Giorgio Napolitano invece è quello che ha concessi di meno, solo 17 su un totale di 1.923 pratiche esaminate. a cura dell'associazione Openpolis

8 - LEGA/1 - BOSSI A CUCCIA...
La Lega, nel 1992, fu a un passo dall'acquistare Telemontecarlo. E a occuparsene fu nientemeno che il nume di Mediobanca, Enrico Cuccia. Lo svela, nel libro "Alla fine della fiera" di Federico Ferrero per Add editore, Alessandro Patelli che, dopo essere stato l'uomo di fiducia di Bossi, l'organizzatore del primo raduno di Pontida e il segretario amministrativo del movimento, finì in prigione nel dicembre '93 e poi (in solido con Umberto Bossi) fu condannato a otto mesi per illecito finanziamento: 200 milioni, la quota Carroccio della maxitangente Enimont.

"Su nostra richiesta", racconta Patelli, "s'interessò Mediobanca, e fu Enrico Cuccia in persona a firmare il documento di opzione per il subentro in Telemontecarlo". Avevano trovato i finanziamenti "grazie a una merchant bank che si era offerta di coprire l'esborso economico", ed era pronto anche un piano particolareggiato sulla pubblicità, che Patelli presentò a Bossi. Ma l'Umberto aveva altro a cui pensare, o forse pensava fosse un passo più lungo della gamba. Lasciò scadere i tre mesi di opzione. E l'affare andò in fumo. R. D. C.

9 - LEGA/2 - COME È VERDE L'AUTO BLU...
Leonardo Carioni (Lega Nord), presidente della provincia di Como, nel 2011 ha percorso 34 mila chilometri con la sua auto blu, quasi il doppio di quelli registrati dai componenti della sua intera giunta. Membro anche dei cda di Pedemontana ed Expo 2015, nonché presidente di Unione province lombarde e Sistema Sviluppo Fiera, Carioni ha percorso una media di 108 chilometri al giorno. Eppure negli ultimi due anni, causa problemi di salute, la sua presenza in sede provinciale è spesso mancata. Comunque, tutti gli spostamenti di Carioni sono segnati nei cosiddetti diari di bordo, anche se la Provincia non ne consente la visione. S. V.

10 - TREMONTI EXIT...
Aveva pubblicamente negato di voler lasciare la berlusconiana casa editrice Mondadori, ennesimo gesto di allontanamento politico dal Cavaliere e dai suoi cari. Ma alla fine l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha sciolto la riserva e pubblicato il suo ultimo saggio - "Uscita di sicurezza" - non con Mondadori, ma per i tipi della Rizzoli. Proprio come "l'Espresso" aveva anticipato nel numero del 20 ottobre 2011. Ah, le smentite di politici e ministri!

11 - MINISTRO DA MARCIAPIEDE...
Martedì 17 gennaio al residence di Ripetta, a due passi dal Parlamento. Il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, invitato dall'Associazione nazionale magistrati a un convegno, ha appena finito il suo intervento e viene subito tallonato da un gruppo di giornalisti che, stimolati dal tema discusso in quel contesto, la legalità, gli fanno domande sulla vicenda della casa acquistata a prezzo stracciato al Colosseo e sul doppio stipendio, da magistrato e da capo di gabinetto, per anni da lui percepito.

Patroni Griffi declina ogni commento e guadagna l'uscita in tutta fretta incalzato dai cronisti che lo inseguono per un centinaio di metri su via di Ripetta, fino a quando il ministro non trova riparo infilandosi sull'auto blu parcheggiata sul marciapiede e contromano. Il mezzo sgomma via calpestando con una ruota il piede di un turista americano che urla e cade in terra dolorante mentre l'auto del ministro tira dritto. "Italian politician, that's understood", il rassegnato commento del malcapitato. "Certo, si capisce, un politico italiano", la conferma dei passanti. M.D.B.

12 - AGENZIA DEL TERRITORIO - CACCIA ALLO STRUZZO...
Aria pesante all'Agenzia del Territorio. Le notizie sulle spese pazze dell'organismo (oltre un milione di euro investiti in un anno per cene, convegni e regali di varia natura) hanno indispettito Mario Monti che sta lavorando a un cambio della guardia al vertice della struttura controllata dal ministero dell'Economia. Il premier, che durante la conferenza stampa di fine anno aveva glissato sulla questione, limitandosi a ironizzare sui 3 mila euro spesi per decorare una dozzina di uova di struzzo, ha fatto sapere al direttore Gabriella Alemanno, in via informale,che intende avvicendarla.

La sorella del sindaco di Roma, però, avrebbe rifiutato l'onorevole via d'uscita che le sarebbe stata proposta: una poltrona alla Corte dei conti. Il favorito per la successione, se Monti si imporrà in questa delicata partita, è Gianni Guerrieri, attuale direttore dell'Osservatorio del mercato immobiliare, cui spetterebbe il compito di portare a termine la riforma del catasto. M. D. B.

13 - GIUSTIZIA/1 - MINISTRO ALLO SBARAGLIO...
Non hanno dubbi i senatori della commissione giustizia del Senato: la colpa degli errori del ministro Severino? È di Augusta Iannini, coniugata Vespa, fin dai tempi di Castelli a capo dell'ufficio legislativo di via Arenula. "Una testa dura", la definisce Roberto Centaro (Pdl) che si era visto scippare dal governo il suo progetto di legge sull'usura, giunto al voto finale del Senato, ma finito con una sorta di copia e incolla nel decreto per accelerare i tempi della giustizia civile.

Apriti cielo: commissione in rivolta e il ministro costretto alla retromarcia con tanto di scuse. Ma non solo: stesso decreto, altro errore e ancora tanto imbarazzo tra i senatori, perché sull'istituto della "mediazione civile" (che il governo intende rafforzare) pende un giudizio della Corte costituzionale. "Un ministro mandato allo sbaraglio da chi deve invece informarlo", accusa Silvia Della Monica (Pd) additando anche lei l'ufficio legislativo. Responsabile, in pochi giorni, di una terza gaffe denunciata dall'opposizione: l'inserimento con emendamento nel decreto svuotacarceri di una legge delega al governo. Una mossa non proprio corretta dal punto di vista costituzionale. B. B.

14 - ISTRUZIONE - CONCORSO IN TILT...
Quel bando ministeriale era davvero moderno e innovativo. Peccato che la sua casella di posta elettronica - solo strumento disponibile per iscriversi - a un certo punto ha smesso di funzionare e ha cominciato a respingere al mittente tutte le e-mail che arrivavano. È capitato per un bando del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che cercava esperti con meno di 40 anni nell'ambito di nuovi media, e-government, open data, social innovation.

Scadenza, per mandare la mail d'iscrizione, il 15 gennaio 2012. Le mail dei candidati tornavano indietro perché, si è scoperto, quella casella era troppo piena: nessuno si era preoccupato di controllarla e svuotarla. Il 16 gennaio il Miur ha ammesso "problemi tecnici" e ha prorogato il bando di altre 24 ore. A. L.

15 - COSE DA DURC...
Muratori e costruttori uniti per spiegare al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che quel documento s'ha da fare. Si tratta del Durc, Documento unico di regolarità contributiva, che attesta la regolarità delle imprese nei confronti di Inps, Inail e Cassa Edile. La legge di stabilità del 2011 (Berlusconi), prevede l'attuazione della semplificazione amministrativa. Ma non cita il Durc.

"In alcuni Comuni", spiega Mauro Livi della Fillea Cgil , "hanno interpretato questa assenza avviando l'autocertificazione delle aziende". Senza quel documento diventa più difficile contrastare il lavoro nero e le violazioni sulla sicurezza. Per questo Cgil, Cisl e Uil, assieme ai costruttori, hanno scritto alla Fornero chiedendo di esplicitare l'obbligatorietà del Durc. Pochi giorni dopo è arrivata la risposta di un dirigente del ministero: in materia di edilizia non ci può essere l'autocertificazione. Che l'unione faccia davvero la forza? M. G.

16 - INPDAP - BIANCOFIORE PORTA GUAI...
Guai giudiziari in casa Biancofiore. La madre di Michaela, deputata del Pdl, è indagata per falso assieme al presidente dell'Inpdap, Paolo Crescimbeni. Giovanna Tarulli, 76 anni, ex maestra, era stata accolta nel luglio 2009 alla casa albergo per pensionati pubblici "La Pineta" di Pescara. Il procuratore Nicola Trifuoggi contesta a Crescimbeni di avere falsamente attestato lo "stato di grave disagio" della donna e di averne favorito l'ammissione fuori graduatoria "assieme al coniuge".

Così aveva autocertificato anche la Tarulli. In realtà, il marito della donna è morto nel 1984, mentre il suo convivente risulta sposato con un'altra signora. E l'indagine ha accertato che l'ex maestra era entrata nella residenza con il suo compagno, cosa vietata dal regolamento. Saputo dell'inchiesta, la Tarulli ha scritto all'Inpdap: "Vi prego, non mandateci via". La figlia si è invece scoperta sostenitrice delle coppie di fatto: "Nessuna raccomandazione, lei convive da oltre 20 anni e lo considera il marito a tutti gli effetti". P. C.

17 - PRECARI DEMOCRATICI...
Promessa mantenuta. Per il Pd di Bologna è cominciata l'era dei dirigenti precari. "La politica non può essere una professione", aveva detto un anno fa il giovane segretario provinciale Raffaele Donini, preparando il terreno per l'addio al posto fisso nel quartierone della Bolognina dove Achille Occhetto mandò in soffitta il Pci. Ora lui per primo, superate le amministrative, dà il buon esempio: prossimo al licenziamento si prepara ad essere ri-assunto con un contratto a termine di tre anni.

Non tutti l'hanno presa bene. Ma la riforma, discussa nei circoli e poi votata dalla direzione, ha preso il via. Sotto le Due Torri il partitone non assumerà più dirigenti con un contratto a tempo indeterminato. Per ora restano al loro posto i funzionari politici impegnati in altri incarichi e collocati in aspettativa. Come nel caso della presidente del consiglio comunale Simona Lembi. N. R.

 

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