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“JENA” AZZANNA LA NEO-MATERNITÀ" DI VENDOLA: “LA SPERANZA DELLA SINISTRA RADICALE DI TROVARE UN LEADER ADESSO HA FINALMENTE UN NOME: IL COMPAGNO TOBIA” - A PUNGOLARE NICHI CI SI METTONO ANCHE LA BADESSA BOLDRINI E BEPPE GRILLO

1 - FINALMENTE

nichi vendola mammo o papanichi vendola mammo o papa

Jena per “la Stampa” - La speranza della sinistra radicale di trovare un leader adesso ha finalmente un nome: il compagno Tobia.

 

2 - IL CASO VENDOLA, CRESCE IL FRONTE DELLE DONNE CONTRARIE BOLDRINI: LE MIE RISERVE SULLA MATERNITÀ SURROGATA

Paolo Conti per il “Corriere della Sera”

 

«Personalmente ho molte riserve sulla maternità surrogata». Laura Boldrini, presidente della Camera, parla da Londra ma si rivolge al dibattito italiano: «É un tema molto delicato, i dubbi ci sono soprattutto quando si ha a che fare con giovani donne straniere. È una pratica che si presta allo sfruttamento delle donne». Ma il dubbio, per la presidente della Camera, esclude ogni possibile attacco alla scelta di Nichi Vendola e del suo compagno Ed Testa: «Ho sentito commenti sguaiati e volgari, è squallido arrivare a fare questo. Faccio loro i miei migliori auguri e spero che non continui questo assalto alla loro scelta. Nessuno può esprimere pareri così pesanti contro un bambino che è nato».

VENDOLA BY BENNYVENDOLA BY BENNY

 

L’orientamento della presidente Boldrini è condiviso da molte donne dell’area progressista e femminista. Avverte Debora Serracchiani, vicesegretario del Pd: «Sono contenta per Nichi, per il suo compagno e per il piccolo Tobia. Ho qualche perplessità, lo abbiamo sempre detto, sull’utero in affitto che è vietato in questo Paese e resta vietato nonostante l’approvazione delle unioni civili. Non facciamo confusione».

 

Franca Fossati, firma storica del giornalismo femminista italiano, ieri ha affidato a questo «post» sulla sua pagina su Facebook il proprio tormentato stato d’animo: «Probabilmente è già successo nel senso comune: la gravidanza, questo meraviglioso e misterioso processo per cui l’uno, anzi l’una, diventa due, questa relazione corporea e psichica attraverso la quale un grumo di cellule diventa un individuo unico e irripetibile, non vale niente. La differenza sessuale tra uomini e donne non vale niente. Non so che mondo ne deriverà. Non so se l’umanità ne avrà un guadagno, o se perderà se stessa. Ma sento parlare uomini e donne di tutto questo come se il problema non esistesse, e mi fa paura».

VENDOLAVENDOLA

 

I toni non sono lontani da quelli usati nel recente appello di «Se Non Ora Quando Libere», firmato — tra i tanti — anche da Dacia Maraini, Sonia Bergamasco, Francesca Neri: «Noi rifiutiamo di considerare la “maternità surrogata” un atto di libertà o di amore. Non possiamo accettare, solo perché la tecnica lo rende possibile, e in nome di presunti diritti individuali, che le donne tornino a essere oggetti a disposizione».

 

laura boldrini dimartedilaura boldrini dimartedi

La falsariga è quella di un altro famoso appello lanciato all’inizio di febbraio in Francia dall’universo femminista, legato alla sottoscrizione internazionale contro la maternità surrogata così come appare sul sito abolition-gpa.org. Tematica politicamente trasversale, visto che non è dissimile da ciò che scrive l’eurodeputata Licia Ronzulli di Forza Italia: «No all’utero in affitto. No alla compravendita dei bambini. No allo sfruttamento delle madri in affitto».

 

DACIA MARAINI DACIA MARAINI

Ritanna Armeni, già firma storica de Il manifesto ed ex caporedattore di Noi donne si ritrova sulla linea degli appelli. Così scrive, anche lei su Facebook: «Per onestà e per chiarezza. Sono contro l’utero in affitto e la maternità surrogata. Ma sono indignata e anche schifata dalla campagna contro Nichi Vendola e il suo compagno Ed. Sono addolorata per l’accoglienza che si fa a Tobia, un bambino che oggi si deve solo a amare».

 

RITANNA ARMENI RITANNA ARMENI

Poi, a voce, spiega il senso della sua scelta: «C’è di mezzo lo sfruttamento del corpo femminile. Non c’è differenza tra lo sfruttamento di una giovane donna nigeriana o di una madre americana che lo fa per pagare l’università ai figli perché comunque, in qualche modo, rimettiamo in discussione alcuni capisaldi della nostra condizione di esseri umani».

 

E ancora: «Mi piacerebbe discutere con serenità su un punto. Noi non sappiamo ancora con certezza quali saranno le conseguenze su questi figli. Quando chiederanno notizie sulle loro origini, scopriranno di essere nati da una transazione economica. Come reagiranno? C’è chi dice che le conseguenze saranno tutte positive, altri giurano che saranno tutte negative. Ma sono posizioni per ora solo ideologiche».

FRANCA FOSSATIFRANCA FOSSATI

 

3 - PERCHÉ MI SPAVENTA L’IDEA DI UN SENTIMENTO LOW COST

Lettera di Beppe Grillo pubblicata da il “Corriere della Sera”

 

L e questioni etiche nel periodo del low cost possono assumere degli aspetti paradossali, al limite del ridicolo... scusate: del tragico. Il fenomeno del low cost avvicina molti esseri umani a stati transitori di benessere immaginario quando, nella migliore delle ipotesi, quelle stesse persone stanno facendo da tristi tappabuchi, nelle sempre più disperse, e tante, basse stagioni di ogni cosa: il prezzo dell’albergo di lusso, quello di una vacanza romantica, quello della felicità, e quello dei diritti rende le idee delle persone sempre più confuse!

UTERO IN AFFITTOUTERO IN AFFITTO

 

Ed è curioso come il prezzo delle creature viventi possa diventare così basso, e trattabile, proprio quando è altissimo il pericolo di sconvolgimenti irreparabili dello stato sociale e morale di un popolo. Proprio le creature viventi, e tutto ciò che le garantisce in vita, mi sembra non abbiano più un valore percepito.

 

Peggio vanno le cose e più sono le nullità che scorrono sugli schermi utilizzando le parole amore, felicità, dignità umana... come se anche queste stessero subendo una sorta di inflazione.  Mentre confondiamo l’economia con la finanza ancora peggio ci comportiamo, anche nel nostro intimo, quando confondiamo quelli che adesso mi permetto di chiamare diritti intimi! Come la paternità, la maternità e l’amore.

UTERO IN AFFITTO  UTERO IN AFFITTO

 

Sento utilizzare la parola amore in modo talmente pressappochista da provare un dolore, intenso, che nessuna forma di ironia può risolvere. È veramente possibile che si blateri di amore e diritti intimi pensando a Vendola proprio mentre stiamo dimenticando chi ha messo al mondo noi? Mi riferisco a quelli che chiamiamo anziani, quelli che stiamo dichiarando inutili senza neppure più arrossire!

 

beppe grillo a piazza del popolo  6beppe grillo a piazza del popolo 6

E allora: chi sono io per dire alle persone di rinunciare a delle opportunità che appaiono stupefacenti? E se è così: chi sarei io per rivendicare, al semplice scopo di salvarli, i diritti della persona a cominciare dalla sua dignità, per finire con il fatto che si tratta di una certa persona, di una tal coppia oppure di un operaio, di un poliziotto, un pensionato, un bambino in Siria dove ti uccidono i videogiochi dal cielo, insieme a tutti gli individui che compongono il tessuto interstiziale della società.

 

Forse uccidere a distanza degli esseri umani provoca una gioia che io non ho alcun diritto di criticare. Se tutto è possibile, uccidere giocando è diventata una realtà prima che nasca la perversione giusta per gioirne. Quanto è lontano Nichi Vendola da quello che sta succedendo nel mondo reale per permettersi di comportarsi con una majorette che rotea strane mazze colorate guidando un corteo di pareri in svendita.

UTERO IN AFFITTOUTERO IN AFFITTO

 

C’è qualcosa del concetto di utero in affitto che mi spaventa. E non ha nulla a che fare con l’omosessualità oppure l’eterosessualità; mi spaventa la logica del «lo facciamo perché è possibile»: un po’ com’è diventato facile attaccare tutto alla bolletta della luce.

 

Così, mi perdo in questi nuovi moti di provare dolore e manifestare gioia, spaventato dalla facilità con cui li modifichiamo. Terrorizzato dal contesto di assoluta disinformazione da cui sentiamo provenire quelle parole. Incredulo e confuso: nessuno vorrà spiegare perché stiamo vivendo nel mondo del precotto low cost delle idee, dei riferimenti morali e della gioia.

GRILLO  beppe genovaGRILLO beppe genova

 

Scandalizzarsi perché qualcuno trova buffo Vendola ma non dice nulla — oppure dimentica apposta — quello che sta succedendo a chi si suicida per un debito mi spaventa. Insieme a quelle definizioni strane: utero in affitto, soldato, sacrificio, insostenibilità, abbandono... Tutti rinchiusi e allontanati dalla vista mentre si chiacchiera pensando soltanto se ci si è sbiancati a sufficienza i denti da mostrare nell’ennesimo talkshow.

UTERO IN AFFITTOUTERO IN AFFITTO

 

 

BEPPE GRILLO BEPPE GRILLO

 

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