
ATTENZIONE AL DUCETTO DI RIGNANO SULL’ARNO: NON VEDE L’ORA DI NOMINARSI LA NUOVA GIUNTA DI ROMA A SUO USO E CONSUMO E SENZA IL FASTIDIO DEL VOTO – “STIAMO PREPARANDO UNA BELLA SQUADRA PER LAVORARE SU QUEST’ANNO DEL GIUBILEO”, HA DETTO RENZI. MA LA LEGGE NON GLI CONSENTE DI FARE UNA COSA DEL GENERE. LUI DEVE LIMITARSI A NOMINARE UN COMMISSARIO, IL QUALE, POI, SE VUOLE, SI NOMINA DEI VICE. STOP
Maria Giovanna Maglie a Dagospia
Caro Dago, sarà che si strilla tante di quelle volte al golpe che ormai chi ci crede più , o sarà che il rispetto delle regole quelle vere qui non conta più niente, ma vedo che a nessuno, tantomeno alla sedicente opposizione, suscita alcuna reazione l’ultima sortita di PittiBimbo, pronto a nominarsi la nuova giunta fai da te a Roma senza il fastidio del voto.
D’altronde non ha forse Renzi commissionato la caduta di Ignazio Marino senza ritenere di passare per uno straccio di Consiglio Comunale? Non abbiamo capito se lo ha fatto in quanto premier o in quanto segretario del Pd. Non ha forse qualche mese fa fatto decretare che Roma è immune da mafia, dunque non si poteva sciogliere il Consiglio per questa ragione, ad eccezione di Ostia? Peccato che Ostia, che tutti i giornaloni, ultima la Sarzanini sul Corriere, definiscono un comune, sia invece un quartiere di Roma, in tutto e per tutto legato alle sorti del Comune di Roma.
Così il prode Stefano Esposito, quello di Roma merda, l’ultrà juventino chiamato ai trasporti romani, allora in veste di commissario prima di far casino ai Trasporti, avrebbe potuto anche chiedere al prefetto di sciogliere per mafia che so i Parioli o la Garbatella. E’ legale? Certo che no. Ha detto qualcosa qualcuno? Certo che no.
Ora nel pieno di un giro radio tv twitter di quelli forsennati, Renzi rassicura che le elezioni a Roma si faranno al momento dovuto, ovvero con Milano,Torino e Bologna nella (tarda) primavera del 2016, e ai microfoni di radio RTL sembra l’incarnazione del rispetto dell’ordinamento quando afferma:”"Perche' nel 2017? Si vota quando prescrive la legge, se il sindaco Marino conferma le dimissioni, parte il commissario prefettizio e si vota con gli altri comuni che vanno al voto, a fine maggio-giugno 2016.
"Bisognerebbe che ci fosse un evento eccezionale per aspettare la fine del Giubileo, ad oggi non lo vedo. Mi sembra che sia giusto ridare la parola ai cittadini, senza troppi giri intorno".Troppo buono, ma non dura.
"Stiamo preparando, proprio per evitare contraccolpi delle dimissioni dell'amministrazione comunale, una bella squadra, non diro' un dream team ma insomma una squadra tosta per lavorare su quest'anno del Giubileo" E chi ci sarà nella squadra tosta? Vai con la cultura del quizzino Mediaset: "Lo scopriremo solo vivendo", per poi aggiungere: "Il Giubileo deve essere un'occasione perché una bella squadrettina possa dare una bella ripulita a Roma, poi i romani sceglieranno chi vogliono per fare il sindaco".
La “squadrettina” non si potrebbe fare a norma di legge. I poteri sono tutti in mano al commissario, il quale in un Comune grande come Roma può scegliersi oltre a un vice dei sub commissari, ma che siano rigorosamente dei funzionari, non un organo politico come quello che ha in mente PittiBimbo di far trovare già bello e pronto al futuro commissario, addirittura personalità di alto profilo che possano traghettare la città verso le elezioni «con un cambio di passo», non escludendo che anche tra loro possa poi essere scelto il candidato sindaco..
alfonso sabella assessore alla legalita per ignazio marino
Che stanno architettando? E’ presto detto, di nominare direttamente otto sub commissari che si occupino di governare la città, e di mantenere nella squadra i tre assessori di recente nominati per controllare l’attività di Marino, primo fra tutti Alfonso Sabella, Marco Causi e il solito Stefano Esposito. Ma Renzi vaglia anche l’ipotesi di coinvolgere l’ex comandante generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli, da poco chiamato a guidare la struttura Antidoping, e magari un dirigente del ministero dell’Economia per occuparsi a tempo pieno del Bilancio e della distribuzione delle risorse. Il tutto completato dalla scelta di non toccare i presidenti dei municipi.
Si può fare? Certo che no, ma vedrete che si farà, in violazione non di un codice civile, che si può modificare, ma dei principi alla base dell’ordinamento democratico dello Stato. E con una squadra di così alto livello, pronta, nelle parole di Renzi, a dare una bella ripulita a Roma, volete poi che non sembri naturale arrivare al 2017 ed evitare il pericolo di un voto affrettato e micidiale per il Pd? Ci sarebbe il fronte della Procura, ma quello è un altro discorso.
2. ROMA, LE SCELTE DI RENZI TRA COMUNALI E GIUBILEO: «FARÒ UN DREAM TEAM»
Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”
…. Il premier, ha continuato, come fa da qualche tempo in qua, a lavorare a ritmo serrato su Roma. Sia sul fronte dei lavori del Giubileo (ieri Renzi ne ha parlato a palazzo Chigi con Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anti-corruzione), sia su quello del commissariamento dopo le dimissioni di Marino.
Il premier ha annunciato l’arrivo di un «dream team» per la Capitale. Ossia di un commissario (si fa il nome di Marco Rettighieri, delle Ferrovie dello Stato, l’uomo che ha rimesso in piedi la macchina organizzativa dell’Expo milanese dopo l’inchiesta giudiziaria e gli arresti) e di una squadra. E a questo proposito circola con insistenza un’indiscrezione accreditata pure da alcuni esponenti renziani: del «dream team» potrebbe fare parte Francesco Rutelli .