SI SALDI CHI PUÒ! LETTA INIZIA A SVENDERE IL PATRIMONIO PUBBLICO MA I RENZIANI ATTACCANO: “NE DISCUTA IL PARLAMENTO” - SECONDO UNA PRIMA VALUTAZIONE DI ANALISTI SVIZZERI E LONDINESI CON I MERCATI ATTUALI VALGONO 5/6 MILIARDI. LA METÀ DI QUELLO CHE DICE SACCOMANNI

1 - LETTA: IN CDM 'PRIMO PASSAGGIO' SU PACCHETTO PRIVATIZZAZIONI
(AGI) - Il Consiglio dei ministri ha esaminato anche il 'dossier' sulle privatizzazioni. C'è stato in Cdm, ha annunciato il premier Enrico Letta, "un primo passaggio" su "un primo pacchetto di quote di società pubbliche". "E' un intervento finalizzato alla prima risposta sulla necessita che nel 2014 non soltanto il deficit sia sotto controllo, ma che il debito pubblico inizi un percorso di discesa", dice il premier.

2 - ENI: LETTA, BUYBACK PER CEDERE 3%, MA NO SOTTO 30%
(ANSA) - Nel pacchetto di cessioni deciso in Cdm c'e' anche una "operazione di buyback che riguarda Eni che comportera' la cessione di un 3%, senza che questo comporti l'andare sotto il 30%". Lo afferma il premier Enrico Letta, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi.

3 - PRIVATIZZAZIONI. ECCO LA LISTA DELLE SOCIETÀ CHE VENDONO QUOTE
SACE DIVENTERÀ A MAGGIORANZA PRIVATA

(DIRE). - Le privatizzazioni avviate dal governo prevedono la "cessione di quote pubbliche non di controllo, tranne per quel che riguarda la Sace, oggi in mano alla Cdp, per la quale invece ci sara' una maggioranza privata, come accade alle sue consorelle in Europa". Lo annuncia il premier Enrico Letta a Palazzo Chigi, elencando le societa' che sono: Stm, Enav, Fincantieri, Cdp reti, Cdp Tag, Grandi stazioni (ossia la parte dei negozi che si trovano nelle stazioni).

4 - LETTA: VIA A PRIMO PACCHETTO PRIVATIZZAZIONI DA 10-12 MILIARDI
(TMNews) - "E' pronto il primo pacchetto di privatizzazioni e cessioni di quote società pubbliche, un passaggio pronto da tempo. E' un'operazione tra i 10 e i 12 miliardi di euro. L'obiettivo è avere già nel 2014 la riduzione del debito pubblico". Lo ha detto il premier Enrico Letta dopo il Consiglio dei ministri di oggi.

5 - BASSANINI, CI SARANNO CESSIONI PARTECIPAZIONI CDP
(ANSA) -"Il piano di privatizzazioni del governo" contiene "un capitolo dove il governo in quanto azionista della Cassa sa e sostiene il piano di dismissioni" che riguarda "la razionalizzazione della sua partecipazioni da parte di Cdp e comporta la cessione di partecipazioni". Lo dice il presidente di Cdp Franco Bassanini in Senato.

6 - PRIVATIZZAZIONI, DEPUTATI PD: NO A SVENDITE DANNOSE PER FUTURO
(ilVelino/AGV NEWS) "Non si può procedere a svendite delle partecipazioni pubbliche che servano solo a fare cassa immediata, creando un danno per le future generazioni e i conti pubblici dei prossimi anni. Serve un dibattito aperto e approfondito in parlamento". E' quanto dichiarano i deputati del Partito democratico Michele Anzaldi, Luigi Bobba, Lorenza Bonaccorsi, Federico Gelli ed Ernesto Magorno. "Il governo ascolti le riflessioni di Matteo Renzi - spiegano i deputati - privatizzare frettolosamente le quote di colossi come Eni, Enel o Poste potrebbe rivelarsi addirittura dannoso per le casse dello Stato. Ricavare ora cifre sottostimate, a causa dei ridotti valori di borsa, impedirebbe al Tesoro di continuare ad incassare i ricchi dividendi che rappresentano ossigeno per il bilancio pubblico.

Una partecipazione come quella in Eni, ad esempio, rende probabilmente più ora che in caso di vendita per abbattere il debito pubblico". "Sul patrimonio costruito da tutti gli italiani - aggiungono i deputati - occorre procedere con molta cautela, per evitare la beffa di casi come Telecom e Alitalia, le cui privatizzazioni hanno rappresentato aggravi ulteriori per le casse dello Stato invece di fornire un servizio realmente competitivo".

7 - PRIVATIZZAZIONI: CONVERGENZE E DIVERGENZE TRA GOVERNO, TESORO E CDP
Michele Arnese per "Formiche.net"


Mentre liberisti alla Francesco Giavazzi e liberali alla Alberto Quadrio Curzio dibattono su come e che cosa privatizzare, uno degli oggetti della discussione - la Cassa depositi e prestiti- si trova a un bivio.

I PIANI DELLA CASSA
La Cassa presieduta da Franco Bassanini e guidata dall'amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini ha presentato ambiziosi piani industriali su reti, infrastrutture e sostegno all'economia e alle aziende. Piani che necessitano di risorse da parte degli azionisti per raggiungere obiettivi peraltro condivisi da Tesoro e fondazioni, soci rispettivamente con l'80 e il 18 per cento. Infatti la Cdp deve patrimonializzarsi per poter sostenere i piani di investimenti annunciati.

IL DOSSIER BANCA
La Cassa, peraltro, è in procinto di decidere la tempistica per aderire agli auspici giunti dalla Banca d'Italia per una ricapitalizzazione visto che la Cdp - secondo l'Istituto centrale governato da Ignazio Visco - è anche una banca e, come svelato da una ricostruzione/inchiesta di Formiche.net, l'aumento di capitale per il Tesoro potrebbe costare circa 3 miliardi di euro.

COME FINANZIARE LA CASSA
Ma restiamo al punto: come trovare le risorse necessarie per raccogliere equity a finanziare i piani? La Cassa da tempo aveva pensato nei dettagli: costruiamo una holding delle reti denominata appunto Cdp Reti (dove ora c'è Snam, presto potrebbe essere apportata la quota pubblica di Terna e in futuro magari altre reti d'interesse nazionale) e vendiamo fino al 49 per cento della holding, senza quindi dismettere il controllo strategico.

I PROGETTI PRONTA CASSA DEL TESORO
Il governo, per bocca sia del premier Enrico Letta che del ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, sta predisponendo un piano di dismissioni di quote di aziende statali, detenute direttamente dal Tesoro o dalla Cassa depositi e prestiti. Gli impatti delle privatizzazioni su deficit e debito sono diversi e tutti da studiare. L'unica certezza è che l'esecutivo e il Tesoro puntano a far cassa. Ma questo obiettivo come si concilia con i fini già annunciati dalla Cassa e con i progetti di Cdp Reti proprio per ripatrimonializzare la società controllata all'80 per cento del Tesoro?

LE IDEE POCO CHIARE DEL GOVERNO
Si spera che i dibattiti sui media, come quelli di Francesco Giavazzi, Alberto Quadrio Curzioe Giulio Sapelli si facciano presto anche nei ministri per chiarire strategie e linee di indirizzo. Anche per una Cassa che non può essere tanto invocata quanto, spesso ingiustamente, molto bistrattata.

 

cancellieri saccomanni letta LETTA E SACCOMANNI images MATTEO RENZI ALLA LEOPOLDA FRANCESCO GIAVAZZI jpegvisco ignazio Ignazio Visco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...