cannabis marijuana canne canna fumo

LIBERA CANNA IN LIBERO STATO - PROPOSTA DI LEGGE BIPARTISAN: 218 PARLAMENTARI FIRMANO PER LEGALIZZARE LA CANNABIS - L'IRA DI SALVINI: “MEGLIO REGOLARE LA PROSTITUZIONE, ALMENO NON FA MALE” - NCD SULLE BARRICATE

dispensario cannabisdispensario cannabis

Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”

 

Si potrà vendere in negozi con licenza dei Monopoli di Stato. Si potrà coltivare sul balcone di casa (fino a cinque piante). Si potrà fumare liberamente, ma soltanto in luoghi privati. Se la proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis dovesse passare, inoltre, i maggiorenni potranno anche detenere fino a 15 grammi di cannabis. Consentiti anche i «cannabis social club», per la coltivazione in forma associata in enti senza fini di lucro. 
Il promotore della proposta è Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri. Ma ad oggi la sua proposta ha già avuto l’adesione di 218 parlamentari, «e stanno crescendo», quasi tutti di Pd, Sel e M5s, ma con piccole incursioni anche di Forza Italia e Scelta civica. 
 

SALVINI  alle 11.41.22SALVINI alle 11.41.22

Molte anche le polemiche e la più forte è arrivata dalla Lega, dal suo leader, Matteo Salvini: «Personalmente sono contrario: sarei per la legalizzazione e la regolamentazione della prostituzione, perché fino a prova contraria il sesso non fa male, la cannabis sì». Immediata la replica del sottosegretario Dalla Vedova: «Vorrei capire da Salvini se pensa di legalizzare la prostituzione o le prostitute che sono quasi tutte straniere, clandestine e illegali». 
 

La proposta di legalizzazione della cannabis ha tra i suoi obiettivi primari la tutela dell’uso terapeutico delle sostanze e si muove in un solco già adottato negli Stati Uniti. Come il divieto di poter fumare spinelli in luoghi pubblici, anche all’aperto, compresi i parchi. In caso di trasgressione la proposta di legge prevede sanzioni di tipo amministrativo, multe insomma, dello stesso tipo di quelle previste per il divieto del fumo. 
 

cannabis 4cannabis 4

«Se vogliono legalizzare la cannabis se lo scordino», ha detto l’ex-ministro Maurizio Lupi, di Ncd, e a rincarare la dose ci hanno pensato i senatori Maurizio Gasparri (Forza Italia) e Carlo Giovanardi (Ncd): «La legalizzazione della cannabis è un regalo alle mafie». Il deputato Tancredi Turco, di Alternativa libera, ha invece calcolato: «Con gli introiti della vendita della cannabis si potrebbe abolire l’Imu». 
 

Un appello in favore arriva anche da Pippo Civati, ex-Pd ora passato al gruppo misto: «Sappiamo che il premier si è sempre dichiarato contrario alla legalizzazione, ma crediamo che in una legislatura così che il governo decida di rimettersi al Parlamento». 

 

Benedetto Della Vedova Benedetto Della Vedova

Il sottosegretario Della Vedova è ottimista: «Ci sono ancora alcuni giorni per poter firmare la proposta di legge e io penso che ci sia ancora un’area liberal che potrebbe aderire, soprattutto dentro Forza Italia. Anche perché i sondaggi di Pagnoncelli ci segnalano che l’elettorato di centrodestra è altamente favorevole alla legalizzazione. In ogni caso anche senza firmarla si può votare a favore: credo che i numeri ci siano». 
 

C’erano anche Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera del Pd, e Stefano Fassina, ex-Pd ora misto, alla conferenza stampa di ieri dove si presentava la proposta di legge che mantiene divieti severi in caso di spaccio della cannabis, con le punizioni penali oggi in vigore, quindi anche il carcere. 
 

cannabis 3cannabis 3

Da fuori fa sentire la sua voce contraria la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, mentre da esperto si leva in difesa la voce dell’oncologo Umberto Veronesi: «Da almeno vent’anni mi batto per la legalizzazione della cannabis e spero che sia la volta buona. Fare leggi proibizioniste non serve: il 48% dei ragazzi ammette di aver usato cannabis. Dunque la legge ha fallito. Nessuno di noi è favorevole all’uso della marjuana così come non lo siamo per il tabacco e l’alcol. Ma la proibizione non è la soluzione». 
 

cannabis nel succo di melacannabis nel succo di melacannabis 1cannabis 1

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO