melenchon le pen emmanuel macron

MACRON NON MOLLA LA POLTRON – IL PRESIDENTE FRANCESE NON SI DIMETTE DOPO LA CADUTA DEL GOVERNO BARNIER, E CON IL SOLITO DISCORSONE PIENO DI RETORICA ATTACCA IL “FRONTE ANTIREPUBBLICANO” DI LE PEN E MELENCHON E SFERZA I SOCIALISTI CHE SI SONO ALLEATI CON LA FRANCE INSOUMISE – POI ANNUNCIA UN “GOVERNO DI INTERESSE GENERALE”, CHE SARÀ NOMINATO “NEI PROSSIMI GIORNI” – L’UNICA AUTOCRITICA (SI FA PER DIRE): “"LO SCIOGLIMENTO DEL PARLAMENTO NON È STATO CAPITO E QUESTA È UNA MIA RESPONSABILITÀ" – VIDEO

 

 

Tullio Giannotti per l’ANSA

 

emmanuel macron - discorso ai francesi

Emmanuel Macron non soltanto è determinato a restare fino all'ultimo giorno di mandato presidenziale, ovvero fino al 2027, escludendo quindi le dimissioni, ma non esita a schierare un "governo di interesse generale" con armi quali "una legge speciale" per prorogare la finanziaria 2024.

 

Furioso contro le "estreme unite in un fronte antirepubblicano", il capo dell'Eliseo - che in diretta tv ha annunciato il nome del prossimo premier "nei prossimi giorni" - ha invocato una coalizione allargata a tutti i partiti "che si impegnano a non sfiduciare il governo".

 

emmanuel macron Michel Barnier

A  chi, nelle ore seguite alla caduta del governo Barnier, pensava ad annunci del nuovo premier e a dichiarazioni soft da parte del capo dello Stato, Macron ha risposto con proclami che sembrano scavare un solco ancora più profondo con le opposizioni.

 

Dobbiamo "ricostruire la nazione", ha detto il presidente francese senza mezzi termini, invitando a "riportare saggezza ovunque ci sono rabbia e insulti", a "volere l'unità dove c'è la divisione". I punti forti del suo breve discorso sono stati l'annuncio di una "legge speciale" e quello della creazione di "un governo di interesse generale".

 

"Una legge speciale - ha detto Macron - sarà presentata entro metà dicembre in Parlamento. Questa legge, temporanea, consentirà, come previsto dalla Costituzione, la continuità dei servizi pubblici e la vita del Paese". Senza citare chi è arrivato ad ipotizzare lo shutdown per la Francia senza manovra finanziaria, caduta insieme al governo Barnier che l'aveva preparata, Macron ha dettagliato una legge speciale che "applicherà per il 2025 le scelte del 2024. E conto davvero su una maggioranza che possa formarsi per adottarla in Parlamento".

 

emmanuel macron - discorso ai francesi

"L'unico calendario che mi interessa - ha insistito - è quello della nostra nazione. Abbiamo davanti a noi 30 mesi fino al termine del mandato che voi mi avete affidato - ha detto rivolto ai francesi - affinché il governo possa agire". Spazzando via quanto resta delle richieste de La France Insoumise di sue dimissioni, ha aggiunto: "Il mandato che voi mi avete democraticamente affidato è un mandato di 5 anni e io l'eserciterò pienamente, fino al suo termine".

 

L'altro annuncio, in attesa di quello del nome del premier, è l'intenzione del capo dello Stato dell'intenzione di "incaricare" colui che nominerà "nei prossimi giorni" di "formare un governo di interesse generale che rappresenti tutte le forze politiche di un arco di governo che possa parteciparvi o, almeno, che si impegni a non sfiduciarlo".

JEAN LUC MELENCHON - MARINE LE PEN

 

La descrizione di Macron del futuro esecutivo ha lasciato spazio ad accese discussioni fra esponenti politici e giornalisti presenti negli studi televisivi. Non pochi hanno azzardato l'identificazione del prossimo esecutivo con un "governo tecnico", visto il carattere "ristretto" dei ministri e quello allargato delle forze disposte a sostenerlo in un momento di eccezionale gravità. Ad un atteggiamneto preoccupato e ad un'intonazione grave, il capo dell'Eliseo ha aggiunto una forte componente di rimprovero a quelli che "non si sono rivelati all'altezza", alle "estreme" che si sono alleate per far cadere il governo Barnier: "L'estrema destra e l'estrema sinistra si sono unite in un fronte antirepubblicano", ha dichiarato suscitando l'immediata reazione di Marine Le Pen, che subito dopo la fine del discorso ha commentato: "La sfiducia non è antirepubblicana, è prevista dalla Costituzione".

 

MARINE LE PEN VOTA CON JEAN LUC MELENCHON CONTRO BARNIER - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

"So bene - ha poi riflettuto il presidente, rivolto ai francesi - che alcuni sono tentati di ritenermi responsabile di questa situazione. E' molto più comodo, ma non mi assumo l'irresponsabilità di altri". Il Rassemblement National di Marine Le Pen, ha proseguito, "ha votato una mozione di sfiducia che diceva il contrario del suo programma", preferendo "scegliere il disordine".

 

Perché? "Perché pensano soltanto a una cosa - ha detto sferrando un attacco frontale ai suoi avversari -, alle presidenziali. Le vogliono preparare, le vogliono provocare e anticipare".

 

emmanuel macron - discorso ai francesi

C'è stato un piccolo spazio anche per un abbozzo di autocritica e per l'omaggio a Barnier: "Lo sciogliemento del Parlamento non è stato capito - ha ammesso -, e questa è una mia responsabilità". Ma la situazione dopo le legislative anticipate "esigeva una nuova organizzazione politica". E all'ex premier, sfiduciato e fatto cadere "nonostante le concessioni" del suo governo, il grazie "per il lavoro compiuto per il nostro Paese, per la sua dedizione e la sua combattività".

emmanuel macron Michel Barnier - foto lapressestretta di mano tra emmanuel macron e sergei lavrov al g20 in brasile

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...