luigi di maio con i suoi alleati per le europee - da sinistra karolina kahonen, pawel kukiz, ivan vilibor sincic e evangelos tsiobanidis

DI MAIO SI TOGLIE IL GILET GIALLO – LUIGINO PRESENTA GLI ALLEATI DEL MOVIMENTO 5 STELLE PER LE EUROPEE E PRENDE LE DISTANZE DA CHALENCON, L’ESPONENTE DEL MOVIMENTO FRANCESE CHE AUSPICA UN GOLPE MILITARE A PARIGI: “NON DIALOGHIAMO CON CHI PARLA DI LOTTA ARMATA” – ANTIABORTISTI, ESTREMA DESTRA, LIBERISTI E PROTEZIONISTI: ECCO CHI C’È NELL’ACCOZZAGLIA MESSA SU DA DI MAIO, CHE DIFFICILMENTE RIUSCIRÀ A FORMARE UN GRUPPO ALL’EUROPARLAMENTO (SERVONO 7 PARTITI DI 7 PAESI DIVERSI, PER ORA SONO IN 5) – VIDEO 

 

Da www.repubblica.it

 

cristophe chalencon invoca il golpe 4

Tra frenate e accelerazioni, Luigi Di Maio prepara le alleanze per le europee. Innanzitutto prendendo le distanze da Christophe Chalençon, il controverso esponente dei gilet gialli francesi che aveva incontrato alla periferia di Parigi.

 

"Gilet gialli, no ai violenti"

Il vicepremier M5S oggi ha dovuto gestire innanzitutto il caso di Chalençon e dei suoi propositi violenti e golpisti.  "In questo evento - ha detto il leader del M5S presentando le alleanze europee del Movimento - non ci sono esponenti dei gilet gialli. 

 

LUIGI DI MAIO E ALESSANDRO DI BATTISTA INCONTRANO I VERTICI DEI GILET GIALLI

C'è stata un'interlocuzione con una realtà complessa, ma noi non abbiamo intenzione di dialogare con quell'anima che parla di lotta armata o la guerra civile. Chi presenterà quella lista dovrà essere una persona che crede nella democrazia per cambiare le cose". Il riferimento è al fuorionda intercettato dal programma Piazzapulita (La7) in cui l'esponente dei gilet gialli evoca "paramilitari pronti a intervenire per far cadere il governo".

 

I nuovi alleati

Stamattina, però - nella sede di Unioncamere - Di Maio ha presentato i suoi nuovi alleati (alcuni di loro incontrati nel corso della trasferta a Strasburgo con Alessandro Di Battista). Sono lo Zivi Zid (in italiano 'Barriera umana') della Croazia, lo Kukiz' 15 della Polonia, il Movimento 'Liike Nyt' (in italiano 'Movimento adesso') della Finlandia e l'Akkel (in italiano 'Partito dell'agricoltura e allevamento) della Grecia.  

 

LUIGI DI MAIO CON I SUOI ALLEATI PER LE EUROPEE - DA SINISTRA KAROLINA KAHONEN, PAWEL KUKIZ, IVAN VILIBOR SINCIC E EVANGELOS TSIOBANIDIS

Per formare un gruppo nel Parlamento europeo sono necessari 7 partiti di 7 paesi diversi, quindi al Movimento 5 stelle mancano all'appello ancora 2 paesi. All'evento erano presenti i leader dei quattro partiti. Ivan Vilibor Sincic (Croazia) , Pawel Kukiz (Polonia), Karolina Kahonen (Finlandia) e Evangelos Tsiobanidis (Grecia).

 

La difficile ricerca di partner

La ricerca di alleati in Europa, per i 5Stelle, è stato particolarmente controverso. Ieri per esempio è stata confermata dall'entourage di Davide Casaleggio la notizia di un incontro, avvenuto a giugno, con Steve Bannon. Mentre a lungo è circolata la voce di un incontro - a settembre - tra lo stesso Bannon e Di Maio. Anche la galassia degli alleati presentati oggi, però, è molto variegata. Il polacco Kukiz, un passato da cantante rock, guida un partitodi estrema destra, noto tra l'altro per le battaglie antiabortiste. 

cristophe chalencon invoca il golpe 1

Il partito finlanedese Liike Nyt, rappresentato a Roma da Karolina Kahonen, è fortemente liberista (in comune con i grillini ha le posizioni sulla democrazia diretta). Il croato Ivan Sincic, invece, si batte per portare il suo Paese fuori dalla Nato e dall'Unione europea, ed ha una linea economica fortemente protezionista.

 

l ritorno a Roma dell'ambasciatore francese

 

GILET GIALLI DI MAIO DI BATTISTA TONINELLI GRILLINI

Nel frattempo è arrivato l'annuncio ufficiale che l'ambasciatore francese richiamato la settimana scorsa rientrerà oggi a Roma. Lo riferisce il ministero francese per gli Affari europei. "Riparte oggi per Roma", ha annunciato su Radio Rtl la ministra per gli Affari europei, Nathalie Loiseau. L'ambasciatore Christian Masset era stato richiamato giovedì scorso dopo che il ministero francese aveva giudicato "inaccettabili i continui attacchi da parte del governo italiano", in particolare dopo la visita del vice premier, Luigi Di Maio, a Parigi per incontrare Christophe Chalençon, uno degli esponenti del movimento dei 'gilet gialli'.

 

Christian Masset

"Abbiamo ascoltato i leader politici, che si erano lasciati andare a parole o comportamenti francamente scortesi e inaccettabili, rammaricarsi", ha spiegato la ministra Loiseau:  "Abbiamo sentito Salvini dire che non voleva una guerra con la Francia", ha aggiunto. L'esponente del governo francese ha inoltre ricordato la telefonata tra il capo di Stato francese, Emmanuel Macron, e il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. "Hanno detto insieme quanto sia importante l'amicizia tra Francia e Italia, quanto i due paesi hanno bisogno di uno dell'altro".

 

"L'Italia ha bisogno della Francia, quindi lavoriamo insieme", ha concluso Loiseau. L'ambasciatore Masset era stato richiamato dalla Francia, un provvedimento preso l'ultima volta nel 1940, il 7 febbraio. Nelle ultime ore, il Quai d'Orsay aveva ripetuto più volte che il rientro di Masset a Roma era "imminente".

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