rosa caupozzo roberto fico luigi di maio

ORA CHE DI MAIO E FICO SONO NEL MIRINO SUL CASO QUARTO, IL M5S DIVENTA GARANTISTA: “QUALUNQUE COSA ESCA, RESTIAMO COMPATTI” - MA RESTA IL PROBLEMA POLITICO DI UN CASO GESTITO CON INESPERIENZA E APPROSSIMAZIONE, SERVITO A RENZI PER COPRIRE IL VERO SCANDALO DELL'ETRURIA

Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”

 

luigi di maio alessandro di battista roberto ficoluigi di maio alessandro di battista roberto fico

«Stanno cercando di colpire l’anima del Movimento, ma la verità è che ne usciremo ancora più forti». A parlare a taccuino chiuso è un esponente del direttorio a 5 stelle. La linea data ieri è stata: «Basta replicare al fango che cercano di buttarci addosso». Ci saranno dei confronti televisivi, già ieri Alessandro Di Battista è stato a Quinta Colonna e ha annunciato una grande manifestazione di piazza ad Arezzo, domenica prossima, per portare alla ribalta ancora e di più lo scandalo di banca Etruria.

 

Ma la scelta comunicativa è: «Qualunque cosa continui a uscire, noi rimarremo compatti perché non abbiamo nulla da nascondere. Tra l’altro, se c’era qualcosa da denunciare, a farlo avrebbe dovuto essere il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo».

 

rosa caupozzo  roberto fico luigi di maiorosa caupozzo roberto fico luigi di maio

Così, il Movimento si stringe attorno a Roberto Fico e Luigi Di Maio. Lo si è visto plasticamente ieri quando - verso le quattordici - il presidente della commissione di Vigilanza Rai e il vicepresidente della Camera hanno raggiunto palazzo Madama insieme a Carla Ruocco e Carlo Sibilia per partecipare alla riunione settimanale dei senatori.

 

I malumori della scorsa settimana sembravano scomparsi, i distinguo dei parlamentari campani su com’è stata gestita la vicenda sopiti. Si è parlato d’altro, si sono affrontate diverse questioni legate al territorio, ma il clima era quello di unità cui Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno richiamato in queste ore. Sarebbe stato lo stesso fondatore a telefonare a Roberto Fico per rassicurarlo: la fiducia in lui resta intatta. Una fiducia ribadita in una riunione dei vertici durata due ore, ma tenuta rigidamente top secret.

rosa caupozzo  roberto fico luigi di maiorosa caupozzo roberto fico luigi di maio

 

È lì che si sono esaminate le contromosse da fare: gli accorgimenti da prendere nella preparazione delle liste per le prossime amministrative (l’ipotesi di un vaglio dell’antimafia inizialmente lanciata da Di Maio a Ballarò appare materialmente irrealizzabile, a meno che non si voglia far lavorare una commissione parlamentare esclusivamente su questioni legate alle liste elettorali). Il resto della discussione ha riguardato i possibili blitz anti-pd come quello di Arezzo, dove - la conferma dovrebbe arrivare a metà settimana - potrebbe essere presente proprio Beppe Grillo, chiamato a metterci la faccia da Casaleggio, insieme a tutti i big M5S.

QUARTO CAPUOZZO ROSA DI MAIO FICO
QUARTO CAPUOZZO ROSA DI MAIO FICO

 

Quanto alle parole di ieri di Rosa Capuozzo, al fatto che avesse chiesto l’espulsione di De Robbio dopo il suo interrogatorio in procura, era una cosa che Fico e Di Maio avevano già messo sul tavolo. La mail che lei dice di aver mandato le era stata richiesta proprio dai vertici perché le incongruenze dell’atteggiamento del consigliere rispetto al programma fossero messe nero su bianco e potessero dare il via alla sua cacciata.

 

DI MAIO FICODI MAIO FICO

Ma resta, e pesa, il problema politico. Perché al di là delle dichiarazioni ufficiali e della solidarietà del momento, il non aver saputo vigilare su una lista rimasta praticamente sola a correre le elezioni in un paese infiltrato dalla camorra, il non aver visto la stranezza di un candidato che fa l’en plein di voti rispetto al secondo in lista è giudicato - anche dentro il Movimento - un grave errore di inesperienza. Uno di quelli da cui sarebbe obbligatorio, quanto meno, imparare.

 

DI MAIO FICO GRILLO 1DI MAIO FICO GRILLO 1

 

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