giuseppe conte angela merkel

UN TRATTATO CHE PUZZA DI CACS - DALL'EUROGRUPPO: ''LA RIFORMA DEL MES È GIÀ STATA APPROVATA, MEGLIO CHIUDERE ORA'', PROPRIO MENTRE CONTE IN PARLAMENTO DICE CHE NON TUTTO È DEFINITO, ANZI SULLE ''CACS'' (CLAUSOLE DI AZIONE COLLETTIVA) C'È ANCORA UN NEGOZIATO - SEMPRE DA BRUXELLES DICONO CHE RIAPRIRE IL TESTO È MOLTO RISCHIOSO PERCHÉ PERMETTEREBBE A OGNUNO DI SOLLEVARE ALTRE QUESTIONI CHE SI ERANO INVECE CHIARITE A GIUGNO - LA LAGARDE IN DIFESA DELLE CACS

  1. FONTI EUROGRUPPO,MES GIÀ APPROVATO,MEGLIO CHIUDERE ORA

CONTE MERKEL

 (ANSA) - La riforma del Trattato sul Mes "è stata già approvata a giugno, stiamo solo discutendo la legislazione secondaria, meglio chiudere ora": così fonti dell'Eurogruppo coinvolte nel negoziato sul Mes. Secondo le fonti, riaprire il testo del Mes sarebbe anche in via teorica possibile, ma è molto rischioso perché permetterebbe a ognuno di sollevare altre questioni che si erano invece chiarite a giugno scorso quando si trovò l'accordo politico.

 

Attualmente resta aperta soltanto la discussione tecnica su dove inserire gli allegati della riforma del Mes, ovvero se all'interno del Trattato stesso oppure come allegato appunto, ma che avrebbe un valore legale leggermente inferiore e quindi, come sostengono i francesi, potrebbe essere foriero di controversie legali. Nel pacchetto di dicembre che si discuterà all'Eurogruppo, oltre alla riforma del Mes c'è anche il completamento dell'Unione bancaria.

 

giuseppe conte roberto gualtieri mes

"Sono ottimista su un accordo su una roadmap per avviare la discussione politica", fanno sapere le fonti Ue. Il piano di lavoro messo sul tavolo, al momento, somiglia molto alla proposta tedesca fatta dal ministro dell'Economia Olaf Scholz. E comprende, oltre allo schema comune di assicurazione sui depositi, anche una diversa assegnazione del rischio dei titoli sovrani detenuti dalle banche, punto su cui l'Italia si oppone da sempre.

 

 

  1. MES: FONTI UE, RINVIO DI UNO O DUE MESI È POSSIBILE

ANGELA MERKEL E GIUSEPPE CONTE

 (ANSA) - "La firma del Trattato sul Mes a dicembre non è necessaria, può avvenire uno due-mesi più tardi": così fonti europee coinvolte nel negoziato sul Mes. Secondo le fonti, riaprire il testo del Mes sarebbe anche in via teorica possibile, ma è molto rischioso perché permetterebbe a ognuno di sollevare altre questioni che si erano invece chiarite a giugno scorso quando si trovò l'accordo politico. Attualmente resta aperta soltanto la discussione tecnica su dove inserire gli allegati della riforma del Mes, ovvero se all'interno del Trattato stesso oppure come allegato appunto, ma che avrebbe un valore legale leggermente inferiore e quindi, come sostengono i francesi, potrebbe essere foriero di controversie legali.

 

Nel pacchetto di dicembre che si discuterà all'Eurogruppo, oltre alla riforma del Mes c'è anche il completamento dell'Unione bancaria. "Sono ottimista su un accordo su una roadmap per avviare la discussione politica", fanno sapere le fonti Ue. Il piano di lavoro messo sul tavolo, al momento, somiglia molto alla proposta tedesca fatta dal ministro dell'Economia Olaf Scholz. E comprende, oltre allo schema comune di assicurazione sui depositi, anche una diversa assegnazione del rischio dei titoli sovrani detenuti dalle banche, punto su cui l'Italia si oppone da sempre.

roberto gualtieri si congratula con giuseppe conte per l'informativa sul mes

 

 

  1. MES: CONTE, NEGOZIATO IN EQUILIBRIO CON INTERESSI PAESE 

 (ANSA) - "L'Italia, proprio con riguardo al controverso tema delle CACs single limb dovrà battersi per ottenere che venga mantenuta la possibilità di effettuare "sub-aggregazione", tramite la quale il voto può essere reso per gruppi aggregati appositamente, al fine di differenziare le posizioni dei diversi obbligazionisti. Questo risultato della "sub-aggregazione", infatti, va giudicato come particolarmente adatto alla specificità del debito pubblico italiano, composto da una molteplicità di strumenti diversi per caratteristiche finanziarie, scadenze, indicizzazione e tipologie di investitori, tale da richiedere necessariamente una diversificazione della proposta per poter assicurare un equo trattamento", aggiunge il premier parlando dei passaggi del negoziato in Ue che riguarderà gli allegati al Mes.

 

  1. MES: LAGARDE, CLAUSOLE SU DEBITO PROTEGGONO MAGGIORANZA

christine lagarde

 (ANSA) - Le clausole di azione collettiva (Cacs) "che hanno agitato alcuni", previste nel Mes, "sono pensate per essere sicuri che se c'è ristrutturazione del debito i detentori di minoranza non possono tenere in ostaggio gli altri creditori per i loro interessi, servono perché la maggioranza sia protetta da interessi di minoranze": così il presidente della Bce Christine Lagarde all'eurodeputato Piernicola Pedicini (M5S). Le Cacs "sono raccomandate internazionalmente per facilitare la gestione delle crisi".

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!