salvini di maio mattarella

UN MATTARELLA IN TESTA – LA MUMMIA DEL QUIRINALE FA FILTRARE IL MESSAGGIO CHE HA DATO AL GOVERNO DURANTE IL PRANZO CHE ANTICIPA IL CONSIGLIO EUROPEO – “VI RACCOMANDO DI USARE CON L’UE TONI MENO ACCESI”: NESSUNO HA FIATATO, NEPPURE SALVINI, CHE DEVE FARE I CONTI CON LA FRONDA ISTITUZIONALE (GIORGETTI E GARAVAGLIA) CHE VUOLE EVITARE IL DECLASSAMENTO DELLE AGENZIE DI RATING, CHE DOPO I “PIZZINI” DI IERI È QUASI SICURO

Alberto Gentili per “il Messaggero”

 

salvini mattarella

In oltre due ore, solo una volta Sergio Mattarella e i suoi commensali hanno pronunciato le parole manovra economica. E a farlo è stato il premier Giuseppe Conte per professare la sua «piena fiducia» nel provvedimento.

 

Durante il pranzo al Quirinale per discutere del Consiglio europeo di mercoledì e giovedì, però il capo dello Stato un avvertimento l' ha lanciato: «Vi raccomando di usare con l' Unione europea toni meno accesi e di evitare punzecchiature, anche perché con la Commissione e le altre istituzioni comunitarie bisogna farci i conti, sono loro i nostri interlocutori.

 

EUROPE THE FINAL COUNTDOWN

E' giusto difendere le proprie ragioni, ma gli annunci e i botta e risposta non fanno altro che aumentare il nervosismo sui mercati finanziari». Innescano l' escalation dello spread, dissipando le risorse accantonate per le riforme.

 

Nessuno ha fiatato. Neppure Matteo Salvini che da tempo è il più fiero avversario di Bruxelles e dei commissari europei. Solo Conte, in un passaggio del suo intervento volto a spiegare i temi del Consiglio Ue, ha ripreso l' argomento: «La prossima settimana avrò modo di illustrare la manovra economica agli altri capi di Stato e di governo in una serie di incontri bilaterali. E sono certo che i leader e i mercati, non appena conosceranno la bontà delle misure, capiranno». Mattarella ha glissato sul merito e ha aggiunto: «Ecco, la strada è quella del dialogo, le chiusure e gli arroccamenti non possono portare a risultati positivi».

 

I TEMI EUROPEI

SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA

Il pranzo, presenti oltre a Salvini e Conte, Luigi Di Maio, Enzo Moavero Milanesi, Giovanni Tria, Paolo Savona, Elisabetta Trenta, Alfonso Bonafede e Giancarlo Giorgetti, è corso così su un binario neutro.

 

Con Tria che ha illustrato la questione dell' unione bancaria: «Improbabile un' intesa». E con Salvini e Moavero che hanno spiegato quanto sia difficile (se non impossibile) arrivare a un accordo sulla riforma del regolamento di Dublino (quello che obbliga i Paesi di primo approdo a tenersi i migranti) e della missione Sophia nel Mediterraneo: «Serve l' unanimità e sarà decisamente difficile raggiungerla».

 

casellati fico conte mattarella

Perché ormai l' intera Europa è in campagna elettorale (si vota a maggio per l' Europarlamento). E perché bisognerebbe aggirare i veti dei Paesi di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia), vicini alle posizioni del ministro degli Interni. C' è poi il capitolo del non detto.

 

Sul Colle spiegano che Mattarella non interviene sulla manovra perché «ora la parola sta al Parlamento e quando il Parlamento parla, il Presidente tace».

 

Ciò non toglie che le preoccupazioni sull'«equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito per garantire il risparmio degli italiani» manifestate nei giorni scorsi dal capo dello Stato sono agli atti. Restano valide. E Mattarella continuerà a tessere la sua tela istituzionale con il governatore della Banca d' Italia, Ignazio Visco, e per quanto possibile con il premier Conte.

 

sergio mattarella giuseppe conte

Tanto più, fanno notare al Quirinale, che dopo la moral suasion di Mattarella, il governo ha modificato i saldi della nota di aggiornamento del Def, portando il deficit dal 2,4% nel 2019, al 2,1% nel 2020 e all' 1,8% nell' anno successivo. Ma ora il Presidente guarderebbe con preoccupazione alla revisione della legge Fornero sulle pensioni: la misura di maggiore impatto per la tenuta dei conti.

 

A proposito di Bankitalia, il capo dello Stato ha evitato di tirare le orecchie a Di Maio per l' attacco sferrato martedì contro palazzo Koch e arricchito dalla minaccia di Alessandro Di Battista di cambiare la governance dell' Istituto. Dal Quirinale però filtra l' allarme e la condanna per l' offensiva contro uno dei massimi organi di garanzia e caposaldo dell' assetto istituzionale.

Di più dal Colle non esce.

 

salvini mattarella

Anche perché nelle ultime ore Di Maio e Salvini sono riusciti a sedare la fronda, guidata da Giorgetti, Tria, Savona, Garavaglia, per modificare la manovra economica in modo da evitare la stroncatura (annunciata da Fitch) delle agenzie di rating a fine mese. E dunque scongiurare un' ulteriore impennata dello spread che ieri è sceso a quota 293, con i Bot a un anno che però hanno subìto il raddoppio dei rendimenti con un' impennata della spesa per interessi.

 

AI FERRI CORTI

matteo salvini, giancarlo giorgetti, gian marco centinaio

La fragile tregua sulla manovra, la cui tenuta andrà verificata da qui a lunedì quando il testo verrà messo nero su bianco, cela un altro scontro al calor bianco. Nel governo si narra che la tensione tra Tria e Savona sia «ormai alle stelle». Con punzecchiature reciproche in ogni vertice.

 

Il ministro dell' Economia non ha gradito di essere scavalcato dal suo collega sulla linea della prudenza. Il responsabile dell' Europa ha abbandonato infatti l' euroscetticismo per diventare ligio a quei vincoli di bilancio che invece Tria è stato costretto a rinnegare per evitare la crisi di governo. Una svolta che ha irritato anche Di Maio e Salvini.

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…