LA LUNA DI MIELE CON SUDARIO MONTI È FINITA, IL BANANA GIÀ CONTA I GIORNI PER IL VOTO ANTICIPATO A GIUGNO (AD APRILE TERMINANO LE PESANTISSIME ASTE BOT), E SUPERMARIO RISPONDE AL CAINANO RISORTO SPARANDOGLI IN FACCIA L’ASTA DELLE FREQUENZE - A QUESTO PUNTO RITORNA IN PISTA TREMONTI: “TROPPE TASSE. IL RIGORE POTEVA ESSERE FATTO RIDUCENDO LA SPESA PUBBLICA; E' MOLTO PROBABILE CHE CI SIA UN'ALTRA MANOVRA. IO PENSO CHE NON SIA GIUSTO FARLA'' - PASSERA CONTRO GIULIETTO: “ABBIAMO MESSO IN SICUREZZA L'ITALIA ED EVITATO IL RISCHIO-GRECIA CHE ERA AD UN PASSO”…

Ansa.it
"Sono certo che il Senato farà come sempre la sua parte e rispetterà i tempi. Ci eravamo impegnati nei confronti di questo Governo e del Paese sul fatto che la manovra venisse visitata prima di Natale così sarà". Lo dice il presidente del Senato, Renato Schifani, augurandosi che "non vengano apportate modifiche".

Iniziera' domani pomeriggio alle 17 l'esame della manovra da parte delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. I relatori saranno Paolo Tancredi (Pdl) per la prima commissione e Giuliano Barbolini (PD) per la seconda. I presidenti Antonio Azzollini e Mario Baldassarri hanno gia' fissato a martedi' mattina alle 12 il termine per presentare gli emendamenti. Per altro il governo e' intenzionato a non modificare il decreto che andra' in aula martedi' alle 9,30.

TREMONTI, IN QUESTA MANOVRA TROPPE TASSE. L'ex ministro del'Economia, Giulio Tremonti, parlando a In mezz'ora su Raitre ha detto che l'attuale a manovra "é troppo sbilanciata dal lato delle tasse e priva di altre cose che dovevano esserci. Sulla crescita non ci siamo''. Rispondendo a Lucia Annunziata, ha aggiunto: 'il rigore poteva essere fatto riducendo la spesa pubblica; e' molto probabile che ci sia un'altra manovra. Io penso che non sia giusto farla''. ''Da parte di Tremonti era piu' dignitoso il silenzio degli ultimi giorni che le parole di oggi. E' davvero incredibile che chi ci ha portati qui si rimetta a favoleggiare come se nulla fosse''. Lo afferma il segretario del Pd Pierluigi Bersani.

PASSERA: NESSUNA ALTRA MANOVRA IN ARRIVO ''Non c'e' nessun altra manovra in arrivo''. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, a margine della registrazione di 'Che tempo che fa', riferendosi a quanto affermato oggi dall'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti. ''Non e' che il governo - ha aggiunto - funzioni solo di manovre''. Il ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha annunciato l'intenzione di vendere le azioni di Intesa Sanpaolo in suo possesso, per risolvere la questione del conflitto di interesse che - secondo lui - comunque ''non c'e'''.

''Li vendiamo e basta - ha detto - E' una disgrazia, e' sbagliato, ma cosi' ci togliamo il dubbio''. ''Verosimilmente non tollereremo'' l'assegnazione gratuita delle frequenze tv. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Corrado Passera nel corso della registrazione di 'Che tempo che fa'. Il ministro non ha risposto chiaramente circa l'intenzione di fare un'asta: ''puo' essere una cosa un po' diversa'', ha detto, aggiungendo poi ''dobbiamo trovare nuovi modi''.

''Penso - ha detto - che questa cosa debba essere rivista profondamente. Con la manovra - ha proseguito - abbiamo messo in sicurezza l'Italia ed evitato il rischio-Grecia che era ad un passo. Abbiamo recuperato in credibilità - ha aggiunto - che è un pre-requisito di tutte le altre cose".

ALFANO, MEGLIO SOSTENERE MONTI 'Se si andasse al voto domani, faremmo le elezioni in un tempo di crisi talmente grave per cui e' meglio sostenere questo Governo che andare alle elezioni subito''. Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano secondo il quale 'cio' che accadrebbe in assenza di questo governo sarebbe peggio''.

Della stessa idea il leader dell'Udc Casini: 'mandare a casa Monti significa mandare a fondo se stessi e il Paese'. E per il presidente della Camera Fini 'chi si prende la responsabilita' di portare il Paese alle elezioni, finisce sul banco degli imputati per irresponsabilita' congenita'. Il presidente del Senato Schifani rimarca: 'il voto in tempi brevi sarebbe un non senso' e annuncia l'ok del Senato alla manovra entro Natale.

DELLA VALLE: Con la manovra varata dal governo Monti "il primo pezzo dell'emergenza maggiore è stato fatto ora manca il secondo pezzo, che è quello della ripartenza del paese". Lo dice l'imprenditore Diego Della valle. Che, ospite de "L'intervista" su SkyTg24, sottolinea che in un momento in cui sono state toccate le famiglie, e chi "fa fatica ad arrivare a fine mese", è giusto guardare ai patrimoni di chi ha di più. Va fatto "in modo intelligente, e magari ringraziando le persone che lo fanno, che magari lo fanno anche volentieri".

Perché "chi ha posizioni più fortunate deve mettersi a disposizione. Io lo sono, ma sono tanti gli imprenditori che si sentono pronti e sono anche orgogliosi di poter fare di più perché hanno di piu". Così, "se dovesse servire di più lo si vada a prendere dai patrimoni di chi ha di più". E "non dalle aziende", perché oggi bisogna puntare anche sulla competività delle imprese "in un Paese dove molte aziende rischiano il loro futuro". E guardare ai giovani: "vogliano che questi ragazzi un futuro se lo aspettino e dobbiamo prepararglielo noi".

GRILLI, SACRIFICI VERI MA C'ERA IL RISCHIO GRECIA - "L'azione del governo andrà giudicata al di là di questo primo intervento di emergenza". Ad affermarlo è il viceministro all'Economia, Vittorio Grilli, intervistato dal Sole 24 Ore sulla manovra economica del governo Monti, all'interno della quale Grilli riconosce sono stati chiesti agli italiani "sacrifici importanti", ma sottolinea che senza questi sacrifici "il futuro era la Grecia". "L'Italia sarebbe arrivata lì - afferma Grilli - e allora cambiamenti per gli italiani sarebbero davvero stati devastanti".

Quanto ai tagli, il viceministro sottolinea che nella spesa pubblica "non ci sono più tesori o tesoretti da andare a colpire con facilità. Serve un'analisi approfondita dei bilanci dei ministeri e degli enti locali per poi procedere con tagli e riforme molto mirati". La riforma della previdenza fatta dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero è stata, per Grilli "un lavoro difficilissimo. Le pensioni di anzianità, in particolare, erano l'emblema di un trattamento troppo favorevole - rileva il viceministro - per la nostra struttura economica" ed intervenire sulla leva fiscale "era una necessità".

Sull'evasione fiscale, per Grilli "saranno soprattutto importanti le comunicazioni che abbiamo previsto, da parte delle banche all'Agenzia delle Entrate dei dati sulle movimentazioni dei conti correnti". Il prossimo passo sarà quello di mettere a punto "un pacchetto di interventi" su "infrastrutture, Sud, reti, internazionalizzazione, liberalizzazioni". E sulle mancate liberalizzazioni, Grilli ammette che "in un Paese come l'Italia, con le sue forti corporazioni, sulle liberalizzazioni puoi e devi intervenire solo con misure generalizzate, che aprano le attività economiche a 360 gradi".

 

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