collage renzi firenze

LA MAREA VIOLA - L’ACCENTO FIORENTINO E’ GARANZIA ORMAI DI SISTEMAZIONE: BEN 43 LE POLTRONE DISTRIBUITE DA RENZI AI TOSCANI: DAL GOVERNO AI COLOSSI PUBBLICI - ECCO TUTTI I NOMI DEI COMPAESANI DEL CAZZARO “SISTEMATI” IN POSTI CHIAVE

Tommaso Rodano per ''il Fatto Quotidiano''

 

RENZI ALLO STADIO CON ANDREA DELLA VALLERENZI ALLO STADIO CON ANDREA DELLA VALLE

Le ultime due nomine renziane sono arrivate la scorsa settimana. Riguardano l' Inpgi, l' istituto di previdenza dei giornalisti. Antonio Funiciello non è toscano (rarità) ma è un sostenitore entusiasta del premier: l' uomo che "spiccia" gli affari di Luca Lotti nel settore editoria, tecnicamente parte dell' ufficio stampa. Palazzo Chigi l' ha nominato nel cda della cassa dei giornalisti.

 

L' altra scelta è ricaduta su Raffaella Fantini , inserita nel collegio sindacale. Di lei si sa poco: la professione (commercialista) e la provenienza (Firenze). S' aggiunge alla schiera di conterranei che Renzi ha omaggiato con una poltrona più o meno pesante.

Breve e incompleto elenco.

 

Boschi e Lotti intervento del ministro Boschi e Lotti intervento del ministro

Iniziamo dal leggendario "Giglio Magico" . Maria Elena Boschi , aretina, è ministro delle Riforme e numero 2 del governo. Luca Lotti , empolese, è sottosegretario a Palazzo Chigi e uomo-macchina del premier. A Francesco Bonifazi , avvocato fiorentino, Renzi ha affidato la delicata responsabilità di gestire le finanze del Pd. Per Marco Carrai , suo amico strettissimo (e presidente dell' Aeroporto di Firenze), il premier ha ideato un' agenzia ad hoc per la cyber security (nomina congelata).

 

carrai renzi cybersecuritycarrai renzi cybersecurity

Antonella Manzione invece è di origini irpine ma ha vissuto a Pietrasanta: ex capo dei vigili a Firenze, Renzi l' ha messa alla guida dell' ufficio legislativo di Palazzo Chigi (suo fratello, Domenico Manzione , è sottosegretario all' Interno fin dai tempi di Letta).

 

A Palazzo Chigi c' è l' economista Tommaso Nannicini da Montevarchi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, dove, ma con tutt' altro incarico, c' è Tiberio Barchielli di Rignano sull' Arno: compaesano di Renzi, ex paparazzo, oggi è il fotografo ufficiale del premier.

 

Altri toscani di governo: Antonio Giacomelli da Prato, sottosegretario allo Sviluppo con delega alle Tlc; il socialista Riccardo Nencini di Barberino di Mugello, viceministro dei Trasporti, Cosimo Ferri di Pontremoli, sottosegretario alla Giustizia (già con Letta); l' alfaniano Gabriele Toccafondi , fiorentino e sottosegretario all' Istruzione (anche lui già dai tempi di Letta) e Silvia Velo , ex bersaniana, sottosegretario all' Ambiente.

maria elena boschi bonifazimaria elena boschi bonifazi

 

Lapo Pistelli , di cui Renzi fu prima portaborse e poi antagonista, a giugno ha lasciato l' incarico di viceministro degli Esteri per diventare vicepresidente dell' Eni. L' empolese Rossella Orlandi dirige l' Agenzia delle entrate.

 

I soldati dell' esercito toscano sono distribuiti in massa nelle partecipate. Marco Seracini , commercialista del premier e fondatore dell' associazione Noi Link che ha finanziato la campagna per le primarie 2009, è stato piazzato nel collegio sindacale di Eni.

 

MANZIONE MANZIONE

Diva Moriani , aretina, già vicepresidente di Intek, la società di Vincenzo Manes (uno tra i più generosi finanziatori del premier), è nel cda di Eni. Il pistoiese Alberto Bianchi , presidente della Fondazione Open di Renzi, è nel cda di Enel (suo fratello Francesco è stato nominato sovrintendente all' Opera di Firenze). Fabrizio Landi , commercialista senese e finanziatore renziano, è nel cda di Finmeccanica.

 

L' imprenditrice fiorentina Elisabetta Fabri , rampolla di una famiglia di albergatori, è stata nominata in Poste Italiane. Nel cda di Ferrovie c' è l' avvocato fiorentino Federico Lovadina , che ha lavorato nello stesso studio legale di Boschi e Bonifazi. Luigi Marroni , nato nel Chianti Senese, è stato capo della Asl di Firenze dal 2004 al 2012, Renzi l' ha nominato ad in Consip.

campo dall'orto raicampo dall'orto rai

 

Matteo Del Fante , fiorentino, ex direttore generale della Cassa depositi e prestiti, è a capo di Terna. Gabriele Beni , fiorentino e amico di Renzi, ha una poltrona nel cda di Ismea (finanziamenti alle imprese agricole). Il fiorentino Simone Tani è al Cipe, mentre il pratese Marco Bardarazzi , amico di Renzi sin dai tempi dell' Ansa di Firenze, è stato capo comunicazione di Eni.

 

Poi c' è Mauro Grassi , fiorentino, ex dirigente della Regione Toscana, a Italia Sicura.

matteo del fante (4)matteo del fante (4)

Ha sostituito Erasmo D' Angelis , ora all' Unità, con cui introduciamo la categoria dei toscani "acquisiti", quelli che a vario titolo hanno rapporti con Renzi dai tempi di Firenze:

 

Antonio Campo Dall' Orto (direttore generale della Rai), Gioia Ghezzi (presidente di Ferrovie dello Stato), Roberta Neri (ad di Enav), Francesco Sperandini (ad del Gestore dei servizi energetici), Ernesto Maria Ruffini (ad di Equitalia), Renato Mazzoncini (ad di Ferrovie), Vincenzo Manes (consigliere pro bono di Palazzo Chigi), Alberto Irace (ad di Acea), Anna Genovese (commissario Consob), Roberto Raggi (direttore del Demanio), Fausto Recchia (ad di Difesa Servizi Spa) e Claudia Brugno (che dirige la campagna per le Olimpiadi di Roma). In tutto, i toscani di nascita e di adozione piazzati da Renzi sono quindi almeno 43.

Ultimi Dagoreport

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…