MERKOLLANDE - TORNA IL SERENO NEI RAPPORTI TRA FRANCIA E GERMANIA, I MINISTRI DEGLI ESTERI STEINMEIER E FABIUS (ENTRAMBI DI SINISTRA) PRONTI A FARE CAMPAGNA PER LE EUROPEE INSIEME

Tonia Mastrobuoni per "la Stampa"

Un «nuovo inizio» delle relazioni franco-tedesche, dopo il grande sonno degli ultimi anni. Questo promette il documento strategico del ministero degli Esteri tedesco intercettato dalla «Süddeutsche Zeitung». Introdurrebbe novità rivoluzionarie nei rapporti tra Parigi e Berlino: Frank-Walter Steinmeier e l'omologo francese Laurent Fabius non si vogliono limitare a ridefinire le priorità di politica estera, armonizzandole su obiettivi comuni. I due, socialdemocratico il primo, socialista il secondo, vogliono organizzare insieme una campagna «per opporsi con forza alle spinte nazionalistiche e intolleranti dei populisti e degli euroscettici», in vista delle europee di maggio.

Non è chiaro, tuttavia, se intendono organizzare gli interventi pubblici in tandem solo in Francia e in Germania o se hanno intenzione di estendere le loro tappe ad altri Paesi.
Quel che è certo, è che i due ministri stanno programmando anche altre «tournée». Nell'intento di mettere insieme aree di influenza come quella conquistata dalla Germania nell'Europa dell'Est o quella solidamente difesa dalla Francia nel Mediterraneo, Steinmeier e Fabius starebbero pensando a missioni congiunte in alcuni Paesi come l'Ucraina e la Tunisia per affrontare assieme alcuni «nodi politici fondamentali» che preoccupano le cancellerie delle due capitali.

In questi giorni è emerso già il primo risultato di questa ritrovata armonia franco-tedesca: durante la riunione dei ministri degli Esteri a Bruxelles, Steinmeier e il portavoce di Angela Merkel, Seibert, hanno confermato che Berlino ha intenzione di affiancare Parigi nelle missioni in Mali e in Centrafrica, rafforzando il contingente europeo.

È impressionante la partenza di Steinmeier, che con il «Merkel ter» ha riconquistato il ruolo che aveva già ricoperto con la prima grande coalizione guidata da lei, nove anni fa. È nota l'enorme sintonia tra il politico della Spd e la cancelliera, che affrontò poi come candidato rivale alle politiche del 2009. Tuttavia, se il ministro si confermasse il ciclone che si è rivelato in questi ultimi giorni, qualcosa nei rapporti con la Kanzlerin rischia di inclinarsi.

Primo, Merkel difficilmente delega i dossier più importanti di politica estera. Secondo, se Steinmeier riuscisse davvero a resuscitare i rapporti franco-tedeschi, giunti al minimo storico proprio con Hollande, sarebbe la cartina di tornasole più evidente dei fallimenti della cancelliera. Negli ultimi anni lo storico asse ha sempre ballato per la tendenza della Merkel ad assumere in solitario la leadership sulle principali decisioni europee.

Un'altra donna forte del governo che potrebbe sentirsi invasa dall'iperattivismo di Steinmeier è la collega della Difesa, Ursula von der Leyen. Ha dedicato la sua prima uscita pubblica alla promessa di politiche per la famiglia anche nelle caserme, rischia invece di dover organizzare i suoi soldati anzitutto attorno a missioni decise dal collega, anzitutto in Africa. Fra l'altro, se Steinmeier dovesse rompere il tabù delle missioni militari della Germania, sarebbe il secondo socialdemocratico a sparigliare su temi «tabù» per la sinistra. Il primo fu Gerhard Schroder, che con l'Agenda 2010 ha intaccato il grande totem della tradizione Spd: il welfare.

 

 

HOLLANDE E MERKELANGELA MERKEL E FRANCOIS HOLLANDE LAURENT FABIUSursula von der leyen Frank Walter Steinmeier hugh jackman e ursula von der leyen hugh jackman porta in braccio ursula von der leyen ursula von der leyen

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