luigi di maio

DI MAIO S’AFFIDA ALL’USATO SICURO. E TOPPA PURE CON QUELLO – LE LISTE M5S SEMBRANO FATTE DA MONTI. AVVOCATI, MEDICI, GIURISTI. RECLUTATO UN AMMIRAGLIO, “DIMENTICO” DI ESSERE GIA’ IN POLITICA, CONSIGLIERE COMUNALE PER UNA LISTA SOSTENUTO DEL PD. GIGGINO RACCATTA PURE GLI SCARTI DI RENZI - TRA I VOLTI NUOVI, UN RISPARMIATORE DI ETRURIA

 

Ilario Lombardo per ‘la Stampa’

 

IL MEME SULLE PROMESSE ELETTORALI DI LUIGI DI MAIO

Professori universitari (tanti), ricercatori, ex magistrati, poliziotti, giuristi, giornalisti, avvocati (tanti), medici, sportivi (tre olimpionici), ammiragli. Fino a qualche mese fa, anzi fino a cinque anni fa, a sentire l' elenco dei nuovi candidati del M5S, destinati agli uninominali senza il paracadute del listino bloccato, si sarebbe pensato alla lista delle «eccellenze» che compose Mario Monti nel 2013. Nomi inseriti da Di Maio in grande fretta con il rischio, come si vedrà, di ripescare personaggi già transitati per il pd.

 

altra volta i 5 Stelle in corsa per il Parlamento invece erano per lo più ragazzi, precari, quando non disoccupati, convinti seguaci del blog di Beppe Grillo, esaltati dalle utopie digitali di Gianroberto Casaleggio con cui si facevano scudo contro i partiti vecchi e contro il temibile team dei competenti di Monti. Soltanto la presenza di tre vittime dei crac bancari, uno dei quali sfiderà il premier Paolo Gentiloni a Roma, sembra riproporre lo spirito anti-sistema di cinque anni fa.

Rinaldo Veri

 

«Provate ora a chiamarci ancora incompetenti» grida Luigi Di Maio dal palco del Teatro Adriano, inorgoglito dalla compagnia di tutte queste teste che per mesi ha corteggiato, pregato e infine convinto. Di Maio spera che attraverso la loro elezione si comporrà «il gruppo parlamentare migliore che l' Italia abbia mai avuto», per liquidare una volta per tutte le perfidie degli avversari sulla sua mancata laurea e le accuse di incompetenza che da sempre perseguitano i 5 Stelle.

 

Nicola Cecchi

«L' operazione super-competenti» di Di Maio non parte proprio al meglio, però. Il primo a salire sul palco è l' ammiraglio Rinaldo Veri: «Non parlo il politichese io», esordisce in un doppiopetto marinaresco, «Il popolo italiano è stufo di promesse non mantenute». Tre ore dopo si viene a sapere che l' ammiraglio è consigliere comunale a Ortona, eletto in una lista a sostegno del Pd. Il M5S nell' imbarazzo di non aver saputo anzitempo di questo non così irrilevante capitolo del suo curriculum lo depenna subito.

 

A cercare le eccellenze, il rischio di ritrovarsi chi ha già avuto, per età e mestiere, esperienze politiche, è molto alto, nello sconforto dei militanti che protestano a vedere ex Pd al posto di storici militanti lasciati in panchina. Persino il diretto concorrente di Matteo Renzi a Firenze, l' avvocato Nicola Cecchi, è un ex fan del suo avversario, tesserato nel Pd nel 2016 e convinto sostenitore del sì al referendum, come scriveva su Facebook: «Io voto sì perché sono stufo dei no, dei niet, del negativismo». Benvenuto nel M5S, dove trova una nuova casa anche Renato Scalia, ispettore ex Dia, arrabbiato perché «molti poliziotti si sentono frustrati» da «questo che è uno Stato che aiuta i carnefici e non le vittime».

Alberto Cozzella

 

Nel 2014, però, Scalia era candidato nella lista Nardella a sostegno dell' attuale sindaco Pd. Renzi non si fa scappare la battuta: «Mi fa piacere che i 5 Stelle trovandosi a corto di candidati si prendano i nostri». In realtà molto ha fatto la fretta, ammettono nel M5S, i collegi vuoti erano rimasti tanti, le liste sono state modificate fino all' ultimo minuto e qualcuno, come l' ex magistrato Alberto Cozzella ammette di essere stato contattato «pochi giorni fa».

 

Nel Movimento fanno gli scongiuri sperando non si ripetano i pasticci fatti con gli assessori della giunta di Virginia Raggi e non si venga a scoprire altro sui candidati. Che per esempio l' economista Paolo Biancone, dell' Università di Torino, è l' ideatore del forum sulla finanza islamica. Peccato che questo dettaglio della sua carriera non appia nel cartello di presentazione.

 

Domenico Fioravanti

Decisione del M5S «Meglio non ricordarlo, sai con la Lega così forte...». A Barriera di Milano, quartiere popolare di Torino dove il M5S aveva sfondato trascinando al trionfo Chiara Appendino, tutti per strada si chiedono: «Ma che c' entra il nuotatore con noi? È di Novara, mica di qui». Il nuotatore è Domenico Fioravanti, due ori olimpici, uno dei magnifici volti da copertina del nuovo Movimento guidato da Luigi Di Maio.

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