zohran mamdani

MAKE AMERICA AFFORDABLE AGAIN: LA PIÙ GRANDE QUESTIONE POLITICA DEI PROSSIMI ANNI È “L’ACCESSIBILITÀ ECONOMICA” – IL “FINANCIAL TIMES” ANALIZZA L’ASCESA DEL CANDIDATO DEMOCRATICO A SINDACO DI NEW YORK ZOHRAN MAMDANI, CHE GRAZIE A TIKTOK (E ALLE TETTE DI EMILY RATAJKOWSKI) E UNA CAMPAGNA MARTELLANTE SULL’ECONOMIA HA BATTUTO L’ESTABLISHMENT DEM: “L’AMERICA STA ATTRAVERSANDO DA ANNI UNA CRISI DEL COSTO DELLA VITA. È DI QUESTO CHE I DEMOCRATICI DOVREBBERO PARLARE DA QUI AL 2028. DEVONO FARE PIÙ CHE ATTACCARE TRUMP. DEVONO ANCHE PROPORRE RISPOSTE ONESTE ALLA CRISI…”

 

 

Traduzione di un estratto dell’articolo di Rana Foroohar per il “Financial Times”

 

zohran mamdani

Qual è il significato dell’ascesa di Zohran Mamdani, il socialista democratico che potrebbe diventare il prossimo sindaco di New York? Rifletto su questa domanda da quando Mamdani ha sconfitto l’establishment Democratico […] rappresentato da Andrew Cuomo, diventando il candidato del partito per le elezioni di novembre.

 

La mia risposta è che Mamdani è al tempo stesso una sveglia per i Democratici e un monito su ciò che non dovrebbero fare alle elezioni di medio termine e a quelle presidenziali del 2028.

 

Ci sono tre lezioni fondamentali da imparare.

 

zohran mamdani su un autobus

Primo, non sottovalutate il potere di un buon marketing. L’economia dell’attenzione non premia la sfumatura, ma lo scintillio. Mamdani ne aveva in abbondanza, con la sua brillante campagna sui social media e il suo spirito vivace.

 

Sappiamo già, dall’ascesa di Donald Trump, quanto entrambe le cose contino oggi in politica. Ma i Democratici devono ancora scegliere candidati che siano bravi in politica quanto lo sono in materia di politiche pubbliche — per non parlare della creazione di una rete di influencer politici di base, come i Repubblicani sanno fare così bene. Fare entrambe le cose sarà cruciale per vincere le elezioni di medio termine al Congresso e le prossime presidenziali.

 

DISUGUAGLIANZA ECONOMICA

Detto ciò, la seconda lezione è che la sinistra non dovrebbe spostarsi troppo a sinistra sul piano delle politiche. Le promesse elettorali di Mamdani — congelamento degli affitti, autobus gratuiti e un salario minimo di 30 dollari — non si realizzeranno mai. […]

 

Questo potrebbe generare cinismo, che giocherebbe a favore dei Repubblicani sia a livello locale che nazionale. Si possono già immaginare le battute su New York che diventa il nuovo Venezuela, dove il socialista Hugo Chávez ha solo peggiorato l’economia e i problemi sociali.

 

burqa sulla statua della liberta - meme dopo la vittoria di ZOHRAN MAMDANI alle primarie democratiche per il sindaco di new york

Detto ciò, la terza lezione — ed è la più importante — è che Mamdani ha centrato la più grande questione politica degli Stati Uniti per i prossimi anni: l’accessibilità economica.

 

L’America, come molte altre nazioni, sta attraversando da anni una crisi del costo della vita, poiché l’inflazione in settori come l’alloggio, l’istruzione e la sanità ha superato l’aumento dei salari.

 

Trump è riuscito a sfruttare il tema dell’inflazione per abbattere Joe Biden e Kamala Harris, ma ora è lui a dover difendere l’economia. Le sue politiche […] faranno salire l’inflazione.

 

 

 

spesa al consumo e inflazione negli usa

È di questo che i Democratici dovrebbero parlare da qui al 2028. Il loro messaggio deve spiegare come i tagli di Trump a Medicaid abbiano finanziato sgravi fiscali per miliardari e come questi tagli creeranno emergenze sanitarie costose e porteranno alla bancarotta le persone che lavorano.

 

Devono martellare sul fatto che i programmi di assistenza alimentare sono stati ridotti anche mentre ai baroni del private equity viene permesso di accumulare debiti grazie alle deduzioni fiscali sugli interessi.

 

zohran mamdani emily ratajkowski

Devono chiarire che i disavanzi insostenibili creati dal “grande e bellissimo disegno di legge” del presidente richiederanno probabilmente tagli ad altri programmi popolari — come Medicare o addirittura la Social Security — in futuro.

 

Ma i Democratici devono fare più che attaccare Trump. Devono anche proporre risposte oneste alla crisi del costo della vita.

 

Cominciamo da New York. Gli autobus gratuiti mi ricordano le due ore di asilo statale gratuito che avevo a disposizione quando avevo un neonato a Londra, anni fa. Mi permettevano di fare un pisolino, e ne ero grata, ma non rappresentavano una soluzione per una madre che lavora.

 

zohran mamdani

La proposta di Mamdani sugli autobus gratuiti è una risposta al fatto che molte persone fanno fatica a permettersi persino il trasporto per recarsi al lavoro, ma non risolverà il problema della metropolitana della città, che ogni giorno trasporta più del doppio dei passeggeri degli autobus.

 

Rendere New York più accessibile richiede più dei semplici slogan. Per quanto riguarda l’alloggio, invece di un congelamento degli affitti che distorce il mercato, Mamdani farebbe meglio a promuovere uno studio approfondito sulle leggi obsolete che tengono fuori mercato spazi abitativi di qualità […]

 

donald trump in versione mao

Ho esperienza personale su questo tema come ex proprietaria a New York. Una banale violazione del codice edilizio — le finestre del piano terra nel mio brownstone di Brooklyn erano sei pollici troppo basse — ha fatto sì che il bellissimo appartamento con giardino che affittavo per metà del suo valore di mercato per coprire parte del mio mutuo dovesse essere smantellato e riconvertito in un seminterrato.

 

Ora è il mio studio personale di pilates, cosa che sono certa farebbe infuriare, ma non aiuterebbe, il tipico elettore di Mamdani in cerca di un alloggio.

 

tweet contro zohran mamdani

Ciò che è vero a New York vale anche a livello nazionale. I Democratici hanno bisogno di candidati efficaci, capaci di proporre soluzioni oneste e realizzabili per abbassare il costo della vita in America — un problema che preoccupa anche chi appartiene solidamente alla classe media. Il sostegno a Mamdani è stato più alto tra chi guadagna tra i 60.000 e i 150.000 dollari l’anno.

 

Sebbene a New York i problemi siano abbastanza gravi da sostenere un populismo spinto, candidati più moderati e progressisti in altri Stati stanno comunque correndo su una piattaforma incentrata sull’accessibilità economica.

 

Questo suggerisce di capovolgere il manuale di Biden. Il prossimo candidato democratico alla presidenza dovrà parlare meno di manifattura, più di inflazione (e del contributo di Trump ad essa), e proporre idee concrete per rendere l’America di nuovo accessibile.

zohran mamdani zohran mamdani alexandria ocasio cortez zohran mamdani alexandria ocasio cortez zohran mamdani zohran mamdani zohran mamdani zohran mamdanizohran mamdanizohran mamdani zohran mamdani zohran mamdani zohran mamdani

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…