luigi di maio

DI MAIO IN PEGGIO – LUIGINO ASPETTA PAZIENTEMENTE SULLA RIVA DEL FIUME: DA QUANDO HA LASCIATO LA GUIDA POLITICA A CRIMI IL MOVIMENTO 5 STELLE STA IMPLODENDO NEL BUCO NERO DELLE CORRENTI – IL PD SOSPETTA CHE SIA LUI IL REGISTA OCCULTO CHE VUOLE GUASTARE L’ALLEANZA, MA ALLO STESSO TEMPO LO RICONOSCE COME L’UNICO IN GRADO DI GESTIRE GLI SCAPPATI DI CASA A 5 STELLE – L'AVVERSIONE PER CONTE E IL TIMORE DI ESSERE SUPERATO A DESTRA DA DIBBA

 

 

 

Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

silvia romano a ciampino con luigi di maio

Adesso c' è anche il mistero del riscatto pagato per liberare Silvia Romano a pesare come un macigno nei rapporti tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, mentre il caos in casa 5 Stelle, in un frangente economico e sociale quasi disperato, dà agli alleati del Pd materia di cui preoccuparsi per la tenuta del governo.

 

GIUSEPPE CONTE - SILVIA ROMANO CON I GENITORI - LUIGI DI MAIO

Tutto è precipitato in 72 ore. L' irritazione della Farnesina e di Di Maio per lo scatto in avanti di Conte che ha ringraziato esclusivamente i servizi segreti, e non ha informato il ministro degli Esteri della liberazione della cooperante; poi il pasticcio dei migranti, di un accordo chiuso nella notte che i grillini si sono rimangiati al mattino; ora il presunto riscatto che imbarazza l' Unione europea. Di Maio si limita a dire: «A me non risultano riscatti per la liberazione, altrimenti dovrei dirlo».

LUIGI DI MAIO CON MASCHERINA

 

Parole che lasciano nell' aria quegli interrogativi fatti filtrare da fonti molto vicine al ministro degli Esteri: «Come fa Conte, o Palazzo Chigi, a non aver ancora smentito, anche informalmente, il pagamento dopo le pesanti affermazioni del portavoce di Al Shabaab?». «Sarebbe un problema» ha detto L' Alto commissario per gli Affari esteri, Josep Borrell. E anche se ieri ha precisato di non riferirsi al caso di Silvia, le sue dichiarazioni agli occhi di Di Maio dimostrerebbero le conseguenze sul piano internazionale di una vicenda che resta nella penombra delle consuetudini di Stato.

giuseppe conte luigi di maio

 

DI MAIO FRANCESCHINI OSHO

Ma questo smarcamento di Di Maio va oltre la storia del misterioso epilogo del rapimento. Racconta di un rapporto con Conte che periodicamente si inacidisce e di quanto il grillino, come spiega chi ne ha raccolto lo sfogo, «non voglia tenersi più nulla». «Si sono sentiti, è tutto ok», si apprestano a precisare gli staff, ben sapendo che il tentativo di nascondere in un angolo quello che è sotto gli occhi di tutti - ministri, sottosegretari, parlamentari - è inutile.

 

DI MAIO SALVINI CONTEluigi di maio dario franceschini

Nel Pd si interrogano sulle reali intenzioni di Di Maio, esattamente come facevano in autunno, quando l' allora capo politico sembrava spingere per un ritorno di fiamma sovranista con Matteo Salvini. Dario Franceschini ha detto a Conte di essere al limite della pazienza: «Voglio sapere con chi parlare nel M5S». Una testa, una parola, una decisione. Le capriole sui migranti, l' esasperazione di uno scontro che alla fine ha visto cedere i grillini sulla sanatoria rimasta quasi uguale a com' era nella bozza di accordo, ha avuto come unico risultato che un' ombra si è nuovamente allungata su Di Maio. Il ministro si trova nella strana posizione di essere sospettato di fare il regista occulto, quasi guastatore dell' alleanza con il Pd, ma anche di venire evocato dai dem e dai renziani come l' unico in grado di gestire la ciurma anarchica dei grillini.

LUIGI DI MAIO E I MEDICI CINESI

 

luigi di maio chiara appendino paola pisano

Pure con i collaboratori più stretti Di Maio continua a negare di voler tornare alla guida del M5S. Non ora, non così, forse più avanti: dicono i fedelissimi. Magari, aggiungono, in un organo più collegiale dove al suo fianco si porterebbe la sindaca Chiara Appendino. C' è anche l' incognita di Alessandro Di Battista a pesare sulle sue scelte. Non escludono invece che possa tornare a fare il capodelegazione. «Me lo stanno chiedendo in tanti» confessa, contento dei messaggi di chi gli scrive che senza di lui è più facile al governo cadere «nelle trappole» degli alleati.

di battista di maio

I gruppi parlamentari ieri si chiedevano: com' è possibile che al vertice notturno sui migranti non hanno capito nulla né il capodelegazione e ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, né il capo politico reggente Vito Crimi, né il sottosegretario Riccardo Fraccaro? Deputati e senatori sono rimasti attoniti per il dietrofront, tutti convinti che ci fosse lo zampino di Di Maio.

 

LUIGI DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO - PIETRO DETTORI

A parte una lite tra Crimi e Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali, anima di sinistra e più sensibile all' integrazione che alle chiusure muscolari sul fronte immigrati, c' è stato poco dibattito interno, molto meno che sul fondo Salva-Stati europeo. Si discute invece del peso specifico percepito negli altri grillini al governo: Bonafede, indebolito dalla polemica sui mafiosi scarcerati e preoccupato dalla mozione di sfiducia della Lega, e Fraccaro che annuncia l' ecobonus al 110% per farsi poi smontare la misura dai tecnici del Tesoro coordinati dal suo arcinemico Alessandro Rivera, direttore generale del Mef.

 

luigi di maio vito crimidavide casaleggio luigi di maio

Di Maio non si è mai scrollato di dosso il dispiacere di aver visto affossata la propria leadership dal fuoco amico. Ma il compiacimento di un diluvio ampiamente previsto dopo il suo addio, finisce di fronte allo spettacolo di un partito che si muove come un serpente senza testa, sbandando di qua e di là, privo di strategia, nonostante il favore dei sondaggi. Ormai a scadenza settimanale c' è un deputato che lascia il M5S. In Liguria persino Alice Salvatore, esclusa dalla candidatura a governatore, si lancia in solitaria con una nuova creatura, un logo (la sua faccia) e un nome, Buon senso, che è stato già slogan di Di Maio e poi di Salvini per le Europee. Salvatore all' anagrafe dei 5 Stelle era registrata come fedelissima di Davide Casaleggio, altro protagonista dello sgretolamento da cui Di Maio prende le distanze per riconquistare i gruppi.

DI MAIO FRACCARO

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