giuseppe conte con avvocato in mutande

VI RICORDATE DI QUANDO UN UOMO IN MUTANDE SU UN BALCONE, A NAPOLI, CHIESE A GIUSEPPE CONTE DI SBLOCCARE LA LEGGE 788? EBBENE, ORA QUELLA NORMA, CHE RIGUARDA IL RECUPERO DEI CREDITI IN SOFFERENZA, POTREBBE VEDERE LA LUCE – IL GOVERNO HA RIPROPOSTO IL VECCHIO DISEGNO DI LEGGE A FIRMA DELL'ORA MINISTRO ADOLFO URSO, PER PERMETTERE DI SALDARE I DEBITI A PREZZI RIDOTTI. MA LA MATERIA È DELICATA. E INFATTI “BLOOMBERG” HA GIÀ LANCIATO L’ALLARME: “POTREBBE TURBARE ULTERIORMENTE GLI INVESTITORI…” - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Camilla Conti per “La Verità

 

giuseppe conte parla con avvocato in mutande a napoli 5

Nel luglio 2017 uno studio di Pwc definiva l’Italia «The place to be», ovvero il posto dove trovarsi. Le banche stavano vendendo quantità enormi di crediti deteriorati a prezzi stracciati. Così su questo mercato si erano fiondati investitori da tutto il mondo: big come Fortress, Pimco o Cerberus, ma anche divisioni specializzate delle banche d’affari.

 

Una volta accaparrati più Npl possibile, questi soggetti li avevano dati ai cosiddetti servicer per l’attività vera e propria di recupero crediti. Sviluppando un mercato «secondario» di crediti in sofferenza dove a vendere non sono più le banche, ma gli stessi fondi che dalle banche avevano comprato.

 

[…] Si era così creato anche un fitto sottobosco di società veicolo create ad hoc, le cosiddette Spv, i cui flussi finanziari originavano dalle attività che venivano cartolarizzate. L’elenco di queste società e delle altre Svc (Società veicolo di cartolarizzazione) iscritte nel registro di Banca d’Italia era diventato lunghissimo. Rendendo spesso difficile monitorare le performance di alcuni «spazzini» di Npl controllati da società di diritto estere.  Così come non era facile capire i prezzi dei «cartellini» esposti nel gran bazar delle sofferenze. […]

 

giuseppe conte parla con avvocato in mutande a napoli 4

Anche per questo, nel settembre 2018 era stato presentato un disegno di legge portato avanti dall’allora senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, oggi ministro delle Imprese, che puntava a consentire il riscatto delle sofferenze bancarie direttamente ai debitori.

 

L’obiettivo […] era […] […] creare un canale privilegiato per i debitori che avrebbero la possibilità, tramite un diritto di opzione, di ricomprarsi il credito deteriorato o direttamente l’incaglio aggiungendo al prezzo a cui la banca l’ha ceduto una percentuale compresa tra il 20 e il 40 per%.

 

[…] Quella proposta di legge […] era diventata famosa anche per un video circolato sul Web a giugno 2019. Si poteva vedere l’allora premier, Giuseppe Conte, su un balcone a Napoli, dialogare con un avvocato settantenne, in piedi su un altro balcone e in mutande.

 

«Presidè», aveva gridato il civilista, «sblocchi subito la 788, una legge che può salvare migliaia di persone». Conte aveva replicato con un «me ne interesserò». Il testo di legge era stato incardinato in commissione al Senato per poi arenarsi con la fine della legislatura.

giuseppe conte parla con avvocato in mutande a napoli 3

 

Ma ora, con Fdi al timone della maggioranza di Palazzo Chigi, quell’idea è stata tirata fuori dal cassetto e il governo Meloni è al lavoro su un intervento sui crediti deteriorati a tutela di piccole imprese, commercianti, artigiani e famiglie.

 

A rivelarlo, è stato il quotidiano Mf lo scorso 10 agosto sottolineando che la norma sarebbe anche potuta entrare nel decreto Asset e investimenti, se nel corso del Consiglio dei ministri del 7 agosto l’argomento banche non fosse stato dominato dal prelievo sugli extraprofitti.

 

Il Parlamento, comunque, si è già mosso a metà luglio. Sono state presentate due proposte alla Camera e al Senato. È prevista un’opzione per saldare il debito riconoscendo al servicer il 20% in più rispetto al prezzo d’acquisto dalla banca ma la misura viene limitata a crediti ceduti che siano frutto delle crisi economiche e bancarie degli ultimi anni (dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2021). Le proposte depositate (e già quella di Urso del 2018) valgono per qualunque credito deteriorato fino a 25 milioni di valore nominale.

 

adolfo urso a villa taverna per la festa dell indipendenza usa

È poi allo studio il vantaggio, per chi ricompra il credito, di essere cancellato dalla Centrale rischi di Bankitalia che segnala le inadempienze.

 

[…]  La materia è delicata perché potrebbe avere ripercussioni sul mercato dei non performing loans italiano che vale 307 miliardi di crediti ed è il più grande d’Europa. La prossima legge sui crediti deteriorati è inoltre finita ieri sui «terminali» degli investitori internazionali con un allarme lanciato da Bloomberg. «La nuova legge potrebbe turbare ulteriormente i finanziatori e gli investitori internazionali in un Paese ancora scosso da una tassa a sorpresa sulle banche», evidenziano i reporter dell’agenzia finanziaria americana.

 

Aggiungendo che le preoccupazioni degli investitori «si concentrano sulla possibilità che le misure possano cancellare i loro rendimenti». Secondo altri esperti, c’è il rischio di creare effetti distorsivi nel mercato italiano del debito, rendendolo meno attrattivo per gli investitori e quindi meno stabile.

 

adolfo urso alla manifestazione della brigata ebraica 25 aprile 2023

Un po’ come quell’effetto distorsivo, in direzione contraria, che ebbe la risoluzione delle quattro banche regionali (Banca Marche, Pop Etruria, CariFerrara e CariChieti) varata dal governo Renzi nel 2015 e la decisione di Bankitalia di valutare le sofferenze delle banche in esame al 17% del nominale (un valore poi alzato al 22% nei primi mesi del 2016). Benchmark che mise pressione sull’intero sistema accelerando le crisi di altri istituti, dalle venete a Mps.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...