LE LIGRESTE: “CHIARIREMO TUTTO” - GIULIA: “PERICOLO DI FUGA? MA SE ERO A GAZA” – E LA SERA PRIMA DELL’ARRESTO ERA ATTOVAGLIATA AL BOSCOLO-PARTY A MILANO

Giusy Fasano per "Il Corriere della Sera"

«Perché dire che potrei scappare? Sono andata a Gaza poche settimane fa e sono rientrata in Italia regolarmente...mai mi è sfiorata l'idea di non tornare». Giulia Ligresti è stupita. Dopo aver creato una fondazione (ora chiusa) che si occupava di donne maltrattate, di recente aveva scelto la via della solidarietà nella striscia di Gaza, appunto, legando il suo nome e il suo impegno a un'associazione di volontariato.

È stata una delle cose che più l'hanno ferita, ieri, nel leggere l'ordinanza: veder scritto che anche per lei, come per i suoi familiari, esiste il pericolo di fuga. «E sì che mi hanno sentito più volte» ha commentato con il suo avvocato Gian Luigi Tizzoni. Gli inquirenti torinesi hanno messo a verbale le sue deposizioni in più di un'occasione. («Non mi sono mai tirata indietro») e lei si era convinta di aver chiarito ogni dettaglio.

E invece ieri mattina all'alba lo choc dei finanzieri che suonano alla porta e l'inizio di giorni da percorrere tutti in salita. Il primo pensiero per i figli. «Le cose vanno spiegate con la massima delicatezza possibile» si è raccomandata lei con il legale, «soprattutto al piccolino». Dalla sua casa milanese è uscita che erano le dieci passate. Destinazione: carcere di Vercelli.

In quelle stesse ore sua sorella Jonella era nella caserma della Guardia di Finanza di Cagliari in attesa che si decidesse se trasferirla direttamente ieri, oppure oggi, nel carcere delle Vallette, a Torino. Anche per Jonella la prima preoccupazione sono stati i figli: «Per favore fai in modo che siano sempre protetti» ha pregato l'avvocato Tizzoni, sentito al telefono più volte (alla fine il trasferimento non è avvenuto in giornata).

I suoi due bambini erano nella villa delle vacanze assieme a lei, ieri mattina, quando gli agenti della Finanza hanno notificato l'ordinanza. «Chiariremo questa faccenda fino in fondo» ha detto Jonella al legale in una delle chiamate dalla caserma. Ha chiesto chiarimenti su alcuni passaggi del provvedimento, ha insistito su questo o quel dettaglio. Nel suo tono di voce c'era la Jonella di sempre: «una che non si arrende mai», come dice Tizzoni, ma anche una persona «sorpresa». E con il pensiero sintonizzato sulla sua famiglia.

Lei a chiedere di Giulia e Giulia a chiedere di lei. Del fratello in Svizzera che da ieri è un ricercato, e che ha fatto sapere di non voler rientrare in Italia, e del vecchio padre agli arresti domiciliari. «Come sta papà? Come l'ha presa?» si sono informate più volte. Daniela Santanché, da Roma, ha fatto sapere di essere solidale con le due amiche, «come donna e imprenditrice. Spero che la carcerazione preventiva sia stata usata in maniera adeguata e nel rispetto della dignità delle persone - ha detto -, non come in passato in modo arbitrario e disinvolto».

Salvatore Ligresti, dai suoi arresti domiciliari, dice che «i miei figli non hanno mai avuto il ruolo che gli danno nell'ordinanza» e che «non si meritano quello che gli sta succedendo. Nessuno di loro ha mai fatto nulla di illegale». Ed è sempre Gian Luigi Tizzoni a raccogliere il suo sfogo: «Avvocato eravamo appena usciti dai guai dell'altra questione....».

«L'altra questione» è l'inchiesta di Firenze nella quale Salvatore Ligresti era finito sott'accusa per corruzione e che si è chiusa con l'assoluzione. Ieri dello spirito positivo respirato dopo quella sentenza non era rimasto niente. Per dirla con le sue parole: «È la situazione peggiore che si poteva immaginare».

 

 

Giulia Paolo Jonella e Salvatore Ligrestizt03 famiglia ligresti giulia salvatore jonellazt02 jonella giulia ligrestiLIGRESTI CON LE FIGLIEI VERTICI DI FONDIARIA - LA FAMIGLIA LIGRESTIjonella e salvatore ligrestiSalvatore Ligresti

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...