LA MAZZETTA E' CONTAGIOSA - ANCHE ALL'AQUILA SPUNTANO PAGAMENTI SOSPETTI PER RICOSTRUIRE LE CHIESE DOPO IL TERREMOTO - "LETTA FIRMERA' E AVREMO FATTO BINGO!", SI FREGA LE MANI IL COSTRUTTORE VINCI

Giuseppe Caporale per "La Repubblica"

 

L’ultima cricca scoperta a L’Aquila era negli uffici regionali del ministero dei Beni culturali. E non prendeva solo mazzette (180 mila euro per un appalto da 19 milioni per la chiesa delle Anime Sante): era arrivata al punto di scrivere un emendamento a un’ordinanza della presidenza del consiglio sulle regole della ricostruzione.

 

La correzione dell’articolo 2 — poi consegnata agli uffici dell’allora premier Enrico Letta — avrebbe reso la Curia aquilana stazione appaltante di 500 milioni di euro di lavori pubblici (per la ricostruzione di 195 chiese) senza dover rispettare il codice degli appalti.

IL CENTRO TERREMOTATO DELL'AQUILAIL CENTRO TERREMOTATO DELL'AQUILA

 

Luciano Marchetti, ex vicecommissario alla ricostruzione, Alessandra Mancinelli, funzionaria del Mibac, Giuseppe Di Girolamo, dirigente ministeriale, e gli imprenditori Massimo Vinci e Patrizio Cricchi erano quasi riusciti nell’intento attivando quella che uno di loro chiama «massoneria cattolica» — come emerge da una intercettazione effettuata dalla squadra mobile dell’Aquila — e soprattutto strumentalizzando tutti i vescovi dell’Abruzzo e del Molise, con un ruolo da protagonista per monsignor Giovanni D’Ercole, oggi vescovo di Ascoli e fino a poche settimane fa vescovo ausiliare dell’Aquila.

 

Se dal punto di vista normativo, sei mesi fa, l’ufficio legislativo del Governo ha bloccato l’emendamento, ieri il giudice per le indagini preliminari del capoluogo abruzzese, Giuseppe Romano Gargarella, ha fatto scattare cinque arresti e undici avvisi di garanzia per funzionari, imprenditori e professionisti.
 

OBAMA E SILVIO BERLUSCONI A L'AQUILAOBAMA E SILVIO BERLUSCONI A L'AQUILA

"ABBIAMO FATTO BINGO"
«Se la Curia gestisce gli appalti per noi è fatta » si raccontavano al telefono la Mancinelli (ora in carcere) e Marchetti (ai domiciliari). «A te Luciano andranno tutti gli incarichi vedrai », dice la funzionaria. Ma non erano solo loro a spingere per l’emendamento acchiappa- appalti degli immobili della Chiesa aquilana. Dietro si muovevano gli imprenditori. «Letta firmerà...

 Il terremoto visto dall\'alto (foto Adnkronos) Il terremoto visto dall\'alto (foto Adnkronos)

 

E se Palazzo Chigi fa sta cosa abbiamo fatto bingo! Abbiamo vinto!», esultava in una intercettazione ambientale il costruttore Vinci, che già pagava alla cricca le mazzette per ottenere l’appalto della chiesa di Santa Maria del Suffragio (detta delle Anime Sante). Affare che sarebbe presto lievitato a «30 milioni di euro come minimo», aveva
assicurato agli imprenditori lo stesso Marchetti. E Vinci arrivava a falsificare la firma del parroco - malato e incapace di intendere e di volere - nei documenti per l’appalto.
 

"LA MASSONERIA CATTOLICA"
Per la vicenda dell’emendamento un ruolo centrale l’ha avuto Antonello Antonellis, sindaco di San Donato Val di Comino, nel Frusinate, che si è presentato alla cricca del Mibac come grande amico di Enrico Letta. «Io ed Enrico siamo come fratelli, tu lo sai», diceva al telefono alla Mancinelli. Ed è sempre Antonellis a suggerire la strada per Palazzo Chigi, quella che lui chiama della «massoneria cattolica». «Ad Enrico gli diciamo che questa cosa è venuta direttamente dalla Cei... è chiaro, no!?» dice Antonellis.

ENRICO LETTA GIOCA A CALCIO ENRICO LETTA GIOCA A CALCIO

 

«È per questo che D’Ercole... — risponde al Mancinelli — mi ha detto: lo voglio far uscire il documento con la firma dalla Conferenza episcopale! Capito?». E Antonellis spiega la strategia: D’Ercole chiama Piva (Amedeo Piva, funzionario delle Ferrovie e dirigente del Pd, ndr) e gli dice: la conferenza episcopale delibera questa cosa che la mandiamo a Letta; gli dà il testo... in modo che mercoledì, quando andiamo non tanto da Letta, ma da Ferrara che è il... vice segretario generale... spingeranno anche loro sui lavori per qualche impresa amica».

 

E poi Antonellis si spiega meglio: «Tu hai capito che Piva è l’uomo del Vaticano, no? È lui che rappresenta... come dire... quella massoneria cattolica... eh... che comanda! Eh... se viene da lì... da Amedeo... significa che... il Vaticano... Così anche se qualche ministro vuole fare lo stronzo, quando gli dice che viene dalla Cei non può dire nulla». Antonellis non è indagato nell’inchiesta, ma per i pm David Mancini e Antonietta Picardi rappresenta il collegamento con il livello romano.
 

LA TANGENTE AL RISTORANTE
Ma ci sono anche le mazzette: una tangente da 10 mila euro (acconto di 180 mila) che la Finanza dell’Aquila segue e filma. La consegna avviene in un ristorante di Carsoli. Ed è l’imprenditore Vinci a dare la busta alla Mancinelli sotto gli occhi dell’imprenditore Cricchi e dell’ex commissario Marchetti. La Mancinelli si era anche fatta regalare un divano e pagare i lavori idraulici in casa.
 

TERREMOTO D\'ABRUZZOTERREMOTO D\'ABRUZZOTERREMOTO D\'ABRUZZOTERREMOTO D\'ABRUZZO

GIANNI LETTA SPINGE PER L’APPALTO
Nelle carte spunta anche il nome di Gianni Letta, ex sottosegretario alla presidenza del consiglio del governo Berlusconi. La lettera dei vescovi con allegato l’emendamento già pronto, oltre che sul tavolo dell’allora premier Enrico, arriva anche su quello dello zio. È sempre monsignor d’Ercole ad inviargliela. Ed è invece Marchetti in una intercettazione ambientale a rivelare che Letta senior avrebbe fatto pressioni per far ottenere dei lavori a una ditta a lui vicina.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...