matteo ricci francesco acquaroli giorgia meloni

LE MARCHE, LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE – L’EX REGIONE ROSSA PASSATA ALLA DESTRA CINQUE ANNI FA È IL TERRITORIO MEDIANO PER ECCELLENZA: DEINDUSTRIALIZZATA, IMPOVERITA, ISOLATA, IN VENT'ANNI IL PIL È CROLLATO SOTTO LA MEDIA EUROPEA – IL POLITOLOGO LORENZO CASTELLANI: “UNA VITTORIA DI RICCI QUI, NONOSTANTE L’INCHIESTA, SAREBBE UNA OTTIMA NOTIZIA PER IL CENTROSINISTRA PERCHÉ SIGNIFICHEREBBE DUE COSE. LA PRIMA È CHE I TERRITORI PERSI SONO RICONQUISTABILI CON UN FRONTE UNITO E UN CANDIDATO VALIDO. LA SECONDA È CHE IL CENTRODESTRA È TORNATO BATTIBILE…”

Estratto dell’articolo di Lorenzo Castellani per “Domani”

 

LORENZO CASTELLANI 1

In questa tornata di elezioni regionali c’è un luogo da osservare con più attenzioni degli altri: la regione Marche. Le Marche non sono soltanto una ex regione rossa passata alla destra, ma sono probabilmente la regione mediana per eccellenza del paese. Un territorio che rappresenta meglio di ogni altro la parabola politica ed economica degli ultimi vent’anni.

 

[…] Per densità industriale e occupazione le Marche sono assimilabili a una regione del nord, ma con una miriade di piccole e medie imprese […] particolarmente minute in termini dimensionali e dunque particolarmente deboli. In termini di Pil pro capite, tuttavia, nell’ultimo ventennio questo territorio è passato dall’attestarsi al di sopra della media italiana ed europea a scendere sotto media in entrambi i settori.

 

FRANCESCO ACQUAROLI

I distretti industriali […]  hanno subito un duro colpo a causa della trasformazione dell’economia mondiale e dell’incapacità di politica e imprenditoria locale nel trovare nuove soluzioni. […] Molti gruppi medi o grandi hanno venduto a società estere, hanno delocalizzato o in qualche caso chiuso, con migliaia di posti di lavoro persi e forse l’ancor più grave sensazione, insita nella società, che a questa amputazione economica e sociale non si sarebbe mai posto rimedio.

 

La produzione industriale, dopo la crisi del 2008-2013, non è mai tornata ai livelli precedenti e anche la ripresa post-pandemica è stata più lenta della media italiana.

matteo ricci annuncia di aver ricevuto l avviso di garanzia 2

Qualcuno potrebbe sostenere che il declino industriale sia stato parzialmente colmato dalla crescita del turismo, ma le Marche confermano che le attività ricettive sono spugne di occupazione ma non di crescita del Pil pro capite e della produttività.

 

Senza dimenticare la mala gestione bancaria degli anni della crisi, intreccio di interessi e politica locale, che ha spazzato via l’intero sistema finanziario regionale.

 

Inoltre, la popolazione è andata incontro a un rapido invecchiamento e allo spopolamento delle aree interne. Il tasso di natalità è inferiore alla media nazionale, l’età media più elevata, il saldo naturale marcatamente negativo. L’immigrazione straniera, con un totale pari quasi al 10 per cento degli abitanti, come in molti territori, ha alimentato paure e diffidenze.

 

Le difficoltà di integrazione non mancano, basti pensare che il tasso di disoccupazione tra gli stranieri (17 per cento) è di dodici volte più alto rispetto agli italiani e che circa il 30 per cento dei reati è commesso da stranieri.

 

FRANCESCO ACQUAROLI GIORGIA MELONI

Questi fattori, insieme a un governo incontrastato del centrosinistra nella seconda repubblica che aveva perso smalto e legittimità, hanno dato origine alla rivolta populista prima e nazionalista poi che ha portato al potere un governatore di Fratelli d’Italia.

 

Ma le Marche sono interessanti anche perché sono un microcosmo di piccoli paesi e cittadine, basti pensare che il capoluogo di regione Ancona non arriva a centomila abitanti, dove negli ultimi anni i partiti di destra sembrano andare molto meglio rispetto alle metropoli e i partiti di sinistra molto peggio.

Esse rappresentano, insomma, una regione dell’Italia di mezzo con una marcata caratterizzazione provinciale.

 

schlein matteo ricci

[…]  Per questo le regionali qui saranno particolarmente indicative dello stato di salute del centrodestra, anche perché il governo si è giocato la carta della Zes che può portare vantaggi ma di fatto declassa la regione nella fascia del sottosviluppo includendola nel meridione sul piano economico.

 

E ciò non è un gran segnale da dare se si corre da governanti uscenti alle elezioni. Rivincere per il centrodestra significherebbe che il consenso, in una ex regione rossa, dopo cinque anni si sta consolidando in territori con determinate caratteristiche. Al contrario, una vittoria del centrosinistra starebbe a dire che tale legame non è poi così solido.

 

Una vittoria di Ricci, nonostante l’inchiesta della magistratura che lo ha visto protagonista, sarebbe una ottima notizia per il centrosinistra a livello nazionale perché significherebbe due cose. La prima è che i territori persi sono riconquistabili con un fronte unito e un candidato valido. La seconda è che il centrodestra, in un terreno favorevole e in una elezione maggioritaria a turno unico, è tornato battibile. Negli ultimi anni entrambe le cose sono sembrate estremamente difficili.

confronto tra francesco acquaroli e matteo ricci alla uil di ancona matteo ricci casco valentino rossigiorgia meloni francesco acquaroli matteo ricci annuncia di aver ricevuto l avviso di garanzia 3meloni acquaroli FRANCESCO ACQUAROLI

Ultimi Dagoreport

pietrangelo buttafuoco phica.net fimmini

DAGOREPORT - FANNO SCANDALO L’AUDIO SOTTRATTO A RAOUL BOVA E IL SEXY-TAPE RUBATO A STEFANO DE MARTINO. SE NE ESCE CON AFFANNO LEGGENDO DI PHICA.NET E DELLA PAGINA FB “MIA MOGLIE”, INFARCITE DI COMMENTI SCORREGGIONI ANCHE PER IL PIÙ ZOZZO CESSO PUBBLICO - È IMPRESSIONANTE PERÒ, COME NEL CORSO DEL TEMPO, LA PERCEZIONE DELLA SESSUALITÀ DA PARTE DELLA MASCHIETUDINE, SIA CAMBIATA. QUANTO TEMPO È PASSATO DA SILVIO BERLUSCONI CHE AFFERMAVA CHE “LA PATONZA DEVE GIRARE”? - NESSUNO SOLLEVÒ IL SOPRACCIGLIO DELL’AMORALITÀ QUANDO NEL 2009 MONDADORI PUBBLICÒ UN LIBRO DI PIETRANGELO BUTTAFUOCO, DAL TITOLO “FIMMINI”, SOTTOTITOLO “AMMIRARLE, DECIFRARLE, SEDURLE”, IN CUI  L'ATTUALE PRESIDENTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA AFFERMAVA: “I FIANCHI MORBIDI, E CON QUESTI I SENI DELL’ORGOGLIO MAMMIFERO, SONO ESCHE ESIBITE PER LA RACCOLTA DI SPERMA” – CHISSÀ COSA NE PENSANO I MASCULI INFOIATI DI PHICA.NET DELLA SUA INTERPRETAZIONE DELL'ARCANO MONDO FEMMINILE: “LA DONNA NON VUOLE ESSERE COMPRESA, BENSÌ PRESA’’? - VIDEO

tiziana rocca giulio base venezia alberto barbera mollicone federico

CIAK, VENEZIA S'E' DESTRA! - IL MIGLIOR FILM (DA RIDERE O DA PIANGERE) ALLA MOSTRA DEL CINEMA L’HA SCODELLATO L’INARRESTABILE COPPIA DI POTERE GIULIO BASE E TIZIANA ROCCA SUL PALCO DELL’ITALIAN PAVILLION, SPAZIO FINANZIATO DAL MINISTERO DI GIULI E DA CINECITTÀ SPA DELLA CACCIAMANI - SI VIENE COSÌ A SAPERE CHE BASE, GIÀ A CAPO DEL FESTIVAL DI TORINO, È STATO NOMINATO, NELLA SORDINA AGOSTANA, DIRETTORE DEL FESTIVAL DEL CINEMA ITALIANO DI MADRID – DAL CANTO SUO, LA ROCCA SI È DATA DA FARE PER ALIMENTARE LA SUA RETE DI RELAZIONI INVENTANDOSI “FILMING ITALY VENICE AWARD” E DISTRIBUENDO PREMI ALLA QUALUNQUE, CON LA BENEDIZIONE DI MOLLICONE E ALBERTO BARBERA... - IL VIDEO-POMPA DEL TG1

gian marco chiocci giampaolo rossi alfredo mantovano giorgia meloni giovambattista giovanbattista fazzolari tg1

DAGOREPORT- CHE FRATELLI D’ITALIA, DOPO TRE ANNI DI PALAZZO CHIGI, NON SIA PIÙ IL PARTITO MONOLITICO NELLA SUA DEVOZIONE E OBBEDIENZA A GIORGIA MELONI È DIMOSTRATO DALL’ULTIMO SCAZZO NEL POLLAIO RAI TRA CHIOCCI E ROSSI - COL DIRETTORE DEL TG1 CHE SPUTTANA IN PIAZZA, CON APPOSITO COMUNICATO, I SUOI CONTATTI RISERVATI CON LA DUCETTA: ‘’NEI GIORNI SCORSI LA PREMIER MI HA SONDATO INFORMALMENTE PER CAPIRE UNA MIA EVENTUALE, FUTURA, DISPONIBILITÀ NELLA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE” - CON MASSIMO CINISMO E MINIMO RISERBO, CHIOCCI AGGIUNGE: “UNA CHIACCHIERATA, COME TANTE ALTRE IN QUESTI MESI...” - S'AVANZA "FRATELLI SERPENTI", UN PARTITO VITTIMA CRESCENTE DI INTRIGHI DI POTERE, CHE VIVE SCHIZOFRENICAMENTE LA PROPRIA EGEMONIA COME SABOTAGGIO DEL CAMERATA RIVALE - DALLA NOMINA DI FOTI A MINISTRO AL MURO DI IGNAZIO LA RUSSA A PROTEZIONE DI SANTANCHÉ FINO AL SUO ENDORSEMENT PER MAURIZIO LUPI PER IL DOPO-SALA IN BARBA AL MELONIANO FIDANZA, DAGLI SCAZZI CROSETTO-MANTOVANO A LOLLOBRIGIDA “COMMISSARIATO”, DALLA NOMINA DI GIULI ALLO SCONTRO SCHILLACI-GEMMATO. ESSI': A VOLTE IL POTERE LOGORA CHI CE L’HA….

antonio barbera giulio base monda buttafuoco borgonzoni mantovano

FLASH! – BIENNALE DELLE MIE BRAME: IL MANDATO DI ALBERTO BARBERA ALLA DIREZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA TERMINA FRA UN ANNO MA DA MESI SI SUSSEGUONO VOCI SULLE ASPIRAZIONI DI ANTONIO MONDA (SPONSOR MANTOVANO) E DI GIULIO BASE, SUPPORTATO DALLO STRANA COPPIA FORMATA DALLA SOTTOSEGRETARIA LEGHISTA LUCIA BORGONZONI E DA IGNAZIO LA RUSSA (GRAZIE ALLO STRETTO RAPPORTO CON FABRIZIO ROCCA, FRATELLO DI TIZIANA, MOGLIE DI BASE) - IL PRESIDENTE ‘’SARACENO’’ BUTTAFUOCO, CHE TREMA AL PENSIERO DI MONDA E BASE, NON VUOLE PERDERE LA RICONOSCIUTA COMPETENZA INTERNAZIONALE DI BARBERA E GLI HA OFFERTO UN RUOLO DI ‘’CONSULENTE SPECIALE’’. RISPOSTA: O DIRETTORE O NIENTE…

peter thiel narendra modi xi jinping donald trump

DAGOREPORT - IL VERTICE ANNUALE DELL'ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE DI SHANGHAI (SCO), SI AVVIA A DIVENTARE L’EVENTO POLITICO PIÙ CLAMOROSO DELL’ANNO - XI JINPING ATTENDE L’ARRIVO DEI LEADER DI OLTRE 20 PAESI PER ILLUSTRARE LA “VISIONE CINESE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE – ATTESI PUTIN, L’INDIANO MODI (PER LA PRIMA VOLTA IN CINA DOPO SETTE ANNI DI SCAZZI), IL BIELORUSSO LUKASHENKO, IL PAKISTANO SHARIF, L’IRANIANO PEZESHKIAN E IL TURCO ERDOGAN - SE DA UN LATO IL SUMMIT SCO RAPPRESENTA IL TRIONFO DEL DRAGONE, CHE È RIUSCITO A RICOMPATTARE MEZZO MONDO, DALL’INDIA AL BRASILE, MINACCIATO DALLA CLAVA DEL DAZISMO DI TRUMP, DALL’ALTRO ATTESTA IL MASSIMO FALLIMENTO DELL’IDIOTA DELLA CASA BIANCA – L’ANALISI SPIETATA DELL’EMINENZA NERA, PETER THIEL, A “THE DONALD”: "A COSA SONO SERVITI I TUOI AMOROSI SENSI CON PUTIN PER POI RITROVARTELO ALLA CORTE DI PECHINO? A COSA È SERVITO LO SFANCULAMENTO DELL’EUROPA, DAL DOPOGUERRA AD OGGI FEDELE VASSALLO AI PIEDI DEGLI STATI UNITI, CHE ORA È TENTATA, PER NON FINIRE TRAVOLTA DALLA RECESSIONE, DI RIAPRIRE IL CANALE DI AFFARI CON LA CINA, INDIA E I PAESI DEL BRICS?” – "DONALD, SEI AL BIVIO’’, HA CONCLUSO THIEL, "O SI FA UN’ALLEANZA CON LA CINA, MA A DETTAR LE CONDIZIONI SARÀ XI, OPPURE DEVI ALLEARTI CON L’EUROPA. UNA TERZA VIA NON C’È…”