antonio tajani fora italia berlusconi presidente marina pier silvio

BERLUSCONI FOR PRESIDENT FOREVER! – MARINA DA’ IL VIA LIBERA ALL’UTILIZZO DELLA SCRITTA “BERLUSCONI PRESIDENTE” NEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA PER LE EUROPEE – I RISULTATI CONFORTANTI IN SARDEGNA E ABRUZZO HANNO RILANCIATO LA VOGLIA DELLA CAV IN GONNELLA E DI PIER SILVIO DI SOSTENERE ECONOMICAMENTE LA CREATURA POLITICA DEL PADRE  – TAJANI IMBARCA ANCHE SCAJOLA: “CLAUDIO, FAMMI IL MANIFESTO DEI SINDACI” – IL RITORNO DI LETIZIA MORATTI FORTEMENTE VOLUTO DA PIER SILVIO

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano”

 

MARINA SILVIO BERLUSCONI

Marina Berlusconi non interviene mai per caso. Ieri sul Corriere della Sera ha pubblicato le ultime lettere scritte dal padre Silvio prima di morire in ospedale. Un “testa mento, il suo lascito ideale” lo ha definito Marina sul quotidiano di via Solferino in cui Berlusconi raccontava che Forza Italia è “il partito dell’amore, pace, libertà e giustizia”.

 

Un intervento non casuale: secondo due fonti qualificate di Forza Italia, sarebbe la copertura politica da parte della famiglia Berlusconi al partito in vista delle elezioni europee.  Non una discesa in campo diretta, almeno prima del voto. Ma una concessione: la possibilità che Forza Italia possa scrivere “Berlusconi presidente” nel simbolo.

 

letizIa moratti antonio tajani

La questione è diventata dirimente ed era allo studio dei vertici di Forza Italia: come aveva raccontato Il Fatto a settembre, infatti, c’era il rischio che con le elezioni europee in arrivo non si potesse scrivere il nome “Berlusconi” nel logo di Forza Italia perché mancava la firma del diretto interessato, come certificano le regole del ministero dell’Interno.

 

La questione è stata studiata nelle ultime settimane da Tajani che, raccontano, aveva ipotizzato anche la possibilità di togliere il nome di “Berlusconi” dal simbolo per mettere il suo. Ipotesi che però è stata subito accantonata: dopo una consultazione con gli avvocati di Arcore, la famiglia Berlusconi ha deciso che firmerà la liberatoria per concedere l’uso del nome nel simbolo.

 

pier silvio marina berlusconi

[...]  Un sostegno che sarà anche economico: secondo un dirigente di Forza Italia, a breve dovrebbero arrivare gli assegni annuali dei parenti di Berlusconi per sostenere il partito alla vigilia delle Europee. Non a caso ieri il vicepremier e ministro degli Esteri si è affrettato a ringraziare la famiglia Berlusconi, telefonando alla figlia Marina per ringraziarla e ricordare che il padre ha “reso grande l’Italia” e il suo “è il nostro testamento politico”.

 

Nel frattempo il vicepremier sta facendo accordi con i piccoli partiti di centro per aumentare il consenso della lista di FI alle elezioni europee in funzione anti-Salvini. La premier Meloni, che sta facendo asse con Tajani sperando nella débâcle elettorale del leghista, ha chiesto al leader di Forza Italia di farsi carico di “Noi Moderati” di Maurizio Lupi, che in Europa si trova nel Partito Popolare Europeo.

 

antonio tajani letizia moratti

E così sarà: Tajani e Lupi si sono incontrati martedì mattina nella sede di Forza Italia a San Lorenzo in Lucina e hanno deciso di fare liste comuni alle regionali in Basilicata, primo passo verso le Europee. L’unico piccolo ostacolo ancora oggetto di trattativa riguarda il simbolo: Lupi vorrebbe il logo di “Noi Moderati” in quello di Forza Italia, ma Tajani è contrario. [...]

 

Ma Tajani da qui alle europee proverà a imbarcare di tutto. Oltre alla candidatura di Letizia Moratti annunciata sabato a Milano, sta preparando un manifesto di sindaci per sostenere il partito. Martedì mattina, durante le comunicazioni di Meloni alla vigilia del Consiglio Ue, appena fuori l’aula del Senato, ne ha parlato col primo cittadino di Fiumicino Mario Baccini, già parlamentare azzurro.

 

claudio scajola

L’idea di Tajani è quella di mettere insieme un gruppo di sindaci centristi legati a Forza Italia per sostenere il partito alle europee e cercare di aumentare le preferenze. “Servono altri 15-20 sindaci civici di Comuni piccoli per formare l’area del Ppe – ha spiegato Tajani a Baccini – poi facciamo il manifesto dei sindaci”. Baccini si è detto disponibile e Tajani, davanti ai presenti, ha fatto lo stesso telefonando al sindaco di Imperia, Claudio Scajola, ex ministro berlusconiano dimessosi per la casa comprata “a sua insaputa” e oggi tornato nell’alveo di Forza Italia (è stato al congresso di febbraio).

 

letizIa moratti antonio tajani

“Claudio – è stata la richiesta di Tajani –-mi dai la tua disponibilità per il manifesto? Lo scrive Orsini (Andrea, ex ghostwriterdi Berlusconi, ndr) e lo facciamo...”. Il vicepremier ha raccontato ai presenti di volere “aggregarsi con Lupi” alle europee. Immediata la battuta del presidente Lotito che ha iniziato a ululare nel salone Garibaldi del Senato.

marina berlusconi 3CLAUDIO SCAJOLAmarina berlusconi 1SILVIO MARINA BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…