CON MACCANICO SE NE VA UN GRANDE “MECCANICO” DELLO STATO (QUANDO I POTERI FORTI ERANO FORTI DAVVERO)

(Adnkronos) - Giurista, grand commis di Stato, parlamentare, piu' volte ministro (autore tra l'altro della seconda legge, dopo la Mammi', di riordino del sistema radiotelevisivo), presidente di Mediobanca. Quella di Antonio Maccanico, morto oggi a Roma all'eta' di 88 anni (era nato a Avellino il 4 agosto 1924), e' una vita spesa al servizio delle istituzioni, in cui entro' giovanissimo, subito dopo la II guerra mondiale e la laurea in giurisprudenza ottenuta all'universita' di Pisa nel 1946, nel giugno 1947, durante il periodo dell'Assemblea Costituente.

Ex azionista, sposo' le idee comuniste fino al 1956, dalle quali si distacco' con l'invasione dell'Ungheria da parte dell'Urss, Maccanico ha incarnato perfettamente la figura del dirigente al servizio dello Stato: fu a capo dell'Ufficio legislativo del ministro del Bilancio, segretario generale della Camera, consigliere di Stato e segretario generale della presidenza della Repubblica con Sandro Pertini e nella prima fase del settennato di Francesco primo Cossiga.

Autore di diverse pubblicazioni nel campo della finanza pubblica e di problemi istituzionali e politici, e' il rappresentante dell'Italia nel Comitato ad hoc di Bruxelles per la preparazione della convenzione europea per le elezioni dirette del Parlamento Europeo, comitato del quale e' stato presidente dal settembre al dicembre 1975. Presidente fu anche di Mediobanca nel biennio 87-88, nella fase di privatizzazione dell'istituto.

Lunghissima e densa di incarichi e' stata la sua ampia parabola politica: ministro per gli affari regionali e i problemi istituzionali dal 1988 al 1991, e' stato poi eletto senatore nel 1992 nella lista del Pri, quando divenne presidente della commissione Affari costituzionali. In seguito e' stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Ciampi e nel 1996 l'allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, gli affido' l'incarico di formare un governo di larghe intese che, alla caduta dell'esecutivo Dini, provasse a salvare XII legislatura. Tentativo che falli'.

Eletto deputato il 21 aprile 1996 nella lista per Prodi nella circoscrizione Campania 2, viene nominato ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni del primo governo guidato dal professore bolognese. Nel 2003 lavoro' alla norma che dette poi luogo alla legge sulla non procedibilita' e alla sospensione dei processi in corso per le cinque piu' alte cariche dello Stato.

Un testo che venne ribattezzato 'Lodo Maccanico' e che, malgrado le aspre polemiche che lo accompagnarono e il voto contrario di molti parlamentari, venne approvato dalle Camere. Presidente dell'associazione non-profit Civita e della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci che organizza il premio Strega, Maccanico e' stato autore fra l'altro di "Sud e Nord: democratici eminenti", "Costituzione e riforme".

MORTO MACCANICO: ZINGARETTI, ESEMPIO GENEROSITA' VERSO STATO
(ANSA) - ''La scomparsa di Antonio Maccanico e' una grave perdita per l'intero Paese. Maccanico e' stato un servitore delle istituzioni, sempre fedele ai principi della nostra Repubblica. Ma la sua scomparsa e' una perdita grave anche per Roma e per il Lazio, dato che tra le sue molteplici attivita', Maccanico ha anche lavorato al servizio della Capitale, nella promozione e nel rilancio dei suoi beni culturali e artistici attraverso l'Associazione Civita''.

Lo dichiara una nota del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. ''Credo -ha aggiunto- che una figura come quella di Maccanico, specie in un momento di difficolta' come quello che stanno attraversando la nostra politica e le nostre istituzioni, sia un esempio a cui guardare con grande attenzione: rappresenta la parte migliore di una classe dirigente fedele alle istituzioni e generosa nel servire lo Stato. Alla sua famiglia vadano le condoglianze della Regione Lazio e le mie personali''.

MACCANICO: CASINI, ITALIA PERDE ESEMPLARE SERVITORE STATO
(Adnkronos) - "Esprimo ai familiari di Antonio Maccanico la mia piu' sincera e affettuosa vicinanza. L'Italia ha perso un esemplare servitore dello Stato che ha onorato le istituzioni e la Repubblica". Lo scrive in una nota il senatore di Scelta Civica, Pier Ferdinando Casini.

MONTI ESPRIME CORDOGLIO GOVERNO:HA ONORATO ISTITUZIONI
(TMNews) - "Scompare un uomo che ha onorato le istituzioni con la sua intelligenza, la sua alta sensibilità istituzionale e la costante volontà di contribuire al miglioramento della 'res publica'". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Mario Montim, avendo appreso "con dolore" della scomparsa di Antonio Maccanico.Il Premier inviato alla famiglia un messaggio di condoglianze manifestando la vicinanza sua e del Governo.

"Quella di Maccanico - ha sottolineato Monti - è stata una vita spesa nelle istituzioni incarnando la figura del dirigente al servizio dello Stato: prima come segretario generale della Camera, poi come consigliere di Stato e segretario generale della presidenza della Repubblica con Sandro Pertini e nella prima fase del settennato di Francesco Cossiga, fino al ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo presieduto da Carlo Azeglio Ciampi".

 

ANTONIO E MARINA MACCANICO 0s53 antonio marina maccanico7str07 antonio maccanicoFRANCESCO COSSIGASANDRO PERTINI

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”