maro croce rossa girone latorre maria giovanna maglie

1. I GIUDICI DI AMBURGO NON CI HANNO RISOLTO IN DUE SETTIMANE IL CASINO CHE TRE GOVERNI HANNO COMBINATO IN TRE ANNI RIFIUTANDO DI RIVOLGERSI A LORO, E I POLITICI S'INCAZZANO 2. MA ALLORA PER QUALE MISTERIOSA RAGIONE L'ITALIA HA RIFIUTATO GIUSTO UN ANNO FA L'OFFERTA PRESTIGIOSA DEL PRESIDENTE DELLA CROCE ROSSA INTERNAZIONALE DI OCCUPARSI DI LATORRE E DI GIRONE?

maria giovanna magliemaria giovanna maglie

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

peter maurer croce rossapeter maurer croce rossa

I giudici cattivoni di Amburgo non ci hanno risolto in due settimane il casino che tre governi hanno combinato in tre anni e mezzo rifiutando di rivolgersi a loro, e noi siamo tanto arrabbiati, perché sarà pur vero che hanno accolto le nostre richieste e bloccato i finti processi indiani, ma non ci hanno restituito i nostri ragazzi. Ma allora per quale misteriosa ragione l'Italia ha rifiutato giusto un anno fa l'offerta prestigiosa e fondata del presidente della Croce Rossa Internazionale di occuparsi di Massimiliano LaTorre e di Salvatore Girone con gli strumenti eccezionali dei quali l'organizzazione dispone, e addirittura la lettera è stata tenuta nascosta?

 

MARO SLUG - IL GIOCO SUI DUE FUCILIERIMARO SLUG - IL GIOCO SUI DUE FUCILIERI

Fra i tanti misteri tutti svelabili della vicenda, questo - vedere lettera acclusa - è forse il più fesso; facciamo finta che sia stata distrazione e superficialità, non armi, amianto e annuncite in un mix micidiale, e mostriamo di nuovo oggi quella lettera al ministro Gentiloni e compagni. Magari potrebbero cospargersi il capo di cenere e chiedere aiuto per risolvere il problema del ritorno di Girone e della permanenza definitiva di LaTorre.

 

MARO SLUG - IL GIOCO SUI DUE FUCILIERI    MARO SLUG - IL GIOCO SUI DUE FUCILIERI

Carta canta, questa è la terza serie che pubblichiamo dopo il carteggio Severino e Napolitano, dimostrano che solo in nome degli affari tre anni fa i due furono rispediti a forza di minacce e ricatti in India, dove vige la pena di morte, in spregio alla nostra tanto di solito ostentata Costituzione. Allora era pronta la richiesta di un arbitrato internazionale, che fu scartato e dileggiato, come fu calunniato il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che aveva risolto il rebus giuridico diplomatico e che ebbe la forza di dimettersi in Parlamento. La storia sarebbe finita da tempo, i militari protetti da un processo italiano e militare, e non solo i due finiti in trappola, ma anche gli altri seicento in servizio sulle petroliere.

la lettera del presidente della croce rossa internazionale al presidente italiano la lettera del presidente della croce rossa internazionale al presidente italiano la lettera del presidente della croce rossa internazionale al presidente italianola lettera del presidente della croce rossa internazionale al presidente italiano

 

Ieri però dopo la sentenza di Amburgo, il massimo ottenibile dall'Italia visto che abbiamo usato quel tribunale come ultima carta invece che come prima, è partita la febbre della dichiarazione.

peter maurerpeter maurer

 

Fermi tutti che c'è da dire qualcosa a ogni costo sui due marò. Del Rio è deluso, Gentiloni mezzo contento, farli incontrare, come se stessero nello stesso governo; Salvini decreta la fine della politica estera, con almeno tre anni di ritardo, e giura che col Cav il caso sarebbe già stato risolto, ricordargli che il Cav non ha speso mezza parola, e avrebbe potuto;

maro girone e latorremaro girone e latorre

 

maro girone e latorre  maro girone e latorre

Tatiana Basilio, deputata 5stelle della Commissione Difesa, dice che l'Italia non sa farsi rispettare, e che è sconcertante che non si riesca a fare qualcosa per i nostri due dopo tanti anni, mostrarle sul blog di Grillo un post che proclama “avremmo dovuto rispettare giustizia indiana e famiglie vittime, la questione dei Marò è stata condotta dai governi italiani in modo assurdo come se l'Italia fosse uno Stato imperialista”.

 

maro severino monti passera terzi lettera girone latorremaro severino monti passera terzi lettera girone latorre

La Russa lamenta l'inerzia dell'Italia, insinuare che è proprio lui il ministro della Difesa che, in combutta col suo successore e allora capo della Marina, Di Paola, ha fatto una legge sbagliata che non tutelava i militari in servizio anti pirateria sulle petroliere, legge mai cambiata dai tre governi successivi.

 

Cicchitto, presidente della Commissione Esteri della Camera, si inventa che i giudici di Amburgo abbiano dato “un colpo al cerchio e uno alla botte”, termine molto in voga assieme a “hanno fatto come Ponzio Pilato”, e a “l'altra faccia della medaglia”, suggerirgli che da presidente del gruppo Pdl prima, quando cantava “Meno male che Silvio c'è”, da presidente commissione Esteri ora, che canta “Menomale che Renzi c'è”, non ha fatto altro che una gitarella a Delhi. PittiBullo zitto, dev'essere ai Caraibi con Marino, capace di aver creduto sul serio che i giudici di Amburgo gli risolvessero il problema dopo un anno e mezzo di annunci, chiacchiere e incontri inutili di spioni dei due Paesi.

giulio terzi ammiraglio giampaolo di paolagiulio terzi ammiraglio giampaolo di paola

 

Ai politici sotto il sole agostano si affiancano i giornali, e allora leggiamo che l'India gongola perché ci ha fregati, no, l'India è stizzita perché è un punto a favore dell'Italia; che LaTorre resta in Italia perché qualsiasi procedura è bloccata, no, che deve tornare a Delhi appena sarà guarito. E tutti, politici, giornali e vacanzieri aggiungono sospirando che ci vorranno almeno due anni perché la Corte che dovrà entrare nel merito della storiaccia, quella internazionale di giustizia dell'Aja, arrivi a una decisione.

 

I DUE MARO GIRONE E LATORRE I DUE MARO GIRONE E LATORRE

Sommessamente ricordare ancora una volta fino alla nausea che che di anni ne sono passati tre anni e mezzo inutilmente, che abbiamo perso tempo e forza e qualsiasi rivendicazione di urgenza proprio agli occhi dei giudici di Amburgo. Lo spiega benissimo la professoressa Angela Del Vecchio, docente alla Luiss di Diritto del mare, che avrebbe dovuto per competenze e meriti essere nel team inviato ad Amburgo: “La vittoria a metà dell'Italia è dettata dall'errore di non rivolgersi al Tribunale del mare due anni e mezzo fa quando i marò erano in Italia per le licenze elettorali. L'esito sarebbe stato diverso. E sul rilascio di Girone il nostro Paese avrebbe dovuto proporre e una misura subordinata: l'affidamento a uno Stato terzo”.

I DUE MARO LATORRE E GIRONE I DUE MARO LATORRE E GIRONE

 

MAIL MAROMAIL MARO

Adesso che è evidente che i tempi sono lunghi, ma almeno sono scongiurati altri mezzucci come scambi di prigionieri e processi in India, la lettera del presidente della Croce Rossa Internazionale sarà bene che gli uomini di Renzi la tolgano dal cassetto, dev'essere lo stesso in cui avevano nascosto la pratica di arbitrato internazionale preparata da Terzi.

 

LATORRE E GIRONE I DUE MARO ALL ALTA CORTE DEL KERALA LATORRE E GIRONE I DUE MARO ALL ALTA CORTE DEL KERALA

Peter Maurer, presidente della Cri, che è una ong, organizzazione non governativa, di Prima Classe all'Onu, assicura al presidente italiano dell'organizzazione e alle autorità italiane nonché alle famiglie dei due marò, l'impegno, cita l'illegalità palese di trattenere persone per (allora) più di due anni senza formulare un'accusa, il codice militare altrettanto palesemente violato, le ragioni umanitarie, termine chiave per l'organizzazione. Ecco, modesto suggerimento, in attesa che torni una politica estera.

 

MAIL MAROMAIL MARO

 

2. 8 LUGLIO 2014: LETTERA DEL PRESIDENTE DELLA CROCE ROSSA INTERNAZIONALE AL PRESIDENTE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA

 

Monsieur le Président,

 

J’ai bien reçu votre courrier du 19 juin dernier, référence CRI!CC/42542, me demandant l‘avis du Comité international de Ia Croix-Rouge (CICR) sur Ia situation de deux soldats italiens accusés d’avoir tue deux citoyens indiens dans le cadre de leur service sur le pétrolier “Enrica Lexie” en 2012, a proximité des côtes indiennes.

 

L’absence d’accusation depuis I’arrestation le 18 février 2012 des fusiliers de marine Massimiliano Latorre et Salvatore Girone prolonge leur assignation a demeurer sur

MAIL MAROMAIL MARO

le sol indien depuis plus de deux ans.

 

Nous pouvons cependant constater qu’ils sont libres de circuler a l’intérieur du pays et je suppose qu’ils sont en contact avec I’Ambassade d’Italie a New Delhi. Bien entendu, si les families des deux prévenus le souhaitent, le CICR se tient a leur entière disposition afin d’examiner avec eux les consequences humanitaires de la situation.

 

 

Enfin, le CICR se tient prêt a partager sa lecture legale sur le statut des soldats itahens avec le Gouvernement indien et le Gouvernement italien.

 

Veuillez agréer, Monsieur le Président, lassurance de ma haute considération.

 

MAIL MAROMAIL MARO

 

Peter Mauer

IL MINISTRO TERZI A KOCHI CON I DUE MARO IL MINISTRO TERZI A KOCHI CON I DUE MARO MASSIMILIANO LATORRE SALVATORE GIRONE IN INDIA MASSIMILIANO LATORRE SALVATORE GIRONE IN INDIA MASSIMILIANO LATORRE SALVATORE GIRONE IN INDIA  MASSIMILIANO LATORRE SALVATORE GIRONE IN INDIA INDIA MASSIMILIANO LATORRE E SALVATORE GIRONE INDIA MASSIMILIANO LATORRE E SALVATORE GIRONE INDIA MASSIMILIANO LATORRE E SALVATORE GIRONE INDIA MASSIMILIANO LATORRE E SALVATORE GIRONE MASSIMILIANO LATORRE E SALVATORE GIRONEMASSIMILIANO LATORRE E SALVATORE GIRONEgirone latorre i due marogirone latorre i due maro

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…